🛑 SCALO ROMANA: presentato il VILLAGGIO OLIMPICO

Sarà pronto nel 2025 e dopo le Olimpiadi invernali sarà al servizio dei milanesi con uno studentato, abitazioni a edilizia convenzionata e servizi. Ecco come sarà e il lascito post evento

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Credits: Skidmore, Owings & Merrill

Sarà pronto nel 2025 e dopo le Olimpiadi invernali sarà al servizio dei milanesi con uno studentato, abitazioni a edilizia convenzionata e servizi. Ecco come sarà e il lascito post evento.

SCALO ROMANA: presentato il VILLAGGIO OLIMPICO

# Il villaggio olimpico ospiterà 1.300 atleti e sarà pronto nel 2025

Ieri giovedì 15 luglio nel salone d’onore della Triennale di Milano è stato presentato il masterplan definitivo del villaggio olimpico dei Giochi invernali 2026 che sarà realizzato nello scalo di Porta Romana, nel quadrante sud ovest su una superficie di 60.000 mq. Saranno 1.300 gli atleti ospitati al suo interno. Il progetto, disegnato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill, è a impatto ambientale zero e il suo cuore sarà la “piazza olimpica”, l’unica zona accessibile durante le Olimpiadi anche dai visitatori esterni. La costruzione è affidata a Coima Sgr, Covivio e Prada Holding con consegna prevista a luglio del 2025.

# La struttura del villaggio olimpico: stecche e torri che richiamano il “paesaggio industriale” della zona

Credits: Skidmore, Owings & Merrill – Vista area villaggio olimpico

Il masterplan approvato varia sensibilmente da quello precedente in quanto a disposizione delle volumetrie del villaggio olimpico. Mentre prima erano previsti degli edifici a forma di “C” a corte aperta, in quello definitivo ci sono sei stecche, posizionate parallelamente al binari ferroviari ferrovia, unite tra loro in gruppi di tre tramite delle strutture aeree e delle piccole torri. La struttura degli edifici sembrano richiamare in parte le architetture industriali un tempo tipiche della zona e anche gli edifici sul lato opposto di via Ripamonti oggi trasformati in residenze.

Credits: Skidmore, Owings & Merrill – Interno edificio riqualificato

Uno degli edifici a servizio dello scalo ferroviario, utilizzato quando ancora transitavano i treni merci, verrà preservato e riqualificato con una modifica nella struttura. Verrà creata una corte interna nella parte centrale tramite uno sfondato della copertura. 

Fonte: Urbanfile

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# Dopo le olimpiadi verrà convertito in studentato, abitazioni ad edilizia convenzionata, co-working e servizi per i cittadini

Credits: Skidmore, Owings & Merrill – Vista aerea lato Ripamonti

Al termine delle Olimpiadi il villaggio olimpico verrà riconsegnato ai proponenti del progetto per un’immediata riconversione dopo le Olimpiadi da parte di Coima Sgr, entro quattro mesi dalla fine delle gare, in un quartiere a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building).

Ecco cosa è previsto:

  • residenze per studenti universitari, circa 1000 posti letto utilizzabili anche da altre categorie professionali al di fuori del periodo accademico
  • serre e orti per la produzione di cibo all’interno dell’area, consentendo la creazione del primo villaggio per studenti con prodotti a chilometro zero
  • spazi di co-working
  • gli edifici lato parco e ferrovia nell’area della piazza olimpica saranno destinati a residenza libera e agevolata
  • l’Olympic Village Plaza diventerà la nuova piazza del quartiere, con negozi e esercizi al piano strada degli edifici, e nella quale si potranno prevedere mercati contadini ed eventi.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.