🛑 DEMOLITO il “SIMBOLO” di Sesto (Video)

Vediamo perchè è stato demolito e cosa nascerà al suo posto

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Credits Gruppo Cap - Demolizione camino inceneritore

Per 40 anni ha caratterizzato l’inceneritore Core del termovalorizzatore di Sesto San Giovanni. Vediamo perchè è stato demolito e cosa nascerà al suo posto.

DEMOLITO il “SIMBOLO” di Sesto (Video)

# Il camino di 70 metri dell’inceneritore di Sesto San Giovanni è stato abbattuto

Credits primamilano.it – Demolito camino Sesto San Giovanni

Nella notte di mercoledì 22 settembre è stato demolito il camino dell’inceneritore di Sesto San Giovanni, alto 70 metri, che per 40 anni ha caratterizzato l’inceneritore Core. 

 

La tecnica utilizzata è stata quella del crollo indotto, un’operazione meccanica che attraverso l’attività di due scavatori telecomandati a distanza provoca il collasso del calcestruzzo. L’abbattimento è stato anche l’atto simbolico che anticipa la transizione ecologica del vecchio impianto, che trasformerà il termovalorizzatore di Sesto San Giovanni e il depuratore adiacente in una biopiattaforma dedicata all’economia circolare.  

# Al suo posto nascerà la biopiattaforma del futuro

Biopiattaforma Sesto San Giovanni

Un investimento di 56 milioni di euro trasformerà il termovalorizzatore e il depuratore adiacente nel primo termovalorizzatore green del Paese. Il progetto ad opera del Gruppo CAP e CORE vede la realizzazione di questo impianto “carbon neutral” (a zero emissioni di CO2) entro la primavera del 2023. Sarà in grado di impiegare i fanghi di depurazione e la frazione umida dei rifiuti per produrre biometano, energia pulita ed eco-fertilizzanti e di autoalimentarsi, perché capace di creare valore: le acque depurate andranno a irrigare il parco, mentre il biometano prodotto dal digestore servirà per alimentare le vetture e veicoli adibiti al trasporto.

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# Riduzione del traffico e delle bollette per i cittadini

Questo modello di termovalorizzatore favorirà una riduzione del 29% del traffico generato dall’impianto, dagli 80 viaggi quotidiani attuali ai 57 nel nuovo polo, senza aumentare il numero di mezzi impiegati. Un modello sostenibile di produzione e consumo, come previsto dall’Agenda 2030 dell’ONU, che genererà valore anche sull’indotto del territorio e che grazie a una produzione di ben 11.120 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento consentirà una sensibile riduzione del costo delle bollette dei cittadini.

Fonte: Metronews

Continua la lettura con: A SESTO nascerà LA BIOPIATTAFORMA del futuro: un modello da esportare nel mondo

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.