A Stoccolma e a Londra gli autobus a biogas derivati dalle fogne

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da tuttogreen.it

In Svezia circa un terzo degli autobus cittadini funziona a biogas. Questo tipo di energia viene prodotta dagli scarti delle acque di scarico.

Come funziona il processo?

L’acqua di scarico dei cittadini di Stoccolma arriva al depuratore di Henriksdal (ma ce ne sono diversi in Svezia). Qui ricevono il trattamento tradizionale, con le varie fasi di screening, sedimentazione, trattamento biologico e chimico che si conclude con lo scarico di acqua pulita in natura.

I fanghi risultanti da questa filtrazione e decantazione non vengono poi scartati ma riutilizzati in un processo parallelo, cioè vengono messi a fermentare, fino a rilasciare il biometano. Questo metano viene quindi catturato e raccolto per alimentare gli autobus a biogas cittadini.

Anche a Växjö, una cittadina di settantamila abitanti nel sud del Paese, tutti gli autobus pubblici sono alimentati a biogas di produzione locale da rifiuti alimentari riciclati e da scarichi.

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Non solo gli svedesi! A Londra, già da qualche anno, la società energetica inglese Geneco ha messo a punto autobus ecofriendly che funziona a gas biometano, prodotto dagli escrementi umani che vengono recuperati attraverso la rete fognaria e, nell’arco di 15 giorni, trasformati appunto in biogas. Entrato in funzione a Londra, in particolare sulla linea che collega la stazione di BAT con l’aeroporto di Bristol, città verde d’Europa per il 2015.

Per dare un’idea delle potenzialità di questa fonte energetica, è stato calcolato che gli escrementi di 5 persone, in seguito a un corretto compostaggio e alla loro trasformazione, possono produrre carburante per percorrere ben 300 chilometri di strada.

L’altro grande vantaggio è che tutto avviene a chilometro zero. Infatti il gas biometano viene prodotto utilizzando gli escrementi degli abitanti della stessa zona dove circola il bus.

E non solo autobus. Il gas biometano prodotto con la trasformazione degli escrementi ha già superato la quota di 17 milioni di tonnellate nell’impianto di Bristol, e 8.300 abitazioni della città hanno questo tipo di rifornimento energetico.

Il costo, in termini di spese per la produzione, è più o meno equivalente a quello della benzina o del diesel. Ma i vantaggi in termini ambientali sono enormi: stiamo parlando di un carburante che infatti produce il 90 per cento di emissioni in meno rispetto ai tradizionali idrocarburi.


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Raffaella Appice
Country Manager di ESV Digital e start-upper in divenire, credo nel potere della "bellezza" che salverà il mondo. Sognatrice utopista e viaggiatrice incallita, subisco il fascino dei manga giapponesi e della fisica quantistica. Il mio motto preferito? Semel in anno licet insanire!