Inizialmente chiamata Torre Littoria, venne inaugurata il 10 agosto 1933 in occasione dell’apertura della V Esposizione Triennale di Milano.
Il Comune, infatti, per onorare l’importante appuntamento culturale internazionale di arte contemporanea, design, architettura, moda, cinema commissionò all’architetto Giò Ponti la costruzione di una torre panoramica, capace di rappresentare lo sforzo innovativo e tecnologico italiano. Gio Ponti progettò la Torre avendo bene in mente che la città in quel momento stava iniziando a espandersi anche in senso verticale. La torre è da molti considerata una Torre Eiffel made in Italy in miniatura, una vera opera d’arte, in cui l’architettura e la tecnica trovano un nuovo e moderno punto di contatto.
#1 Costruita a tempo record: in 68 giorni!
Costruita nel tempo record di soli 68 giorni tramite un elaborato intreccio di tubi portanti in acciaio, la Torre si sviluppava in origine come un prisma a base esagonale per tutta la sua altezza, fino alla quota di 97 metri dove si trovavano un ristorante, il belvedere e la lanterna rotante del faro, azionata da un motore elettrico.
La torre divenne inagibile e fu chiusa alle visite nel 1972. La riapertura avvenne nel 2002 grazie a una ristrutturazione voluta dalle distillerie Branca, la famiglia patron del digestivo Fernet per intenderci, di cui ora porta il nome.
#2 Possono salire in ascensore cinque persone al massimo in circa un minuto
Il monumento, situato nel cuore di Parco Sempione, è una delle architetture iconiche del capoluogo lombardo. Dall’alto dei suoi 108 metri in acciaio offre un panorama mozzafiato che spazia dalle architetture monumentali del Parco Sempione, il Palazzo dell’Arte, il Castello Sforzesco, l’Arena e l’Arco della Pace, ma è ottimamente visibile anche il Duomo, i nuovi palazzi di Gae Aulenti, quelle del nuovo skyline con i grattacieli e le torri che hanno trasformato il volto di Milano in metropoli all’avanguardia. Nelle giornate limpidissime si possono vedere anche le Alpi, dal Monviso al Monte Rosa alla Grigna e le montagne di Lecco e Bergamo. Oggi un modernissimo impianto ascensore consente la salita al locale belvedere coperto, a cinque persone per volta, in poco meno di 1 minuto.
#3 Era la lanterna di Milano
La torre era originariamente servita da un ascensore che permetteva in trenta secondi di raggiungere la vetta e un piccolo ristorante in seguito chiuso a causa di irregolarità relative a norme igienico-sanitarie. Sulla cima era installata una lanterna dotata di un potente faro che compiva tre giri al minuto.
#4 Vi fu installato il primo trasmettitore della RAI in Italia
Il faro fu sostituito nel 1939 e al suo posto l’EIAR – l’ente radio-televisione italiana antesignano della RAI – installò un sistema trasmittente per quella che sarebbe diventata la futura televisione.
#5 Un restauro originale: la messa in sicurezza della scala elicoidale
Con il restauro voluto dalla famiglia Branca si è proceduto alla sostituzione di componenti con materiali che offrivano maggiori garanzie di tenuta all’azione degli agenti atmosferici e alla modifica di alcune parti, allo scopo di adeguare ila costruzione alle vigenti normative antincendio. È il caso, ad esempio, della scala elicoidale, il cui sviluppo è interrotto ogni 10 metri da nuovi pianerottoli di servizio, grigliati come l’originaria struttura. Notevole rilevanza nel progetto complessivo di restauro ha assunto la tinteggiatura della struttura in grado di garantire la massima resistenza chimica all’azione degli agenti atmosferici. Il progetto di restauro propose inoltre, l’apertura del nuovo caffè ristorante e del discobar Just Cavalli. Anche l’ascensore venne ristrutturato, rimodernato e riaperto.
#5+1 Alcuni dati sulla più grande innovazione tecnologica applicata all’architettura della sua epoca
Poco più bassa della Madonnina, secondo la regola ormai in disuso che nessun monumento potesse superarla, negli anni è scesa al decimo posto nella classifica degli edifici più alti della città. Ciò nonostante la sua terrazza esagonale offre ancora un panorama emozionante su Milano e le montagne circostanti. Totalmente in tubi Dalmine, di acciaio speciale, flangiati e imbullonati, è alta 108,60 metri. La struttura principale della Torre ha forma tronco-piramidale a sezione esagonale, dal lato di sei metri alla base. A quota 100 metri il lato dell’esagono è ancora di 4,45.
Al momento dell’inaugurazione la torre rappresentava il più avanzato livello tecnologico applicato all’architettura, raggiunto in Italia grazie ad un progetto statico che, prendendo in esame l’azione del vento, ne aveva definito il valore con grande precisione, prossima ai più recenti calcoli.
Continua la lettura con: la torre Velasca
VALENTINA PETRACCA
Continua la lettura con: L’anarchia è un principio naturale
MILANO CITTA’ STATO
Riproduzione vietata a chi commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.