La carriera del maestro Tony De Vita è un intreccio di collaborazioni con personalità che hanno fatto la storia della musica e della canzone italiana.
TONY DE VITA, il re delle sigle televisive
# La spalla ideale per i più grandi conduttori della televisione italiana
Pianista, compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore. Era stato tra i collaboratori più fedeli di Mina, per lei arrangiò “Il cielo in una stanza”. Tra gli anni sessanta e ottanta, quando appariva in Tv, nelle trasmissioni in prima serata, al fianco di Mike Bongiorno, oppure di Pippo Baudo o Corrado, dava una sensazione di pace e di tranquillità. Bonario, mite, timido, ma al tempo stesso autoironico, capace di stare al gioco, con grande dimestichezza, nelle trovate comiche di Beppe Grillo o di altri conduttori che si affidavano a lui per avere una spalla su cui appoggiarsi per gli sketch divertenti. Sono passati quasi ventisei anni dalla sua morte, ma la sensazione di quanto manchi al mondo dello spettacolo una personalità come Tony De Vita è ancora molto forte.
# Le personalità incontrate nel corso della sua carriera
Nacque a Milano il 10 febbraio 1932: si diplomò al Conservatorio “Giuseppe Verdi”, poi avviò una prolifica gavetta, accompagnando nei locali della città meneghina cantanti milanesi doc del calibro di Johnny Dorelli e Betty Curtis. Siamo alla fine degli anni Cinquanta e Mina sta imponendo la propria popolarità e troverà in De Vita un collaboratore prezioso, da affiancare al proprio staff. La carriera del maestro Tony De Vita è un intreccio di collaborazioni con personalità che hanno fatto la storia della musica e della canzone italiana. Parliamo per esempio di Alberto Testa, con cui il nostro maestro scrisse diverse sigle televisive. Gli anni Sessanta sono quelli che impongono sulla scena televisiva i quiz di Mike Bongiorno e De Vita è al fianco del popolare presentatore in “La fiera dei sogni”, poi passa alla trasmissione estiva in prima serata “Senza rete”, dove sostituisce un altro mito della musica italiana, Pino Calvi. L’avvento di Domenica In, condotta in prima battuta da Corrado, vede Tony tra i più preziosi collaboratori, dirigendo l’orchestra della trasmissione e scrivendo diverse musiche realizzate poi dai musicisti in studio.
# Le sigle di Fantastico e il passaggio a Fininvest
La fine degli anni settanta vede l’avvio di “Fantastico”, il programma di Rai 1 che cambierà le abitudini del sabato sera degli italiani, e Tony De Vita c’è anche lì, voluto dal regista Enzo Trapani. Scrive le musiche di “Disco Bambina” e de “L’aria del sabato sera”, sigle iniziali e finali di questa trasmissione, cantate da una giovanissima Heather Parisi e una già affermata Loretta Goggi. Quando Beppe Grillo faceva ridere (erano gli anni 1982-1983), a De Vita vennero date da condurre le trasmissioni “Te la do io l’America” e “Te lo do io il Brasile”, per quanto riguarda le musiche.
Il musicista milanese fu tra coloro che ad un certo punto della carriera decisero di lasciare la Rai per passare a Fininvest e lui, nell’impero del biscione, si occupò delle musiche di “Hello Goggi”. Torna alla Tv di Stato, per dedicarsi alle edizioni di Fantastico, che nel frattempo vedevano la conduzione di Raffella Carrà, Gigi Sabani e Renato Zero.
# Incise musiche di una ventina di trasmissioni Tv, cinque album e circa cinquecento brani
La sua carriera fu caratterizzata dalla realizzazione di numerose sigle televisive, tra cui “Capito?!” cantata dai gatti di Vicolo Miracoli, la sigla della fiction “Quando si ama” e de “La storia di Anna”. Partecipò e si dedicò alle musiche di una ventina di trasmissioni Tv, l’ultima “Carramba che sorpresa”, del 1996. Incise cinque album, circa cinquecento brani e dimostrò di avere una bravura e una intuizione uniche, che gli diedero la possibilità di diventare un riferimento prezioso del panorama musicale del nostro Paese.
Ci lasciò il 14 gennaio 1998, quando si trovava nella località marittima di Ospedaletti.
FABIO BUFFA
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