In origine fu eretto da Napoleone per celebrare le sue vittorie. Si chiamava infatti “Arco della Vittoria” per festeggiare il successo dei francesi nella battaglia di Jena.
Il monumento era quasi completato quando con la caduta di Napoleone l’opera venne abbandonata. Ma dopo il loro ritorno in città, con Francesco I gli austriaci modificarono il monumento, per intitolarlo alla pace di Vienna che aveva sancito la sconfitta di Napoleone e la ripresa dei territori da parte degli Asburgo.
Tra le modifiche apportate dagli austriaci ci fu anche quella dei cavalli che furono girati di 180 gradi per rivolgere il fondoschiena verso la Francia. Neppure allora i francesi erano molto amati.
Un’altra curiosità: nel breve interregno in cui Milano, liberata dagli Asburgo con le cinque giornate, passò al Piemonte, furono apportate al monumento delle nuove epigrafi dedicatorie poste sulla sommità degli archi:
«Entrando coll’armi gloriose / Napoleone III e Vittorio Emanuele II liberatori / Milano esultante cancellò da questi marmi / le impronte servili / e vi scrisse l’indipendenza d’Italia / MDCCCLIX»
«Alle speranze del Regno Italico / auspice Napoleone I / i Milanesi dedicarono l’anno MDCCCVII / e francati da servitù / felicemente restituirono / MDCCCLIX»
Secondo Ernest Hemingway l’Arco della Pace sarebbe allineato con l’Arco di Trionfo del Carrousel e l’Arco di Trionfo dell’Étoile di Parigi.
MILANO CITTA’ STATO
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Per quale motivo non sarebbero amati adesso i francesi? Magari ci siamo chiesti se anche gli italiani non siano particolarmente amati dai francesi?
Lavoro con loro da oltre 20 anni e posso dire di tutto tranne che si facciano detestare. Dopodichè, in milioni di persone si trova sempre chi fa eccezione; da loro come da noi.
W la Francia!
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