Legnano è situata ai confini dell’Alto Milanese e attraversata dal fiume Olona. Ai tempi una delle aree rurali nei dintorni di Milano, oggi è diventata una delle città più rilevanti dei dintorni di Milano. Ma sappiamo veramente cosa ci può offrire Legnano? Ecco i 7 motivi che la rendono una città ricca di sorprese.
7 motivi che rendono LEGNANO una città ricca di SORPRESE
#1 La “Manchester italiana”: ha anticipato i tempi di mezzo secolo
Tra l’Ottocento e gli inizi del Novecento Legnano , come tutto l’Alto Milanese, per quanto riguarda l’industrializzazione del Paese, era già in anticipo di 50 anni. Sfruttando il corso d’acqua dell’Olona, furono costruiti macchinari per filare e nacquero i primi cotonifici di Krumm e di Costanzo Cantoni. È per questo motivo che Legnano prende il nome de “la vera Manchester italiana” ed è interessante come parte delle industrie, risalenti a quel periodo, siano ancora ben visibili nella città.
#2 La Ciminiera e il Campanile: le due cime di Legnano
I due punti alti della città sono ben diversi l’uno dall’altro, ma entrambi sono testimoni della storia legnanese. In stile rinascimentale, nella città, c’è la Basilica di San Magno, che sorge nella piazza omonima. Fu costruita agli inizi del ‘500 e si ritiene che il progetto iniziale sia del grande Donato Bramante. La cima a cui facciamo riferimento è invece il suo campanile, che è stato però inserito successivamente, intorno al ‘700.
Dalla particolare altezza c’è anche la ciminiera, situata nel complesso di 41 mila metri quadri dell’ex Manifatturiera di Legnano. La ciminiera è stata dichiarata come bene da tutelare dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano, in quanto esempio compiuto di quella che fu l’architettura della produzione in Lombardia.
#3 Il castello di San Giorgio
Nella città c’è anche un castello risalente al XIII secolo, si tratta del castello Visconteo di Legnano, conosciuto anche come Castello di San Giorgio. Circondato da un parco e purtroppo parzialmente diroccato, il castello rappresenta comunque parte della storia di Legnano.
#4 Il lilla del calcio italiano
Gli appassionati di calcio sicuramente conosceranno la società calcistica A.C. Legnano e la sua storia un po’ turbolenta. Partita come una delle prime società a giocare in massima serie, negli anni, retrocede in serie B, fino ad arrivare all’espulsione dai campionati e a giocare, ad oggi, nella serie D. Ma non bisogna dimenticare che nella squadra hanno giocato anche grandi campioni come Gigi Riva e che, per il suo colore lilla, rimane un unicum nel calcio italiano.
#5 L’unica città, insieme a Roma, ad essere citata nell’inno d’Italia
“Dovunque è Legnano, Ogn’uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano” questi sono i versi dell’Inno di Mameli in cui la città viene nominata. Legnano viene infatti ricordata, perché fu sede della grande battaglia che si concluse con la vittoria dei lombardi contro Federico I Barbarossa nel 1176.
#6 I legnanesi: un’icona di Milano
Chi non conosce la famosa compagnia teatrale nata nella città di Legnano nel secondo dopoguerra? I legnanesi sono tra i più grandi comici della zona che propongono commedie satiriche della tipica corte lombarda in dialetto legnanese.
#7 La casseoula è nata qua
Un piatto non particolarmente leggero della tradizione legnanese è la casseoula, con il suo misto di verze, carote, sedano, cipolle , costine, cotenne e molta carne di maiale. Indubbiamente questo piatto è entrato nei pranzi domenicali di quasi tutta la popolazione lombarda.
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BEATRICE BARAZZETTI
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