La Pianura Padana è un territorio che comprende diverse zone, tra cui alcune di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia e Veneto. Un’estensione territoriale che le ha fatto aggiudicare il titolo di più vasta pianura dell’Europa Meridionale.
Dunque, non è un caso che comprenda il numero più elevato di siti tutelati dall’Unesco e inseriti nel Patrimonio Universale dell’Umanità. Pensate, in totale sono ben 18.
Scopriamo insieme quali sono le 7 meraviglie della Pianura Padana assolutamente da non perdere.
Siamo in mezzo al luogo con più SITI PATRIMONIO dell’UMANITÀ al mondo: le 7 MERAVIGLIE
#1 Relax assoluto a Salsomaggiore Terme
Già solo il suo nome dice tutto. Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, è la località ideale per rilassarsi e dimenticare lo stress quotidiano.
Infatti, questa città termale, con i suoi edifici ispirati al Liberty-Decò circondati dalle verdi colline, incarna l’ambiente più tranquillo a cui riuscirete mai a pensare. Se siete di passaggio, non lasciatevi sfuggire l’occasione di visitare il suo centro benessere: non capita tutti i giorni di potersi sottoporsi a dei veri e propri trattamenti rigeneranti.
#2 Aquileia: un prezioso scrigno di arte e storia
Aquileia, in provincia di Udine, è una delle aree archeologiche più importanti e ricche di Italia e, per questo, inserita nelle liste del Patrimonio Unesco già dal 1998.
Seppur gli scavi non abbiano ancora riportato alla luce tutte le sue rovine, i resti archeologici da ammirare sono moltissimi. Da quelli visibili all’aperto, come il Foro Romano, il porto fluviale e l’area di necropoli, detta “Sepolcreto”, fino a quelli inglobati in specifiche strutture museali. Insomma, un patrimonio archeologico ricchissimo tutto da scoprire.
Ma Aquileia non si ferma qui: potrete visitare anche la Basilica di Santa Maria Assunta, la culla del Cristianesimo in Italia e celebre per i suoi mosaici che ricoprono tutto il pavimento. È anche una delle tappe più suggestive della Ciclovia Alpe Adria “Radweg” che collega Salisburgo a Grado: passando da Aquileia, i ciclisti non potranno non ammirare il suo paesaggio lagunare con campagne, vigneti e canali.
#3 Bologna la “Dotta” e la “Grassa”
Bologna, situata tra le montagne dell’Appennino tosco-emiliano ed il cuore della Pianura Padana, è senza dubbio una città ricca di arte, cultura e commercio. Ma non solo: con quasi 40 km, trionfa nella competizione per i portici più lunghi del mondo.
Questa città viene chiamata anche in altri modi: sapete perché? Il soprannome la “Dotta” deriva dalla presenza della prima università d’Occidente che, fin dal 1088 richiama studenti da tutta Europa. E poi, la “Grassa”, per via della sua gustosa cucina, un vero e proprio paradiso delle delizie per i nostri palati.
#4 Eremo di San Colombano: un miracolo architettonico a strapiombo sul torrente Leno
Nel comune di Trambileno, a pochi chilometri da Rovereto, non potete non notare l’eremo di San Colombano.
Raggiungibile solamente a piedi percorrendo un breve sentiero e una scalinata di 102 gradini, è stato costruito a mezza altezza su uno strapiombo di circa 120 metri. Ma tranquilli, è protetto da un tetto naturale di roccia.
#5 Cremona, la città delle 3 T
Una città bellissima definita come quella delle 3 T. Vi siete mai chiesti perché?
La prima T deriva da Torrazzo, uno dei campanili più alti del mondo e simbolo della città stessa. Mentre, la seconda proviene dal Torrone, nato proprio a Cremona 500 anni fa e, poi, diventato famoso in tutto il mondo.
Sulla terza T ci sono diversi pensieri: alcuni dicono sia per Tognazzi, grande attore nato a Cremona, ma qualcun altro afferma sia l’iniziale della parola “tetta”, di cui le donne cremonesi sarebbero degne rappresentanti.
#6 Castell’Arquato, uno dei borghi più belli di tutta l’Italia
Insito nella lista de “I Borghi più belli d’Italia, Castell’Arquato è arroccato su una collina e riesce a raccontare il Medioevo a chiunque lo visiti. Infatti, il suo centro storico, che sorge sulla riva sinistra dell’Arda, ha una struttura medievale ancora intatta.
In questo borgo, è impossibile non rimanere incantati dalle ricchezze naturali. Ma anche l’offerta gastronomica fa la sua parte.
#7 Valle Camonica tra arte e natura
La sua arte rupestre, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ha reso questo luogo bresciano conosciuto in tutto il mondo.
Alla Valle Camonica non manca proprio nulla: un inestimabile patrimonio archeologico romano, bellissime chiese affrescate da dipinti rinascimentali, numerosi borghi e castelli medievali. Ma anche la natura la fa da padrona: è impossibile non immergersi nel verde che la circonda.
Fonte: siviaggia.it
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ALESSIA LONATI
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