La strada per tornare a viaggiare è ancora lunga e potrebbe avere come tappa quella dei Travel pass, dei passaporti sanitari e/o vaccinali che verranno richiesti ai passeggeri.
Il vaccino potrebbe quindi diventare una condizione necessaria per viaggiare, ma cosa
succede per quelle persone che non hanno ancora ricevuto il vaccino anche se vorrebbero?
Ci possono essere queste limitazioni anche se il vaccino non è obbligatorio? La risposta è ancora incerta.
Contro tutte le compagnie aeree che pensano alla propria versione del Travel Pass, a guidare la fila dei ribelli è Ryanair, la compagnia irlandese non chiederà infatti ai suoi clienti nessun passaporto sanitario.
Ryanair dice NO ai passaporti vaccinali
#Le nuove discussioni riguardo ai viaggi
Il 17 marzo la commissione europea presenterà un pacchetto con il Pass Verde Covid, che avrà come tema principale i viaggi e la possibilità di una riapertura sicura.
Lo scopo di questo Digital Green Pass è fornire la prova che una persona sia stata
vaccinata, dare i risultati dei test per coloro che ancora non hanno ricevuto il vaccino o
assicurare tutte informazioni necessarie su un’ipotetica guarigione dal Covid-19.
Lo scopo finale è consentire gradualmente ai cittadini di tornare alla normalità, dando la
possibilità di muoversi in sicurezza nell’Ue o all’estero ma c’è un problema.
Rimane ancora sul tavolo l’ipotesi di un passaporto vaccinale destinato a facilitare l’attività di viaggio per chi sia già immunizzato dal Covid.
Ci sarebbero quindi due tipi di passaporti sanitari: uno standard che attesta il tampone
negativo prima di partire, mentre il secondo sarebbe dedicato esclusivamente al vaccino.
Ma si può vietare di viaggiare e mettere come condizione necessaria il vaccino se il fatto di
averlo già ricevuto o meno non dipende totalmente dalle persone?
#Le compagnie aeree a favore
La prima delle compagnie aeree a muoversi verso un passaporto sanitario, già da qualche
mese, è la compagnia l’australiana Qantas.
Il CEO Alan Joyce ha infatti dichiarato che ai passeggeri della linea aerea potrebbe essere
richiesto il certificato di vaccinazione anti COVID-19 prima di salire a bordo.
Non si tratta ancora di una comunicazione ufficiale ma, dato le condizioni sanitarie
nettamente migliori rispetto all’Europa, non è difficile capire perchè vogliano richiedere un
attestato del vaccino prima che i passeggieri salgano a bordo.
A quanto pare saranno molte le compagnie aree ad agire in questo modo.
Alla Qantas si aggiungono infatti la compagnia statunitense Delta, Korean Air e Air New
Zealand, che sembrano volersi muovere nella stessa direzione.
Il problema urgente che vogliono risolvere non è come far avere il vaccino alle persone che
devono o vogliono viaggiare (mi appello al diritto del turismo), ma come organizzarsi per fare il formato digitale di questo passaporto cosa che, a parer mio, è a dir poco marginale.
#Ryanair dice no
La compagnia aerea low cost irlandese si schiera senza mezzi termini contro il passaporto sanitario che l’Unione europea sta varando in queste settimane.
Ryanair non chiederà ai propri passeggeri il passaporto vaccinale perché ciò lederebbe il
principio del libero mercato.
Sui voli a corto raggio in Europa della compagnia blu e gialla non verrà quindi richiesta
nessuna certificazione di vaccinazione e sembra che la compagnia si stia impegnando a
ridurre o eliminare del tutto le misure di quarantena una volta in cui i vaccini saranno
disponibili in quantità sufficienti a proteggere le persone ad alto rischio.
D’altronde, chi va per un week end in Spagna se deve fare 10 giorni di quarantena?
#Pronti a viaggiare
In attesa di vedere come la decisione di Ryanair andrà a influire sulle scelte dei viaggiatori,
la compagnia ha dato il via a moltissimi nuovi voli per il 2021.
Fonti: siviaggia.it
Continua la lettura con: 10 VIAGGI post Covid che ci CAMBIERANNO LA VITA
ARIANNA BOTTINI
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