1965. I Beatles sbarcano a Milano per il loro primo e unico tour italiano: oltre che nel capoluogo meneghino i quattro ragazzi di Liverpool si esibiscono a Genova e a Roma, rimanendo nel nostro paese per cinque giorni. Il ricordo e le immagini del loro storico soggiorno a Milano.
Quando a Milano c’erano i BEATLES
# Giovedì 24 giugno 1965: il doppio concerto dei Fab 4 al Vigorelli
I Fab 4 giunsero in stazione Centrale, provenienti da Lione, nella serata di mercoledì 23 giugno: arrivarono col Trans Europe Express, in una stazione gremita di fans sfegatati, che per ore e ore attesero il convoglio proveniente dalla Francia sulla pensilina ferroviaria indicata dai tabelloni. Peccato che il treno dei Beatles venne “dirottato” su un altro binario, così l’immenso e scatenato pubblico dei quattro ragazzi rimase a bocca asciutta.
Usciti dalla stazione si rifugiarono subito su una Alfa 2600 spider, per raggiungere a grande velocità l’Hotel Duomo, dalla cui terrazza vennero realizzate alcune delle foto della band più famosa del mondo. I Beatles a Milano si esibirono giovedì 24, con due spettacoli, al Velodromo Vigorelli: il primo verso le 16.30, il secondo poco dopo le 21.00. In quello pomeridiano presenziarono circa 7 mila persone, un numero certamente poco consono a grandi miti della musica come i Beatles, ma il costo salato dei biglietti tenne lontani tanti fedelissimi dei quattro: si andava da un minimo di 750 lire ad un massimo di 3 mila. A quei tempi erano prezzi per molti insostenibili.
# Le spalle: i cantanti che aprirono il concerto
Al pomeriggio il caldo era torrido e i quattro ragazzi inglesi salirono sul palco con giacca e cravatta e pantaloni scuri con camicia bianca. John Lennon è l’unico a capo coperto, con un berretto blu. A presentare l’evento furono Lucio Flauto e Rossella Como: il primo era un attore comico, che alcuni anni dopo diede prova di qualità anche nel presentare trasmissioni televisive. La Como era un’attrice che aveva esordito nel film “Poveri ma belli”. I due, forse complice l’emozione, quando presentarono i Beatles si impappinarono un po’, dicendo: “signore, signori, vi presentiamo i Bitles…Bi…Bitels“, elencando poi i loro nomi. Sul palco, prima dei quattro ragazzi inglesi, l’organizzatore, Leo Wachter, fece esibire Peppino di Capri, Fausto Leali con la band Novelty, i New Dada e la cantante milanese Angela Denia Tarenzi.
# La serata si chiuse al Night
Al concerto serale la folla si attestò sulle ventimila persone. Dopo l’esibizione serale, i Beatles decisero di passeggiare per le vie del centro di Milano raggiungendo il night Charlie Max, a dire il vero con una clientela poco attenta e interessata a questa novità musicale. Tra il concerto del pomeriggio e quello della sera, l’incasso milanese fu di 58 milioni delle vecchie lire. Le due esibizioni del Vigorelli durarono 40′ circa l’una, proponendo dodici canzoni. In quello serale aggiunsero un brano (“Roll over Beethoven” di Chuck Berry). Le esibizioni non prevedevano il bis. L’evento a Milano divise i fans, tra quelli esaltati nell’assistere ad un concerto destinato a passare alla storia e quelli, invece, rimasti delusi dal come i quattro ragazzi di Liverpool si concessero poco o nulla agli appassionati e per la durata breve delle esibizioni.
# Le altre due tappe
Dopo la prima tappa a Milano, i Beatles si spostarono a Genova, passando in auto dalla Milano-Serravalle, inaugurata cinque anni prima. Sabato 26 giugno c’è poi l’esibizione genovese, al Palasport: allo spettacolo pomeridiano assistono 3500 giovani fans, in quello serale gli spettatori saranno circa 15 mila. All’una di notte ad attendere i Beatles c’è l’aereo che li porterà a Roma, dove si esibiscono il 27 ed il 28 giugno, al Teatro Adriano.
FABIO BUFFA
Continua la lettura con altri milanesi d’autore:
UGO BOLOGNA, il grande BAUSCIA del cinema e del teatro italiano
ENRICO RUGGERI: contro corrente da sempre
FRANCA VALERI: la signorina snob dello spettacolo
Nuto NAVARRINI: il grande attore milanese ormai dimenticato
Liliana FELDMANN: la VOCE di Milano
VALENTINA CORTESE: la stella milanese di Hollywood
ERMINIO SPALLA, il PUGILE ARTISTA adottato da Milano
EDOARDO FERRAVILLA: uno degli ATTORI del teatro DIALETTALE più importanti di sempre
MARIA MONTI, la prima “CANTAUTRICE” della storia
ENZO JANNACCI, il cardiologo chansonnier
LIÙ BOSISIO, l’artista milanese con viso e voce più CELEBRI del nome
Quando, a Milano, VISCONTI girava “ROCCO E I SUOI FRATELLI”
MARCELLO MARCHESI, un ciclone di ironia
NANNI SVAMPA, l’ironico artista della canzone milanese
ADRIANO CELENTANO, il “molleggiato” nato a due passi dalla CENTRALE
GINO BRAMIERI, il RE delle BARZELLETTE
CLAUDIO ABBADO, il GENIO eternamente insoddisfatto
Quelli di VIA OSOPPO: la STANGATA di Milano
GIORGIO GABER, l’inventore del TEATRO CANZONE
ADRIANA ASTI, l’artista ribelle amata dai grandi del cinema e del teatro
GIANLUIGI BONELLI, il creatore di TEX WILLER, sempre in lotta contro il POTERE
LUISA AMMAN: un’OPERA d’ARTE di Milano
LUCIANO LUTRING: il bandito più popolare di Milano
BRUNO ARENA, il fico di Milano
Sandra MONDAINI: uno dei punti fermi della televisione italiana
TINO SCOTTI, il milanese del “Ghe pensi mi”
ORNELLA VANONI, Milano e Settembre
MARIANGELA MELATO, da “ranocchietta” a mito del cinema
MARTA ABBA: la musa di Pirandello
Quelle DIABOLIKE sorelle GIUSSANI
GIANNI MAGNI: il re del cabaret milanese
COCHI e RENATO: una coppia diventata il MARCHIO del CABARET
Giorgio AMBROSOLI: il RIVOLUZIONARIO in GIACCA e CRAVATTA che sfidò anche lo Stato
Peppin MEAZZA: il più grande MITO MILANESE del calcio mondiale
FRANCO CERRI: quel genio che partì suonando nei cortili
I KRISMA: la coppia più PUNK della storia di Milano
LILIANA SEGRE, la testimonianza milanese dell’Olocausto
MARIA CALLAS, la Scala e BIKI, quel legame che ha fatto la storia dell’arte
WALTER VALDI, cintura nera di dialetto milanese
LORENZO BANDINI, lo sfortunato campione adottato da Milano
ALEX BARONI, il “chimico” prodigio della musica
MICHELE ALBORETO, il “pilota gentiluomo”
BEPPE VIOLA: il geniale raccontatore del calcio
Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI
copyright milanocittastato.it
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/