Un ordine del giorno depositato da un consigliere di maggioranza a Palazzo Marino, che nei prossimi giorni sarà discusso in aula, potrebbe innescare una rivoluzione per tutta Italia.
SALARIO MINIMO a Milano: il COMUNE sfida il GOVERNO
# Depositato un ordine del giorno per istituire il salario minimo per dipendenti comunali e lavoratori delle cooperative
Il consigliere comunale del Partito democratico Daniele Nahum ha depositato un ordine del giorno per istituire il salario minimo per dipendenti comunali e lavoratori delle cooperative. Per presentare l’argomento ha voluto innanzitutto esprimere le condoglianze ai familiari delle vittime dell’incendio scoppiato nella Casa per i coniugi in Via dei Cinquecento e ricordare come “gli eroi che lavorano all’interno delle Rsa, il personale medico e gli infermieri, spesso sono sottopagati” e come siano “i penultimi che aiutano gli ultimi con stipendi alla fame.”
# Milano prova a superare il Governo a sinistra
La proposta sarà discussa in aula nei prossimi giorni e, se approvata, potrebbe anticipare le mosse di Parlamento e Governo che stanno discutendo da tempo se introdurre un salario minimo nazionale, soprattutto sulla spinta delle opposizioni. Il tema in realtà era emerso già alcuni mesi fa, sempre durante una seduta consigliare, quando al centro della discussione erano finiti i lavoratori sottopagati dei musei e delle biblioteche con una retribuzione oraria di appena 4 euro l’ora: “Lavoratori del Comune di Milano che sono stati assunti tramite una cooperativa”.
# L’obiettivo è porre un freno alle gare al ribasso
L’obiettivo principale di questa proposta, oltre a quella di garantire uno stipendio decoroso a tutti i dipendenti di Palazzo Marino, è di porre un freno alle gare al ribasso e fare in modo che anche ai lavoratori assunti tramite cooperative vengano offerte le stesse condizioni contrattuali o comunque il rispetto di una soglia minima retributiva.
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FABIO MARCOMIN
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