10 ristoranti di Milano dove mangiare almeno una volta nella vita

Almeno un pasto in questi posti bisogna farlo

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credit: Quatarob Pavia

Dopo i migliori bar dove bere almeno una volta della vita e dopo la Restaurant Map (un ristorante per ogni fermata della metro) non poteva mancare la selezione di ristoranti di Milano in cui bisogna mangiare almeno una volta nella vita.

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10 ristoranti di Milano dove mangiare almeno una volta nella vita

# ATMosfera: si cena sul tram

E’ il “ristorante più visto di Milano”. Perchè si mangiano specialità della cucina milanese su un tram in stile retrò che gira per le strade della città. Bisogna prenotare in grande anticipo. Si sale davanti al Castello.

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# Bice: il locale della Milano da bere

Negli anni ottanta e novanta tutta la Milano che contava passava dal ristorante fondato da Beatrice Mungai, detta Bice. Locale storico della “Milano bene”. Aperto sette giorni su sette in Via Borgospesso 12 (zona Brera-Montenapoleone).

# Ceresio7: la terrazza più “milanese style” di Milano

Uno dei ristoranti dove forse si respira di più l’atmosfera dello stile milanese. Molto quotato anche per gli aperitivi, specie nelle serate più piacevoli, ai bordi di una delle due piscina. Via Ceresio 7 (zona Monumentale).

# Da Oscar: a tavola con il Duce

Locale straniante, borderline, al limite dell’apologia al fascismo. Oscar, il titolare, si aggira tra i banconi per trovare qualche cliente con cui litigare. Ma è un tipo bonario e tutto risulta più folkloristico che revanscista. Cucina semplice e genuina. Via Lazzaro Palazzi 4 (zona Buenos Aires).

# D’O: cucina pop stellata

Ristorante pluristellato anche se con una cultura pop. E’ la creatura di Davide Oldani, uno degli chef più celebri ma di profilo più minimal. Il locale è sobrio e posizionato oltre la periferia ovest. Occorre prenotare molto tempo prima.
Piazza della chiesa, 14, 20010 San Pietro all’Olmo, Cornaredo.

# Joia: il vegetariano più chic

Una dieta sana come filosofia di vita è la filosofia di Pietro Leeman che offre cibo di “alta cucina vegetariana” in un ambiente molto raffinato. L’unico vegetariano stellato d’Italia. Via Panfilo Castaldi 18 (zona Buenos Aires).

# Da Giacomo, il mini impero di Sottocorno

Da oltre 60 anni è un simbolo della gastronomia milanese. Il nome viene dal fondatore: Giacomo Bulleri. Più che un ristorante si tratta di un mini impero che ha conquistato la via Sottocorno, dove si susseguono con lo stesso nome: ristorante, pasticceria, rosticceria, bistrot e, perfino, la tabaccheria. Non solo: sempre della stessa “famiglia” ci sono il ristorante Arengario nel Museo del Novecento, con vista Duomo, e il Caffè si trova all’interno di Palazzo Reale. Suggestiva la villetta nel verde che accoglie i clienti della rosticceria. Via Sottocorno e Museo del Novecento. 

# Il luogo di Aimo e Nadia: da sempre in vetta alle classifiche

E’ la storia di una grande amore, nato addirittura nell’infanzia, da Aimo e Nadia che nel 1962 hanno aperto in una zona defilata un ristorante leggendario. La loro forza sono le materie prime proposte in modo non tradizionale. Via Privata Raimondo Montecuccoli 6 (Lorenteggio).

# Al Garghet: cucina tipica in atmosfere bohémienne

credit: Quatarob Pavia

L’edificio del XIII secolo che lo ospita ha un variegato passato. E’ stato monastero, dimora di campagna, caserma, osteria con balera. Ma anche il presente è davvero suggestivo: Al Garghet  è un ristorante milanese DOC nella zona sud della città, in cui si assapora cucina tipica in atmosfere bohémienne. In dialetto, il nome indica il gracidare delle rane: suono che accompagna i commensali nelle serate estive. Emanuela Cipolla, la proprietaria, lo definisce un rifugio country chic: c’è la sala provenzale, il cottage inglese, il terrazzo affacciato sul verde della campagna lombarda e un magnifico giardino che in questa stagione si riempie di colori. Via Selvanesco 36.

# Luini: l’icona dello street food milanese

Coa da Lui

Premiato anche con l’Ambrogino d’oro, è un’icona di Milano a due passi dal Duomo. Leggendari sono i suoi panzerotti come le sue code fuori dal negozio. E’ in cima a ogni classifica e punto fisso da provare per chi arriva a Milano. Ad agosto si concede il lusso di chiudere per oltre un mese. Via Santa Radegonda 16.

 

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