A Milano il risotto alla milanese non è solo un piatto, ma un’istituzione. Alcuni ristoranti lo preparano seguendo la tradizione, altri aggiungono un tocco personale che lo rendono unico. Ecco cinque indirizzi dove gustare una delle migliori versioni della città.
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I 5 ristoranti milanesi dove si mangia il miglior risotto giallo
# Bice, nel cuore del Quadrilatero della Moda

Fondato nel 1926 da Beatrice “Bice” Mungai, il ristorante Bice è situato nel cuore del Quadrilatero della Moda. L’ambiente raffinato è caratterizzato da un pavimento in tartan scozzese rosso e da arredi eleganti che creano un’atmosfera accogliente e sofisticata. La cucina propone piatti di forte tradizione toscana, con paste rigorosamente fatte in casa, tra cui la famosa Pappardella al telefono.

Non mancano i piatti della tradizione milanese, come il risotto giallo preparato seguendo la ricetta classica, anche nella versione con l’ossobuco. Media recensioni Google: 4.4/5
Indirizzo: Via Borgospesso, 12
# Trattoria da Abele Temperanza, il miglior risotto giallo secondo scattidigusto

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Una piccola strada dal nome insolito: via Temperanza. Tra Via Padova e il Parco Trotter. Nelle tre sale della trattoria, aperta nel 1979, l’atmosfera è raffinata e popolare allo stesso tempo. Secondo scattidigusto.it si mangia il migliore “risotto giallo”, preparato al momento come si conviene: rigorosamente “all’onda”. Media recensioni Google: 4.4/5
Indirizzo: Via Temperanza, 5
# Don Carlos, all’interno del Grand Hotel et de Milan

Quasi dirimpettaio troviamo il Don Carlos, all’interno del Grand Hotel et de Milan, inaugurato nel 1993 in omaggio al celebre compositore Giuseppe Verdi, che soggiornò a lungo nell’hotel. Le pareti del ristorante sono adornate con ritratti e cimeli verdiani, creando un ambiente elegante e culturale. La cucina propone piatti della tradizione italiana rivisitati in chiave moderna, utilizzando ingredienti di alta qualità.

Il loro risotto alla milanese segue la ricetta tradizionale che prevede l’uso di riso Carnaroli, zafferano e una mantecatura con burro e Grana Padano, per un’esperienza gastronomica di livello superiore per veri intenditori. Media recensioni Google: 4.4/5
Indirizzo: Via Alessandro Manzoni, 29
# Nuova Arena, a pochi passi dall’Arena Civica Gianni Brera

La Nuova Arena è un locale inossidabile, dal successo continuo sin da quando ha aperto, nel 1982. Merito del patron, Giovanni Mele, sardo, che si era fatto le ossa in alcuni dei ristoranti toscani al top attivi allora in città. Il ristorante è caratterizzato da tavoli fitti e travi a vista, creando un’atmosfera conviviale e informale. La gestione familiare e l’attenzione alla qualità degli ingredienti hanno reso Nuova Arena una meta apprezzata da chi cerca la cucina tradizionale italiana in un ambiente accogliente.

Frequentato da milanesi che apprezzano la cucina genuina, Nuova Arena è un luogo storico dove il risotto è servito con un’abbondante spolverata di formaggio grattugiato. Media recensioni Google: 4.5/5
Indirizzo: Via Pietro Moscati, 11
# Il Baretto, in una delle vie più esclusive di Milano

Fondato negli anni ’60, il Baretto è situato in via della Spiga, una delle vie più esclusive di Milano. Il ristorante presenta un ambiente caldo e raccolto, con arredi in legno scuro e un’atmosfera che richiama i club inglesi, offrendo un’esperienza culinaria intima e raffinata. Il Financial Times lo ha inserito nell’elenco di quelli più frequentati da imprenditori, politici e vip. Media recensioni Google: 4.7/5

