In Europa sembra in aumento il numero di nazioni che scelgono di affrontare il Covid con una strategia opposta rispetto a Green Pass e obblighi, preferendo una riduzione delle restrizioni. In particolare due paesi hanno annunciato misure analoghe.
UK: NO al PASS. E la Danimarca: “il Covid sarà trattato come una malattia normale”
# Il segretario alla salute inglese Sajid Javid: “non andremo avanti con i piani per i passaporti vaccinali“
In Gran Bretagna era stata annunciata l’adozione del Green Pass per la fine settembre. Invece è arrivata la smentita ufficiale. I piani per l’introduzione dei pass vaccinali per l’accesso ai locali notturni e ai grandi eventi verranno abbandonati, come ha affermato il segretario alla salute Sajid Javid alla BBC: “Non dovremmo fare le cose per il gusto di farlo o perché gli altri lo stanno facendo, e dovremmo considerare correttamente ogni possibile intervento“. Aggiungendo che “non mi è mai piaciuta l’idea di dire alle persone che devi mostrare i tuoi documenti” per “fare ciò che è solo un’attività quotidiana“. Tra le motivazioni che hanno portato a questa scelta ci sono l‘alta quota di vaccinati (65% della popolazione totale, percentuale in linea a quella dell’Italia), i test di tracciamento, la sorveglianza e le nuove cure disponibili: “L’abbiamo esaminato correttamente e, anche se dovremmo tenerlo di riserva come potenziale opzione, sono lieto di dire che non andremo avanti con i piani per i pass vaccinali“. In particolare i Conservatori si erano schierati contro “una misura coercitiva e discriminatoria”, in contraddizione con i pilastri democratici del Regno Unito. L’annuncio del governo britannico segue di di alcuni giorni una mossa analoga attivata in un paese non molto lontano.
# La Danimarca azzera le restrizioni: stop a mascherine nei mezzi pubblici e al Green Pass. Il Covid è “una malattia normale”
La Danimarca è stata la prima nazione a introdurre il Green pass ad aprile, per aver accesso a locali, ristoranti, musei, teatri, e anche la prima a eliminarlo. Non servirà nemmeno più per entrare nelle discoteche o negli stadi. Oltre a questo non è più previsto l’utilizzo di mascherine sui mezzi pubblici e nessuno obbligo di distanziamento interpersonale. Il governo danese ha motivato la decisione dicendo che il Covid-19 non rappresenta più “una minaccia grave” nel Paese, e che la pandemia è “sotto controllo”, grazie anche al successo del piano vaccinale, con il 75% della popolazione sopra i 12 anni completamente vaccinato. Come riporta Laregione.ch il professore di microbiologia all’Università di Copenaghen Hans Jorn Jepsen Kolmos ha spiegato la decisione del governo dichiarando che: “Il coronavirus è ancora con noi ma abbiamo ridotto il problema a un livello gestibile, come una malattia normale, senza troppi disagi al momento per la vita di tutti i giorni“.
Anche altri paesi europei hanno scelto di non ricorrere a Green Pass o imposizioni.
# In Spagna il Green Pass è stato dichiarato incostituzionale, in Svezia non ci sono mai state restrizioni
Non sono solo questi Paesi europei a muoversi nella direzione opposta rispetto alla linea dura tenuta da Italia e Francia, dove vige l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e il Green Pass per accedere a ristoranti al chiuso, locali, luoghi di divertimento, cultura e in supermercati di grandi dimensioni in Francia o nelle università in Italia.
In Spagna, ad esempio, a metà agosto il Green Pass è stato dichiarato incostituzionale dal Tribunale Superiore della Galizia ritenendo non valido il requisito di possesso della certificazione verde per poter accedere a bar, ristoranti e locali notturni in alcune zone della regione perché la misura “manca di validità perché non autorizzata dalla giustizia”. Misura che ha dunque confermato il divieto di Green Pass in tutto il Paese.
Fin dall’inizio della crisi la Svezia ha adottato la strategia di lasciare ai cittadini la libertà di scegliere, non imponendo alcun lockdown, mascherine all’aperto e al chiuso, sia nei locali che nei mezzi pubblici, ma fornendo solo raccomandazioni riguardo il distanziamento sociale e le regole di igiene personale. Il Green Pass non è mai stato introdotto e i decessi sono quasi inesistenti da ormai 4 mesi consecutivi, portando la Svezia in quarantunesima posizione al mondo per morti Covid in rapporto alla popolazione (l’Italia è quattordicesima).
Un modello, quello svedese, molto criticato ma che ora sembra quello più seguito in Europa e nel mondo.
Leggi anche: La VIA SVEDESE: zero restrizioni, zero decessi quotidiani
Continua la lettura con: LETTERA degli STUDENTI del CONSERVATORIO di Milano contro il GREEN PASS
FABIO MARCOMIN
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