Quello che NATURA non le ha dato Milano se l’è CREATO

Della serie Milano non ha bisogno di nessuno, ecco 5+1 cose che la nostra città ha realizzato dal nulla ed oggi sono un vanto nazionale o addirittura internazionale

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tramonto monte stella
tramonto monte stella

Della serie Milano non ha bisogno di nessuno: 5+1 cose che la nostra città ha realizzato dal nulla ed oggi sono un vanto nazionale o addirittura internazionale.

Quello che NATURA non le ha dato Milano se l’è CREATO

#1 Il Naviglio Grande: il fiume che non c’era

Foto di Rodrigo Martins (@rodrigomartins.it)
Foto di Rodrigo Martins (@rodrigomartins.it)

Milano si è sviluppata su una pianura umida ma rassegnarsi a zanzare e poco altro non fa parte dell’indole milanese. Così, nei secoli, dopo aver bonificato ed edificato il territorio, la città si è dotata di un corso d’acqua all’altezza delle sue esigenze.

I vari fiumi naturali che scorrevano e scorrono nelle vicinanze non erano sufficientemente ampi e navigabili, non la mettevano in contatto con i fiumi principali e da lì lo sbocco sul mare. Niente panico. Ecco che il milanese si inventa il Naviglio Grande, un canale che diventa una delle principali arterie in Italia per il trasporto di merci.

#2 Il porto senza mare: la Darsena

Midnight in Darsena di Woody Allen
Midnight in Darsena di Woody Allen

Ma mancava un porto! Taaaac e si inventa la Darsena che tra le due grandi guerre sarà uno dei maggiori porti italiani. Oggi è centro della movida, si pesca e qualcuno di nascosto fa anche il bagno. Talmente ambita come emozione che nemmeno i cinghiali sanno resistere.

#3 Monte Stella: dalla guerra Milano costruisce una piccola montagna

Campionati italiani di sci al Monte Stella

Milano è pianura e con le rovine della guerra costruisce il Monte Stella che arriverà a ospitare anche gare di sci. Oggi è un apprezzatissimo luogo dove praticare attività fisica per ogni tipo di disciplina. Attendiamo una gara di jodel in dialetto milanese.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Leggi anche: Monte Stella: il monte nato dalla guerra e dall’amore

#4 Il Bosco urbano più alto d’Italia

partito accelerazionista milano
Il Bosco Verticale -Isola

Milano non ha boschi ma si è costruita parchi con tantissime varietà di piante e non contenta di questa si è fatta anche un Bosco Verticale. Quando si esagera si esagera.

#5 L’Idroscalo: il lago artificiale da far invidia alle Hawaii

surf all'idroscalo
surf all’idroscalo

Nei tempi passati l’aviazione, specie quella con aerei di lungo raggio, si affidava agli idroplani. Serviva quindi un lago. Ghe pensi mi e ti faccio un bel lago artificiale, l’Idroscalo, che ora è il mare di Milano, ospita gare di canottaggio, motonautica, sport d’acqua in genere ed è sede di strutture attrezzate per prendere la tintarella e fare un bagno. C’è anche l’onda artificiale statica più grande d’Europa per fare surf. Non manca il bagnino piacione che a fine anno conta le conquiste. Romagna levati.

#5+1 Pur senza il mare, Milano ha il pesce più fresco grazie al più grande mercato ittico italiano

Mercato del Pesce

Per il mare, quello salato, ci stiamo attrezzando. Intanto c’è il maggior mercato ittico d’Italia. Non ci sarà il mare ma il pesce fresco non manca mai.
What else?

ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.

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