La città dei grandi chef stellati giudica le altre. Abbiamo chiesto: qual è la città fuori Milano dove si mangia meglio in Italia? Questa la top 10.
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La città in Italia dove si mangia meglio secondo i milanesi
#10 Perugia
Entra in classifica al decimo posto il cuore verde d’Italia, l’Umbria con il suo capoluogo Perugia. Subito viene in mente uno dei prodotti tipici: il cioccolato, vengono fatti qui i famosi baci. Ma non solo cioccolato. Tra i primi possiamo citare gli gnocchi al sugo d’oca, i gobbi alla perugina e gli stringozzi al tartufo nero di Norcia, tra i secondi i palombacci alla perugina, come dolce la ciarmicola, una ciambella ricoperta con meringa e confetti servita solitamente a Pasqua. A questi si affiancano quelli più regionali come gli umbricelli al rancetto e il brustengolo.
#9 Catania
Alle pendici dell’Etna la prima città della Sicilia in classifica: Catania. Sono molti i piatti tradizionali, con varianti diffuse anche in tutta l’isola, a partire dall’arancino, dalla cipollina e dalla scacciata catanese. A seguire la versione catanese della caponata, ma anche della pasta alla norma e del cannolo.
#8 Palermo
Altra tappa siciliana, Palermo. Il capoluogo regionale si prende l’ottavo posto in graduatoria, con una cucina con influenze dal Nord Africa. Troviamo le classiche prelibatezze da street food, in primis l’arancina, quella tradizionale è fatta riso, ragù, mozzarella, prosciutto e burro, poi pane, panelle e crocchè. Ancora gli stigghioli, fatti con intestini di agnello, pecora e capretto avvolti su gambi di cipollotti e prezzemolo, pani câ meusa, lo sfincione e la caponata.
#7 Riccione
Dalla Sicilia voliamo in Romagna, in una delle località tipiche della Riviera: Riccione, in provincia di Rimini. Proprio con la città capoluogo si sfida su uno dei “piatti” tipici, la piadina o meglio la piada. La versione riccionese è più sottile con un diametro più grande, mentre quella riminese è leggermente più alta.
#6 Bologna
Uno dei soprannomi con cui viene definita Bologna è “la grassa”. Il capoluogo dell’Emilia-Romagna è infatti conosciuta per l’opulenza della sua cucina, basata in gran parte sull’uso del maiale e dei salumi. Da citare su tutti le lasagne e le tagliatelle al ragu, i tortellini, la cotoletta alla bolognese, impanata e fritta con guarnitura di prosciutto e cosparsa di brodo e parmigiano prima di essere ripassata in forno, e poi il friggione, una salsa a base di cipolle bianche e pomodori pelati.
#5 Modena
Ritorniamo in Emilia, dove troviamo un’altra della città famosa per la buona cucina: Modena. Anche qui c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le numerose prelibatezze culinarie, tra cui: le crescentine conosciute come tigelle, il gnocco fritto (da quelle parti su usa l’articolo “il”), la zampone e il cotechino entrambi Igp, i mitici tortellini, infine l’aceto balsamico. In città si trova anche il ristorante migliore d’Italia, per diversi anni anche del mondo e comunque sempre nelle prime posizione, il tre stelle Michelin Osteria Francescana di Massimo Bottura.
#4 Lodi
La sorpresa. La città che un tempo era parte dell’ex Provincia di Milano, anche se ancora oggi rimane nella sua orbita e mantiene uno stretto legame, si piazza a un soffio dal podio forte anche della vicinanza con Milano. Tra i prodotti tipici di Lodi troviamo la raspadura, tradizionale sfoglia di formaggio grana fatta a mano, mentre tra i piatti il risotto alla lodigiana con salsiccia, quello con salsiccia e raspadura, il mula salà, la pasta al mascarpone e il salame lodigiano.
#3 Bari
Scendiamo di nuovo lo stivale è andiamo a Bari, la Milano del Sud. Difficile fare una selezione di quello che offre di più buono la cucina locale: la focaccia barese, gli spaghetti all’assassina, scagliozze e popizze (fette di polenta e palline di pasta lievitate entrambe fritte), fave e cicorie e infine le orecchiette con le cime di rapa. Per quest’ultime c’è persino una strada dedicata, Strada Arco Basso conosciuta come via delle orecchiette, dove si può assistere direttamente alla loro produzione.
#2 Parma
Di nuovo in Emilia. A prendere la medaglia d’argento è Parma, in un testa a testa con la prima classificata. Tra i piatti della cucina parmense ci sono la torta fritta, il cavallo pesto oggi proposto anche nei panini in versione street food, i tortél dóls di Colorno, si tratta di tortelli dolci ripieni di pangrattato, vino cotto e mostarda, i cappellacci rosa al gusto di Parma e il risotto alla parmigiana. Tra i prodotti invece spiccano il prosciutto di Parma DOP, uno dei salumi più famosi al mondo, la coppa di Parma IGP e il culatello di Zibello DOP. Infine va ricordato un prodotto che unisce tutta l’area emiliana: il Parmigiano Reggiano DOP.
#1 Napoli
La regina di questa classifica è Napoli. In cima alle preferenze dei milanesi per la sua cucina verace. Si potrebbe scrivere un elenco infinito di quanto la cucina partenopea è in grado di offrire. Troviamo il sartù di riso, il gattò di patate, le crocchè di patate, il casatiello, la frittata di pasta, la pizza di scarole e la pizza rustica, la pizza classica (il piatto più famoso del mondo), al portafoglio e quella fritta. Arrivando ai dolci non si può che citare il babà, la sfogliatella e la pastiera.
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FABIO MARCOMIN
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Ovviamente articolo scritto da pulcinella….
Credo che manchi una pietra militare dell’ enogastronomia italiana della regione Piemonte genesi dello slow food…mi lascia un po’ perplesso questa classifica…cmq degustibus no disputandum est….saluti
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