Presentato il progetto vincitore del concorso internazionale per il polo culturale di nuova generazione che sarà realizzato nella zona di Porta Vittoria a Milano. Scopriamo come sarà e quando verrà inaugurato.
Svelato il PROGETTO per la nuova BEIC: la BIBLIOTECA EUROPEA di Milano
# Il progetto vincitore è di un raggruppamento italiano di progettisti capitanati dallo studio milanese Onsitestudio
Il progetto vincitore del concorso internazionale per la realizzazione del polo culturale di nuova generazione a Porta Vittoria è di un raggruppamento italiano formato dai progettisti Angelo Raffaele Lunati (capogruppo con Onsitestudio), Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e dalla collaboratrice Florencia Collo.
La presentazione è avvenuta a Palazzo Marin lunedì 11 luglio. Le parole della commissione: “Il progetto risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista”. La nuova BEIC diventerà il centro funzionale dell’intero sistema bibliotecario dell’area metropolitana milanese.
# Due “navate” trapezoidali su un’area di 30.000 mq
La Biblioteca Europea sarà “una struttura moderna, efficiente, sostenibile, che farà dell’innovazione digitale qualcosa di vivo e di vero” e si svilupperà su un’area di 30.000 mq. Sarà formata da un complesso di due strutture affiancate fra loro e identiche: due “navate” trapezoidali, entrambe in vetro e metallo, che avranno 27 x 75 metri di impronta a terra e 33 metri di altezza (6 i piani fuori terra, oltre a 2 interrati), all’interno saranno presenti elementi in legno. Vediamo come sarà nel dettaglio:
- il piano terra fungerà da elemento di unione fra i due volumi e sarà caratterizzato da una cosiddetta Promenade che si concluderà in una luminosa sala a pianta rettangolare, con un’altezza di 8 metri, comprensiva di spazi espositivi, un’area ristorativa e commerciale, e zone per la restituzione dei libri e attraverserà in lunghezza tutto il complesso;
- al centro dell’edificio ci sarà un deposito robotizzato ipogeo che sarà in grado di conservare 2,5 milioni di volumi, protetti dagli agenti che potrebbero comprometterli, e che grazie alla posizione baricentrica servirà tutte le zone della BEIC;
- nella parte nord della struttura è previsto il Forum, un’area destinata alla consultazione dei volumi;
- nell’altro volume dell’edificio ci saranno dipartimenti, aree con le sezioni documentali, comprese quelle digitali, le collezioni, le sale di lettura, gli uffici e le postazioni di lavoro;
- ci sarà l’Imaginarium, uno spazio su due livelli che ospiterà iniziative di varie tipologie per i bambini, con giochi, esperimenti didattici e rappresentazioni;
- infine l’auditorium per 300 persone per conferenze, concerti, spettacoli e incontri pubblici.
Le coperture saranno differenti per il volume a nord e quello a sud: nel primo ci sarà una grande serra, nel secondo una terrazza con sala di lettura aperta tutto il giorno.
# Una piazza alberata in continuità con il nuovo parco pubblico
L’area interessata alla realizzazione della BEIC, ora in disuso e sottratta all’utilizzo pubblico, è quella compresa tra viale Molise a est, via Cervignano a ovest con la fermata del passante ferroviario, via Monte Ortigara a sud e un complesso residenziale di recente costruzione a nord. La parte destinata alla costruzione del nuovo polo culturale interesserà l’area sud del lotto a disposizione, mentre quella rimanente sarà destinata ad accogliere una nuova piazza alberata che sarà in continuità con il grande corridoio verde del nuovo parco pubblico contiguo di quasi 30.000 mq, in fase di ultimazione e sul quale affaccerà la Nuova BEIC.
# L’inaugurazione è prevista entro il 2026
Per la realizzazione di tutto il progetto sono stati messi a disposizione 101,574 milioni di finanziamento già previsti nel bilancio dello Stato nell’ambito del PNRR e che potrà essere integrato con ulteriori risorse pubbliche o private. I prossimi passaggi saranno la consegna dei progetti definitivi ed esecutivi, per poi procedere alla gara d’appalto. I lavori dovrebbero iniziare nel 2024 e terminare entro la fine del 2026.
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FABIO MARCOMIN
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