Un anno fa la mossa del Lussemburgo: rendere disponibili i mezzi pubblici gratis. Questi i risultati riscontrati.
Un anno di MEZZI di TRASPORTO pubblico GRATIS? Questi sono i RISULTATI
# Il caso Lussemburgo, il primo paese al mondo con trasporto pubblico gratuito
Il primo marzo 2020, il Lussemburgo è diventato il primo Paese al mondo a rendere completamente gratuita la fruizione del trasporto pubblico.
Il Lussemburgo è lo Stato che ha più automobili pro-capite di qualsiasi Paese europeo, pertanto è il luogo dove la congestione del traffico è un problema più serio che in qualsiasi altro stato del nostro continente.
Le autorità hanno cercato la soluzione e a tutt’oggi il Lussemburgo è l’unico paese al ad avere mezzi pubblici gratis per tutti. Residenti, lavoratori frontalieri e turisti.
# L’impatto di una storica decisione
Ad un anno dalla clamorosa iniziativa, il portavoce del Ministero della Mobilità e dei lavori pubblici, ha fatto il punto della situazione dichiarando che «i risultati sono positivi nonostante il fatto che, con il confinamento e il telelavoro, tutto non funzioni ancora al 100%».
Nel primo anno di entrata in vigore, sono stati tenuti sotto osservazione i tram come mezzo di trasporto pubblico più significativamente utilizzato in Lussemburgo, ma la misura è comunque in vigore su bus, treni e metropolitane
# I numeri della rivoluzione
I numeri snocciolati dallo stesso Governo sono impressionanti.
A febbraio 2020 la media giornaliera dei passeggeri sui tram era di 31.000 presenze al giorno, ridotta a 1.400/giorno durante il lockdown. Ha poi iniziato a salire appena i cittadini sono tornati a muoversi, passando a una media di 38.000 giornalieri, con picchi di 42.000. Dati del 2020, quindi senza la “normalità pre Covid”
Nel 2021 sono in media 45.000 i cittadini che scelgono di lasciare a casa l’auto e salire su un tram lussemburghese, avanti di questo passo entro il 2025 l’incremento sarà di un ulteriore 20%.
Numeri che stanno mostrando che la gratuità sta portando a un cambiamento epocale: i cittadini del Lussemburgo si stanno spostando dal trasporto privato a quello pubblico, come riporta il sito greenme.it.
# Il “caso Milano”
Ma come, la città di S. Ambrogio è così perfetta per «voi di Milano Città Stato» e adesso venite a dirci che esiste un “caso Milano”?
Come tutti i milanesi innamorati della propria città, ci siamo allenati ad ammirare il bello di Milano, ma ciò non impedisce di vedere i problemi che attanagliano la città meneghina. Quindi la risposta è sì! – esiste un caso, confermato dai dati. Non è possibile che l’aria di Milano sia respirabile soltanto alcuni mesi l’anno.
Ne abbiamo già parlato anche in questo articolo perché riteniamo inoltre che la mobilità cittadina, sia un diritto da sfruttare in maniera paritaria per tutti.
Inserire l’incentivo della gratuità significa anche passare da una guerra fatta di multe, divieti e restringimento della carreggiata contro il trasporto privato a un supporto per il trasporto pubblico che, invece, si fa negli anni sempre più caro.
Milano e i suoi abitanti sono il luogo ideale e i cittadini perfetti per attuare questa “rivoluzione gentile” ed essere di esempio per tutta Italia.
Diminuire il traffico a Milano è un obiettivo fattibilissimo, da perseguire con politiche adeguate, programmando bene ogni passo, comunicandolo in maniera adeguata, sapendo di avere già l’infrastruttura adatta per farlo, l’ATM. E senza per forza utilizzare metodi punitivi.
# Come si può fare a Milano?
Come dite? Stiamo dimenticando qualcosa? I fondi?
No, quelli proprio non mancano. Milano è la città con il residuo fiscale più alto al mondo. Con l’autonomia di Milano, anche fiscale, si possono realizzare infiniti progetti, come un numero impressionante di ospedali o linee metropolitane ogni anno. Rendere i mezzi pubblici gratuiti per residenti, cittadini della città metropolitana e turisti, non sarebbe minimamente un problema sotto questo aspetto. Non almeno se si inizia a guardare alla politica romana senza complessi di inferiorità.
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LAURA LIONTI
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