Il 2024 potrebbe essere l’anno buono per vedere partire i lavori. Questo il tracciato previsto, le ultime novità e cosa potrebbe rallentare la realizzazione del prolungamento.
Il “RADDOPPIO” della M5: sarà l’anno dei CANTIERI?
# Una infrastruttura da 1,3 miliardi di euro
Il versamento alla fine del 2023 di ulteriori 15 milioni di euro da parte dal Mit, per un totale stanziato di 931 milioni di euro, ha fatto salire il costo dell’opera a 1,296 miliardi di euro. La differenza è data dai 283 milioni di Regione Lombardia, dai 37 milioni del Comune di Milano, dai 27,5 milioni del Comune di Monza, dai 13 milioni del Comune di Cinisello e dai 4,5 milioni del Comune di Sesto San Giovanni.
# Una linea di 13 km e 11 fermate, quasi raddoppiata l’estensione della lilla
L’estensione della M5 verso nord prevede un tracciato tutto in galleria di 13 km che attraversa i comuni di Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza: quasi raddoppia la lunghezza attuale della linea. Le stazioni dovrebbero essere 11: Testi Gorky, Rondinella Crocetta, Lincoln, Monza Bettola, Campania, Marsala, Monza Fs, Monza Centro Trento Trieste, Villa Reale, Ospedale San Gerardo, Polo Istituzionale. Sui binari viaggeranno gli stessi treni in servizio sul tracciato in funzione oggi.
# Avviata la procedura per gli espropri. Cantieri in partenza nel 2024, conclusione nel 2031
Il 30 novembre 2023 è stato pubblicato l‘avvio del procedimento degli espropri per i terreni interessati all’attraversamento della linea. Gli impegni vincolanti sono slittati di due anni, in quanto Comune di Milano ha ottenuto da Roma una proroga, e dovrebbero essere sottoscritti entro la fine del 2024. Anche i lavori dovrebbero partire nello stesso periodo, al massimo inizio 2025, dato che è atteso nei prossimi mesi il bando di gara Se tutto andrà per il verso giusto l’inaugurazione dovrebbe avvenire nel 2031. Pertanto altri due anni in più rispetto al precedente cronoprogramma, cinque rispetto alla scadenza iniziale del 2026.
# Le nubi all’orizzonte: il nodo d’interscambio con la M1 a Cinisello
A preoccupare e a mettere a rischio la nuova data è uno dei nodi di interscambi del prolungamento fino a Monza, il più importante dal punto di vista progettuale dato che deve essere ancora realizzata la prima delle due stazioni: Monza Bettola o Cinisello Bettola M1. La seconda denominazione è quella richiesta dall’Associazione HQ Monza dato che non c’è “un solo centimetro di stazione o linea in territorio di Monza, nemmeno l’asta di manovra”. La fermata, che si trova infatti appena prima del territorio provinciale di Monza e Brianza, si trova ancora in alto mare. I cantieri per il prolungamento di 1,9 km e 2 fermate sono partiti nel 2011 ma sono stati interrotti più volte e non sono ancora terminati.
Problemi burocratici, problemi economici, fallimenti, pandemia e crisi energetica ne stanno facendo la “Salerno-Reggio Calabria” del nord. Il progetto del grande supermercato previsto sopra le due stazioni, con i promotori dell’intervento incaricati di realizzare parte delle opere, è sparito nel nulla compresi 2.500 posti auto previsti.
# La ripresa di parte del cantiere, ma mancano 38 milioni di euro e l’azienda che li deve eseguire
La ripartenza di una parte del cantiere nell’autunno 2023 aveva fatto ben sperare. A sbloccarsi è stata la partita con la società privata, una delle proprietà dell’area ex Auchan, che avrebbe dovuto costruire il nuovo mega centro commerciale e le opere propedeutiche della stazione di testa. Per quanto il resto dell’infrastruttura, dopo la rinuncia da parte dell’azienda De Sanctis a causa dell’eccessiva onerosità dell’appalto e delle lungaggini non dipendenti dalla stessa, si attende un nuovo bando per trovarne un’altra società disposta a proseguire.
Rimangono comunque 38 milioni di euro da trovare per completare il finanziamento. A questo punto i treni non correranno nelle gallerie almeno prima del 2028. Il rischio è che questo ritardo possa influire sulla realizzazione del prolungamento della linea M5, facendo saltare anche la nuova data prevista per la sua apertura.
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FABIO MARCOMIN
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