Le strade colorate del Canada e le centraline del semaforo di Milano: che cosa hanno in comune?
Partiamo dall’inizio. Il web.
Port Credit, Ontario. La cittadina famosa per il festival del jazz settembrino, “Southside Shuffle“, ha colorato le strisce dei principali attraversamenti pedonali simulando i tasti bianchi e neri di un pianoforte. [foto qui sotto]
Qualche centinaio di chilometri più in là, ma pur restando in Canada, il cemento delle strade a scorrimento veloce di Montreal – ma anche quelle più “soft” – sono fiorite ed hanno preso le sembianze di prati di primavera con greggi saltellanti, distese di ranuncoli, oceani in cui le code delle balene obbligano la svolta a sinistra e molto altro ancora.
Le foto stanno facendo il giro del mondo via Facebook, scatenando gli internauti a dire la loro e a fotografare casi molto simili nelle loro città. [continua dopo il salto – Fonte Facebook – Arteide]
A Milano, proprio di recente, è accaduto qualcosa di simile con le cosiddette energy boxes, le oltre centocinquanta centraline semaforiche trasformate da semplici elementi di arredo urbano (non sempre piacevoli da guardare) in vere opere d’arte realizzate da artisti diversi (oltre 50), ciascuno con il proprio stile.
Il progetto – realizzato da A2A e Fondazione Aem in collaborazione con il Comune di Milano – è piaciuto così tanto da essere approdato anche in libreria con il libro “Energy Box. Urban Art Renaissance”, a cura di Davide Atomo Tinelli e Evoluzioni Urbane, per Skira Editore.
Che sia il primo step affinché Milano diventi davvero una galleria d’arte a cielo aperto?