La cucina propone piatti della tradizione milanese e italiana, con un’attenzione particolare alla selezione degli ingredienti e alla presentazione dei piatti. Il locale è il posto ideale per gustare il risotto allo zafferano, un’icona della cucina milanese, in un contesto rilassato e accogliente.
Indirizzo: Via della Spiga, 26
Spunto: svetlana_abudolava IG scattidigusto.it e settimana_lifestyle
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FABIO MARCOMIN
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IL RISOTTO CASALINGO CHE SI CUCINA O MEGLIO FORSE SCRIVERE SI CUCINAVA NELLE CASE MILANESI E’ UN PO’ DIVERSO DA QUELLO OFFERTO DAI RISTORANTI; CHE HA TUTTAVIA ANCH’ESSO UNA CONSOLIDATA TRADIZIONE, RISCONTRABILE ANCHE NELLE RICETTE DI PELLEGRINO ARTUSI DI FINE OTTOCENTO. SI CUCINAVA ANCHE NEI RIDOTTI DEI PALCHI DEL TEATRO ALLA SCALA!
QUELLO CASALINGO E’ GIALLO O BIANCO (LO ZAFFERANO E’ COSTOSETTO). IL RISO, NON SEMPRE UN SUPERFINO, E’ TOSTATO NEL BURRO E IL LIQUIDO – BRODO DI CARNE, VEGETALE, ACQUA – VIENE AGGIUNTO IN UNA SOLA VOLTA STANDO ATTENTI A CALCOLARE IL GIUSTO RAPPORTO COL RISO STESSO. PER EVITARE SBAGLI I RISTORATORI INTRODUSSERO LE MESTOLATE, MA CUOCERE IL RISO COL BRODO E’ COSA DIVERSA DAL CUOCERLO DENTRO DI ESSO. PERCHE’ NELLA PENTOLA NON ANTIADERENTE IL RISO FORMA UNA CAMICIA (EL ROST) CHE PER MOLTI E’ LA PARTE PIU’ SQUISITA DEL RISO STESSO. NULLA DI TUTTO QUESTO NELLE RICETTE BLASONATE. INOLTRE IN CASA IL RISOTTO VIENE SERVITO AL DENTE, SGRANATO E SENZA MANTECATURE. FACOLTATIVO IL GRANA GRATTUGIATO, COMUNQUE DA AGGIUNGERE NEL PIATTO, COME IL VINO PER SFUMARE DOPO LA TOSTATURA INIZIALE.
EVENTUALI ALTRI INGREDIENTI COME FUNGHI, CARNE TRITA ANCHE DI POLLAME O SALSICCIA, VENGONO PREPARATI A PARTE COME SI FA PER LA PASTA E MESSI SUL RISO GIA’ NEL PIATTO A PIACERE DEL COMMENSALE. MAI VISTO FARE QUESTO IN UN RISTORANTE.
IL RISOTTO CREMOSO O ALL’ONDA COSI’ DI MODA SI CHIAMA “LA RISOTA”, E’ CONSIDERATO MINESTRA LIQUIDA E COMPRENDE ANCHE LE PREPARAZIONI CON FORMAGGI DA AGGIUNGERE IN COTTURA E PIU’ RECENTEMENTE DI SALSA DI POMODORO. UN PO’ DIVERSA LA PREPARAZIONE DEL RISOTTO CON VERDURE DI STAGIONE, FERMA RESTANDO L’IMMERSIONE TOTALE NEL BRODO IN QUESTO CASO VEGETALE.
INOLTRE VI SONO ANCHE I RISI BOLLITI, IN CAGNONE OVVERO CON BURRO FUSO SALVIA E MOLTO GRANA GRATTUGIATO, O AL PARMIGIANO SEMPLICEMENTE COL FORMAGGIO GRANA E BURRO CRUDO. IL RISOTTO AVANZATO PUO’ ESSERE RIPROPOSTO CON UNA RIPASSATA IN POCO BURRO O MESSO A CUCCHIAIATE IN UNA FONDINA AGGIUNGENDO BRODO CALDO.
LA VARIETA’ “CARNAROLI” FU SELEZIONATA DA ACHILLE DE VECCHI NEGLI ANNI ’40 DEL NOVECENTO NELLE CAMPAGNE INTORNO A MILANO E COSI’ CHIAMATA DAL NOME DI UN ACQUAIOLO. HA UNA SCARSA RESA, E’ SENSIBILE ALLE MALATTIE FUNGINE, ED E’ DI DIFFICILE TREBBIATURA E LAVORAZIONE. PER QUESTO GLI ESPERTI LA CLASSIFICANO COME VARIETA “ANZIANA”. LA LEGGE ATTUALE SUL RISO POI CONSENTE I MISCUGLI DELLE VARIETA’ DETTE “TIPO CARNA” SENZA OBBLIGO DI SPECIFICARE, COSA CHE SOLO CERTI PRODUTTORI FANNO.
LE RICERCHE DEI SELEZIONATORI PROSEGUIRONO SIN QUANDO NEGLI ANNI ’60 FU SELEZIONATO IL TIPO SUPERFINO “BALDO” (ANCH’ESSO CON VARIANTI) CHE PERSONALMENTE UTILIZZO DI PREFERENZA ASSIEME AL “ROSA MARCHETTI”. MA E’ QUESTIONE DI GUSTI.