Vivresti in un ATTICO a 300 metri SOTTOTERRA? L’incredibile progetto del GRATTACIELO CAPOVOLTO

Il "grattaterra", il primo Earthscraper del mondo

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El Zocalo, il grattaterra. Credits: www.teknoring.com/

Mentre nel mondo si fa a gara a chi si spinge più in alto c’è chi pensa all’opposto: sprofondare più giù possibile. Questo il progetto più incredibile nel mondo delle archistar. 

Vivresti in un ATTICO a 300 metri SOTTOTERRA? L’incredibile progetto del GRATTACIELO CAPOVOLTO

Il progetto: un grattacielo a testa in giù per Città del Messico

Credits: http://www.futurix.it/

Invertire i canoni costruttivi e conquistare il centro della terra anziché il cielo. E’ la filosofia che ha guidato uno staff di architetti messicani che hanno così immaginato una costruzione nel centro di Città del Messico. Invece di cambiare l’aspetto di un quartiere dominato da costruzioni prevalentemente basse inserendo nel contesto una costruzione di centinaia di metri di altezza gli architetto messicani hanno progettato una struttura che si inserisce nel sottosuolo fino a trecento metri di profondità.

I primi piani della Piramide Rovesciata: il Museo del Messico. Poi si scende con giardini pensili

Partendo dal livello del suolo i primi 10 piani saranno occupati da un museo dedicato alla storia del Messico partendo dalle origini precolombiane, scendendo invece ci saranno spazi commerciale e abitatiti, abbelliti da giardini pensili.
La costruzione avrà una forma piramidale rovesciata, vuota al centro e collegata tra i suoi lati con alcuni ponti, con la pavimentazione in vetro in modo da rendere spettacolare il loro attraversamento.

Il “grattaterra”, il primo Earthscraper del mondo

Credits: homify.it

BNKR Arquitectura ha quindi progettato all’interno di El Zocalo, questo il suo nome, un quadrato di 240 metri per lato (attorniato da una cattedrale, il Municipio e il Palazzo Nazionale) il primo Earthscraper al mondo. In perfetta armonia con la ecocompatibilità che è d’obbligo per qualunque nuova costruzione il nuovo “grattaterra” potrà godere di molta luce naturale che arriva direttamente dalla pavimentazione del livello terra, completamente trasparente, e di sistemi innovativi di ventilazione. Per non farsi mancare nulla all’interno del nuovo edificio sarà posizionata una stazione metropolitana così da rendere ancora più efficiente la vita all’interno della costruzione.

Ma la vera domanda è: il progetto verrà mai realizzato?

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Fonti: futurix.it, teknoring.com

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ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.