Luigi di Maio su Facebook, come riporta “Il Quotidiano.net“”, auspica poteri speciali per la sindaca capitolina.
Di Maio: “Abbiamo pronto il ddl per attribuire poteri speciali”
Luigi di Maio, in diretta Facebook dall’Umbria per la campagna elettorale: “C’e’ bisogno di poteri speciali per il sindaco di Roma, abbiamo pronto il ddl per attribuire poteri speciali come in tutte le città europee, non è una questione di partito, spero sia sostenuta in maniera bipartisan e spero che il Parlamento possa approvarla entro metà dell’anno prossimo.”
La motivazione è opposta a quella rivendicata da Milano e messa in atto nelle più efficienti città del mondo. Invece di premiare l’efficienza di una città donandole più poteri qui si fa il contrario: le si danno più poteri seguendo una logica assistenzialista, per aiutarla nelle sue difficoltà.
La filosofia sostenuta è quella diffusa nel nostro Paese, ossia:
- se l’ente pubblico è responsabile ed efficiente deve redistribuire più risorse ai territori in difficoltà senza ottenere nessun riconoscimento in termini di responsabilità o autonomia
- se l’ente pubblico, al contrario, è caratterizzato da mala gestio ed è incapace di offrire servizi di qualità ai propri cittadini, invece di essere in commissariamento fino alla stabilizzazione del proprio operato, viene aiutato economicamente e investito di ulteriori responsabilità e poteri.
La situazione di Roma, oltre ad essere quella più eclatante in quanto capitale d’Italia, è diventata paradossale, anche se non l’unica, sottolineando per l’ennesima volta che essere più bravi diventa un demerito.
Roma è sempre in cima alla lista, Milano conta sempre troppo poco e sembra voglia accontentarsi
La scarsa considerazione del governo verso Milano non è novità, salvo l’apertura del Ministro Boccia nell’ultimo incontro con il Sindaco Sala.
In quell’incontro il Sindaco si è detto favorevole ad una maggiore autonomia per le città metropolitane, solo per avere più risorse da spendere per le periferie nella sua città. La domanda che molti si fanno è: se anche in condizioni favorevoli si punta sempre al ribasso, quando potrà mai Milano competere realmente con le altre città stato europee?
La soluzione più lineare per avere una vera autonomia e non dover elemosinare poteri speciali, come quelli che si vorrebbero dare alla capitale, è votare un referendum per trasformare la Città di Metropolitana in regione come previsto dall’art.132 della Costituzione Italiana.
Se vuoi essere parte attiva in questo percorso verso l’autonomia, scegli il modo che preferisci per supportare l’iter referendario e costituente cliccando qui.
FABIO MARCOMIN
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