The “REGENERATED DISTRICT”: come sta cambiando il MUNICIPIO 5

Scopriamo i progetti di trasformazione realizzati. Tra le novità anche un "principe" della ristrutturazione

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credit: areasymbiosis.com

Milano non arresta la sua forza propulsiva che ha avuto un’accelerazione negli ultimi 15 anni, agevolata anche dal volano di Expo 2015 sia prima che dopo l’evento internazionale. Si moltiplicano i progetti di rigenerazione e riqualificazione di intere zone della città. Il Municipio 5 è il più effervescente in assoluto. Scopriamo come si sta trasformando: tra le novità anche un “principe” della ristrutturazione. 

The “REGENERATED DISTRICT”: come sta cambiando il MUNICIPIO 5

#1 La nuova sede della Fondazione Prada realizzata trasformando gli edifici di una storica distilleria milanese in abbandono da decenni 

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Courtesy Fondazione Prada

La sede della Fondazione Prada, terminata nel 2008, è stata il primo tassello della rivoluzione del Municipio 5. Ha visto il recupero di un bel fabbricato degli inizi del ‘900 distribuito su un’area di 19.000 mq che un tempo ospitava la prestigiosa ed affermata distilleria della Società Italiana Spiriti, famosa per il brandy del Cavallino Rosso. Il progetto curato dallo studio Oma di Rem Koolhas ha permesso di salvare sette edifici industriali originali, tra cui ai quali sono state affiancate delle nuove strutture tra cui la “Torre” di 60 metri, con all’interno percorsi espositivi permanenti e un bar ristorante con terrazza con vista panoramica sullo Scalo Romana e il centro di Milano.

 

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#2 Il progetto Symbiosis: la “metamorfosi” dell’ex area industriale del sud Milano

Credits: ioarch.it – Masterplan Symbiosis

Accanto alla Fondazione Prada sta procedendo da qualche anno il progetto di rigenerazione urbana Symbiosis che coinvolge un’area di 125.000 mq. Si estende dai margini dello Scalo Romana fino a via Quaranta a sud, via Orobia e via Gargano a est e via Adamello e via Broni ad ovest. Un nuovo Business District, a firma dello studio Antonio Citterio Patricia Viel e sviluppato dal gruppo Covivio, con nuovi edifici di classe energetica A che prendono il posto degli ex-stabili industriali della zona.

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Al centro del progetto c’è piazza Olivetti inaugurata qualche anno fa, su cui affaccia il palazzo Next dal 2019 nuova sede di Fasteweb e Cirfood. A fianco sono in fase di rifinitura i lavori per l’edificio “D”, che ospiterà la società italiana del colosso del lusso Lvmh (Louis Vuitton Moët Hennessy), quella di una dei principali gruppi farmaceutici (la tedesca Boehringer Ingelheim), alcune realtà del gruppo Mars, il gruppo ortofrutticolo Orsero e un’altra azienda italiana.

Su viale Ortles ha già aperto i battenti l’iconico palazzo del campus Ics del gruppo Globeducate, tra le più prestigiose scuole internazionali al mondo, mentre altre multinazionali sposteranno il proprio HQ, Snam e Moncler, rispettivamente negli edifici “C+E” tra via Condino e via Vezza d’Oglio e nell’edificio G tra via Broni e via Gargano. Un altro edificio in fase di costruzione è Vitae, progetto vittorioso alla prima edizione di Reinventing Cities, che si distingue per una “Spirale verde”, un sentiero con una pergola di vite che sale in cima all’edificio, filari sui tetti che si alternano a terrazze e orti e serre stagionali. Tutto il complesso Symbiosis dovrebbe essere portato a termine entro il 2026.

 

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#3 Il “Faro” di Milano: un avveniristico grattacielo di 144 metri pronto a diventare un landmark cittadino

Rendering Acpv – Torre Faro

Torre Faro” sarà il grattacielo del sud di Milano. Alto 144 metri per 28 piani, questo avveniristico edificio ospiterà dal 2026 i 1.500 dipendenti di A2A, la multiutility milanese e bresciana dell’energia, oggi dislocati in diverse sedi in città. Progettato dallo studio di architettura Antonio Citterio – Patricia Viel, disporrà di innovativi sistemi di efficienza energetica ed eco sostenibilità, avrà una forma tubolare e un’originale spaccatura a circa 61 metri di altezza con dei giardini pensili, uno sky garden di tre piani. In cima, all’altezza di 125 metri, uno spettacolare belvedere accessibile al pubblico da cui osservare la città dall’alto.

 

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#4 La rigenerazione dello Scalo Romana con il Villaggio Olimpico e un nuovo quartiere

Credits: Skidmore, Owings & Merrill – Vista aerea villaggio olimpico

Tra il grattacielo di A2A e la sede di Fondazione Prada ci sarà una delle più importanti rigenerazioni urbane di Milano dei prossimi anni: al posto dello Scalo Romana, uno dei sette ex-scali merci ferroviari della città, sorgerà un nuovo quartiere che ospiterà anche il villaggio olimpico per le Olimpiadi Invernali del 2026.

Credits: Skidmore, Owings & Merrill

Nel dettaglio, sull’area di 190.000 mq tra viale Isonzo, Corso Lodi, via Brembo e via Ripamonti, ci sarà:

  • al centro un grande parco pubblico di circa 100 mila mq caratterizzato da un “Bosco sospeso’’ che collegherà l’area più a est con quella più a ovest e passerà sopra la coppia di binari ferroviari rimasti in esercizio, che per 400 metri saranno interrati entro il 2028;
  • una nuova piazza su più livelli in prossimità di piazzale Lodi con alcuni palazzi per uffici, negozi e ristoranti e la stazione ferroviaria della Circle Line entro il 2031;
  • nella zona ovest dello scalo il Villaggio Olimpico su una superficie di 60 mila mq che ospiterà 1.300 atleti. Progettato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill sarà costituto da sei stecche collegate tramite delle strutture aeree e delle piccole torri. Verrà costruito da Coima Sgr, Covivio e Prada Holding con consegnaluglio del 2025 e al termine delle Olimpiadi verrà riconvertito in un quartiere a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building) con: una residenza per 1.000 studenti universitari, alcuni edifici destinati a residenza libera e agevolata, una nuova piazza con negozi e esercizi al piano strada, serre e orti per la produzione di cibo all’interno dell’area e spazi di co-working. 

 

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#5 La novità del 2022 nel settore delle ristrutturazioni: Principe Ares in via Ripamonti

Showroom Principe Ares

In questo contesto di profonda trasformazione, a pochi passi dai due progetti di Symbiosis e Scalo Romana, ha aperto in via Ripamonti 92 lo showroom di Principe Ares. L’azienda milanese nata come costruttrice di immobili, si è evoluta nel tempo arrivando a proporre un servizio esclusivo e completo per ristrutturare vecchie abitazioni e uffici o realizzarne di nuovi partendo da zero. Una consulenza cucita su misura, rivolta sia ai privati che agli interior design o architetti autonomi, che spazia dal concept al design, con scelta dei materiali per pavimenti e pareti e dei mobili per ogni ambiente della casa, fino al collaudo finale. Il plus di Principe Ares è la possibilità per il cliente di visionare i progetti in 3D a 360 gradi, vivendo in anteprima il risultato finale dei lavori, per facilitare la scelta e vedere con maggior accuratezza ogni scelta di stile.

 

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