Noi che eravamo bambini negli anni Settanta, quando alle elementari e alle medie si andava a scuola anche il sabato, proprio nel giorno più bello della settimana, al suono della campanella, si correva a casa per vedere in Tv “Oggi le comiche“. A condurre questo programma, che rimane nella leggenda della televisione italiana, c’era Renzo Palmer: con quella voce profonda e rassicurante, ci dava un senso di serenità e al tempo stesso di divertimento.
RENZO PALMER, la voce milanese dei grandi divi di Hollywood
# Una delle figure dello spettacolo più apprezzate tra gli anni ’60 e ’70
Tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, Palmer fu una delle figure dello spettacolo più apprezzate, con quella sua tipica eleganza meneghina.
Lorenzo Bigatti, in arte Renzo Palmer, nacque a Milano il 20 dicembre 1929. Era figlio adottivo di Giulia Fogliata, un’attrice, anche lei milanese, che prese il nome d’arte di Kiki Palmer, acquisendo a sua volta il cognome della madre.
Renzo debutta alla radio a 25 anni: a dire il vero lui voleva fare il cantante, ma nel 1957 ecco che il destino lo porta al Piccolo Teatro, di Milano, per recitare nella rivista “I Pallinisti” e, successivamente, nelle più celebri “L’anfitrione” e “La locandiera”.
# L’esordio in televisione e al cinema
Nel 1958 c’è l’esordio in TV nello sceneggiato “La spada di Damocle”, mentre due anni dopo fa la sua prima apparizione al Cinema, interpretando il ruolo di Cavicchioni nel film comico “Chi si ferma è perduto”, al fianco di Totò, Peppino De Filippo e Lia Zoppelli, altra attrice nata a Milano.
La voce di Renzo Palmer è perfetta per prestarla ai più famosi del Grande Schermo, soprattutto nei film drammatici. Così doppia Robert Oliver Reed, Richard Harrison, Rod Taylor, Tony Curtis, Jean Paul Belmondo e un’altra ventina di divi internazionali della recitazione.
# Attore, presentatore, doppiatore
La multiforme bravura di Renzo Palmer, abbinata alle sue caratteristiche di uomo dello spettacolo poliedrico, gli permettono di diventare anche presentatore alla radio con “Voi e io” e alla Tv con le già citate “Oggi le comiche” e “Giallo di Sera”. In totale, recitò in 46 film per il Grade Schermo, 16 sceneggiati per la Tv, lavorando poi in diverse commedie, tra cui i musical “Enrico 61” e “Chi ha paura di Virginia Woolf”. L’ironia gli permise di recitare diverse parti comiche e di doppiare leggende dei cartoni animati, come Braccobaldo e Svicolone. Ci lasciò il 3 giugno 1988, all’età di 58 anni, sconfitto da un tumore, che però non gli impedì di essere in scena a lavorare fino all’ultimo.
# Attore, presentatore, doppiatore
Da ragazzo, influenzato dalla madre per l’ingresso nel mondo dello spettacolo, seppe superare con carattere il suicidio di quest’ultima (quando lui aveva 19 anni). Si buttò nel varietà radiofonico come cantante. Da qui iniziò la carriera di un artista a tutto tondo, un grande comunicatore, con la sua voce inconfondibile e con una innata capacità di esprimersi anche con quella comunicazione non verbale, di espressione del corpo, tipica del “grandi” dello spettacolo.
Renzo aveva due figlie, che portano avanti iniziative per ricordare la persona e l’artista Palmer. La figlia Giulia, sulle pagine Facebook, ricorda questo aneddoto: “fu direttore del doppiaggio nella prima serie di Spazio 1999 e ricordo che portò a casa le pizze per studiare i vari personaggi, quindi noi ragazzini eravamo invitati ad assistere alla proiezione in anteprima cinematografica e in lingua originale”.
FABIO BUFFA
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