5 GITE a MILANO sentendosi FUORI MILANO
Naviglio della Martesana: in bici lungo il “piccolo naviglio” tra ville d’epoche
Reso navigabile nel 1471 il Piccolo Naviglio, così ribattezzato dai milanesi, dopo varie vicissitudini il canale, non più navigabile, dal 2009 è stato rivalutato e tornato agli antichi fasti. Se molte delle ville storiche che si affacciano sulla Martesana sono state ristrutturate grazie a privati, alcuni enti e i comuni che sono attraversati dal corso d’acqua sono stati collegati tra loro con una ciclopedonabile che senza interruzioni parte da Milano ed arriva a Groppello per poi proseguire con alcuni attraversamenti che richiedono qualche attenzione e buone gambe fino alla città di Lecco.
Ricco di flora e fauna tipica delle campagne lombarde regala grandi emozioni ed è consigliato, almeno nel primo tratto, per le famiglie che desiderano passare una giornata all’insegna del relax.
Il percorso non è sempre diritto come si confà ai Navigli maggiori ma segue un percorso a tratti tortuoso. Questo perché in fase di progettazione i vari Signori residenti vicino al tratto inizialmente progettato vollero e ottennero che il canale passasse all’interno dei loro terreni consentendo di agevolare i trasporti ed il commercio con Milano. Vi consigliamo di informarvi riguardo gli orari di apertura per visitare la centrale Taccani di Trezzo, capolavoro di archeologia industriale.
Gaggiano – Zibido San Giacomo: dalla Darsena al “Boscaccio”
Sfruttando la ciclabile del Naviglio Grande, partendo dalla Darsena si arriva a Gaggiano pedalando lungo l’argine sinistro (si considera il lato percorrendo un corso d’acqua in favore di corrente). Arrivati al ponte di Gaggiano, che consigliamo di visitare almeno nella parte che si affaccia sul Grande, si attraversa il Naviglio e si segue una serie di strade, molte delle quali asfaltate per il passaggio di mezzi agricoli che si intrecciano nelle risaie tipiche della zona.
Tanto verde e tanti campi, la piccola cappella di Santa Maria del Dosso, l’area faunistica del Boscaccio, aziende agricole e boschi ricchi di selvaggina vi faranno compagnia fino al raggiungimento del Naviglio Pavese a Zibido San Giacomo. La ciclabile del Naviglio Pavese vi riporterà a Milano dopo oltre 40 km. di pedalata sicuramente più adatta ai cicloamatori che non ai neofiti ma sicuramente una valida sfida per chi è ancora alle prime armi.
Parco delle Cave: l’oasi di Milano
Una vasta area sottratta al degrado e fermamente voluta da pochi personaggi politici illuminati e comitati di quartiere è stato inaugurato nel 2002. Da allora è meta di molti milanesi che vogliono stare nella natura senza dover uscire fuori porta. Ben tenuto e organizzato, oasi lacustre per eccellenza del suolo milanese, il parco delle cave è ricco di vegetazione autoctona e consente di praticare molte discipline sportive. Ci sono aree attrezzate per grigliate e pranzare in compagnia (al momento questa attività non è consentita) e alcuni laghi sono adibiti alla pesca sportiva dove è facile veder recuperare ciprinidi di dimensioni notevoli. Ben servito da mezzi pubblici non necessita l’uso dell’auto per chi desidera avventurarsi nella grande area facente parte del Parco Agricolo Sud.
Morimondo: ai limiti di Milano ci si sente in Nord Europa
Per i meno arditi raggiungibile in auto, per gli sportivi raggiungibile in bici o altri mezzi ecologici, Moribondo è una abbazia che risale, come prima parte edificata, alla fine del XII secolo. Di una bellezza rara, straordinariamente mantenuta nel suo splendore e imponenza, l’abbazia è tutt’ora abitata da monaci che ne tramandano la vita tipica di un monastero. Situata nei pressi di Abbiategrasso e servita anche da alcuni locali tra ristoranti e bar consente, data la bella stagione, di poter essere visitata con calma per poi proseguire la giornata con un ottimo pranzo, completo o frugale che si voglia. Assolutamente consigliata la visita all’interno dove un’imponente navata e un coro ligneo di pregevole fattura fanno bella mostra a chiunque abbia a cuore l’arte indipendentemente dal credo religioso.
Parco Nord: perdersi nei boschi di Milano
Nato dall’unione di più parchi e , sostanzialmente, dalla conversione di una parte del piccolo aeroporto di Bresso che di fatto è il secondo aeroporto cittadino di Milano. Nato e sviluppatosi durante la Grande Guerra il piccolo aeroporto è oggi sede di alcune scuole di volo e di paracadutismo oltre che, saltuariamete, ancora utilizzato dall’Esercito italiano.
Un grande lavoro di geminazione e trapianto di specie di alberi, una attenta protezione delle aree in favore delle specie faunistiche presenti e la costruzione di un grande lago hanno trasformato questa ampia zona verde, completamente collegata con percorsi ciclopedonabili tra le varie aree, in un’oasi di pace e serenità.
Continua la lettura con: 10 gite tipiche della primavera milanese
ROBERTO BINAGHI
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