Milano è ritornata ai livelli di afflusso turistico del 2019, anno precedente l’arrivo della pandemia, in alcuni mesi si sono registrati persino numeri superiori rispetto a tre anni fa. I prossimi anni saranno importanti per ritrovarsi pronti all’evento più importante dopo Expo2015, le Olimpiadi Invernali del 2026, e presentarsi al mondo nel migliore dei modi possibili. I milanesi rientrati però hanno avuto anche una spiacevole sorpresa. Ad accoglierli anche degrado, sporcizia e sciatteria addirittura nelle zone centrali. Vediamo un reportage fotografico poco edificante del blog Urbanfile.
Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano
# San Babila, degrado, disordine e sporcizia imbarazzante nello snodo dello shopping milanese
Partiamo da piazza San Babila, fulcro dello shopping milanese: da qui partono Corso Vittorio Emanuele II, Corso Venezia e il Quadrilatero della Moda. Interessata ormai da anni dai lavori per la realizzazione della stazione metropolitana della futura M4 e del parcheggio interrato, la piazza si trova ormai in uno stato di degrado, disordine e sporcizia imbarazzante. Nessuno spazio è risparmiato: dalla fontana spenta alle aiuole spelacchiate, comprese quelle riprogettate e rifatte da pochi mesi, fino ai marciapiedi e a tutta l’area pedonale invasi da motorini, monopattini e biciclette.
# Le fontane abbandonate di piazzale Dateo a Porta Monforte
Spostandoci in direzione est nel grande piazzale Dateo a Porta Monforte la situazione non migliora affatto. Qui ci sono due fontane, la principale nei giardini intitolati allo scrittore Alberto Vigevani e una più piccola all’ingresso del parcheggio sotterraneo laterale. Entrambe sono state costruite all’incirca tra la fine degli anni Novanta e i primi anni 2000 ma non sono mai entrate in funzione. Nel tempo sono diventate un luogo di degrado, abbandonato dalle amministrazioni comunali che si sono succedete, con tag e scritte ovunque e sporcizia in ogni anfratto.
# Il disordine e la sciatteria dell’arredo urbano di via Solferino in Brera
Arriviamo infine in uno dei quartieri più rinomati di Milano: Brera. Il problema in questo caso è il disordine e la sciatteria dell’arredo urbano. Camminando in via Solferino nel tratto compreso tra largo Treves e via della Moscova, dove fanno bella mostra i palazzi sede del Corriere della Sera, è impossibile non notare i classici “panettoni” in cemento che invece di essere un rimedio temporaneo al parcheggio selvaggio stazionano sui marciapiedi o a bordo strada da decenni e posizionati senza un senso logico. A questi si affiancano i bruttissimi archetti gialli ormai scrostati sull’altro lato della via. Immancabili poi le erbacce che infestano i bordi della strada.
Reportage fotografico: Urbanfile
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FABIO MARCOMIN
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Erano anni che non leggevo un articolo così brutto e inutile. Ricordo all’autore che c’è in corso una seria siccità e le fontane è bene che stiano chiuse. Sui panettoni “in disordine” parlatene con i vandali notturni. L’unica cosa vera è degna di nota sono le erbacce che crescono indisturbate lungo i marciapiedi. Da due anni a questa parte non vengono più estirpate e fanno davvero schifo.
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