Nel corso degli anni sono stati diversi i progetti presentati. Al momento sono 4 le possibili alternative. Ecco quali sono.
Sicilia e Calabria: progetto PONTE sullo STRETTO da RIAVVIARE (gallery dei 4 progetti)
# I presidenti di Calabria e Sicilia chiedono al governo di far ripartire il progetto di collegamento tra le due regioni
Dopo un riunione in videoconferenza, organizzata da Lettera 150, l’associazione di professori universitari che sta elaborando proposte per il superamento dell’emergenza legata alla pandemia di Covid e per la ripartenza del Paese, il presidente della Calabria Spirlì e della Sicilia Musumeci hanno annunciato la presentazione di un documento congiunto per chiedere al nuovo Governo di riavviare il progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto.
Le dichiarazioni di Spirlì: “Il Ponte sullo Stretto non è un sogno o un progetto sindacabile: è un’infrastruttura strategica della quale l’Europa non può più privarsi. L’opera è indispensabile per collegare terre che, per troppo tempo, sono sembrate periferiche e che hanno patito l’abbandono delle istituzioni. Ecco perché chiediamo una nuova attenzione al nascente Governo Draghi e all’Europa, che non può più traccheggiare né far finta che si tratti solo di un’infrastruttura interregionale“.
Fonte articolo: Reggio Today
# Sono 4 i progetti per la realizzazione del collegamento tra Messina e Reggio Calabria
Il primo è quello aggiudicato nel 2005 e poi bloccato di un ponte sospeso a 3 archi, il secondo è l’alternativa più corta che collega direttamente la città di Messina, il terzo è un progetto presentato al Mit già nel 2017 per un tunnel sottomarino e infine il tunnel galleggiante proposto da Saipem. Eccoli nel dettaglio.
#1 una campata unica di 3,3 km con due corsie stradali per senso di marcia e due binari ferroviari
Il primo progetto aggiudicato già nel lontano 2005, ed interrotto più volte per colpe di natura burocratica ed amministrativa, è quello di Salini Impregilo che prevede un collegamento Cannitello in Calabria e Ganzirri in Sicilia mediante la realizzazione di un ponte sospeso: due corsie stradali più una di emergenza per ogni senso di marcia e due binari di traffico ferroviario. La lunghezza complessiva è di 3,6 km, con una campata unica di 3,3 km e un’altezza massima di 400 metri. Il progetto era stato verificato per resistere ai terremoti fino a magnitudo 7,1 e per una stabilità teorica dell’impalcato con velocità del vento fino a 216 km/h.
#2 L’alternativa a tre archi, lungo solo 2 km con un duplice vantaggio: arriva direttamente a Messina e non dovrebbe essere chiuso in caso di vento
Progettato da Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS che ha già realizzato il nuovo ponte di Genova, prevede un pianale largo 60 metri e una lunghezza di 2 km con quattro corsie autostradali e due corsie ferroviarie. I vantaggi rispetto al primo progetto sono due: il collegamento diretto a Messina, invece che a Ganzirri e il fatto che non occorrerebbe chiuderlo per 15 giorni l’anno a causa del vento grazie alla sua lunghezza contenuta.
#3 Il tunnel subalveo a 100 metri di profondità
L’ipotesi del progetto dell’Ing. Saccà presentato al Mit già nel 2017 si fonda, dal punto di vista geormorfologico, sull’esistenza della “Sella” tra Villa San Giovanni e la Contrada Arcieri di Messina. È una zona poco profonda che indica una continuità montuosa tra l’Aspromonte in Calabria e i Peloritani in Sicilia.
La Sella dello Stretto come spiega l’Ing. Saccà è “a una profondità di 170 metri ed è larga 2 km. Scendendo a 50 metri si può scavare un tunnel subalveo impiegando strutture offshore con piloni GBS (Gravity-Based Structure) inseriti su un terreno che qui si trova solo a circa 100 metri sotto il livello del mare.” Per l’attraversamento dei veicoli si ipotizza “un secondo tunnel più corto da realizzare dopo quello ferroviario.” I tempi di costruzione sono stimati in 5 anni.
Fonte: teknoring.com
#4 Il tunnel galleggiante di Saipem che sfrutta il principio di Archimede
Un tunnel galleggiante sommerso o ponte Archimedes è il progetto proposto da Saipem. Il tunnel galleggerebbe in acqua sostenuto dalla spinta idrostatica, nel rispetto del principio di Archimede. Il tubo andrebbe posto posto sott’acqua tra i 30 e i 50 metri in modo da non creare alcun ostacolo alla navigazione e da non subire alcuna sollecitazione dovuta alle condizioni atmosferiche.
Continua la lettura con: In Europa si sta per INAUGURARE un TUNNEL sottomarino lungo quattro volte lo stretto di MESSINA
FABIO MARCOMIN
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