Anche l’hinterland punta verso l’alto: entra nel vivo della competizione con Milano, che ora non è più la sola a vedere la rigenerazione di vaste aree urbane abbandonate. Sono partiti da pochi mesi i cantieri per il lotto Unione Zero, nel maxi progetto MilanoSesto al posto dell’ex Acciaierie Falck, e presto dovrebbe avviarsi un’altra riqualificazione.
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza
In arrivo la «torre faro» dell’hinterland di Milano
# Approvata la delibera per la trasformazione dei 14mila mq dell’Ex Enichem a Sesto San Giovanni
La sfida a Milano arriva dai comuni della Grande Milano. Se Monzasta diventando una delle città preferite dai milanesi per andarci a vivere, Sesto San Giovanni è quella dove si stanno concentrando i progetti più importanti di rigenerazione urbana. Partiti da pochi mesi i cantieri per il lotto Unione Zero, nel maxi progetto MilanoSesto al posto dell’ex Acciaierie Falck, presto un’altra aree si prepara ad essere riqualificata. L’amministrazione comunale ha infatti approvato una delibera di adozione che dà il via libera alla trasformazione dei 14mila mq di terreni dell’Ex Enichem, abbandonati dal 2010.
# Un grattacielo di oltre 80 metri inserito in nuovo quartiere green, una delle due “torri faro” previste nel territorio comunale
Si prevede la realizzazione di un quartiere green con una nuova piazza pubblica, un luogo di incontro e socialità per i residenti, un edificio residenziale di 6 piani, un edificio commerciale, al servizio anche degli utenti della futura fermata di Sesto Restellone M1, e un lotto di edilizia residenziale convenzionata in via Luini.
L’elemento iconico del progetto è una torre residenziale di 83 metri, per 25 piani, con terrazze e logge ricche di verde. Insieme a quella di altezza simile, che dovrebbe sorgere al posto dell’ex Triplice sulle aree Marelli, è una delle “torri faro” previste a Sesto San Giovanni, quella di ingresso venendo da Nord.
# Quando dovrebbero partire i cantieri
Depositato il piano per un periodo di 15 giorni, ne sono previsti altri 15 per l’accettazione delle eventuali osservazioni. A seguito dell’approvazione definitiva è previsto il rilascio dei permessi edilizi, con un iter della durata di 90 giorni dalla delibera di adozione.
Nella riqualificazione dell’area interessata dal progetto è compresa anche la bonifica ambientale, mentre le opere pubbliche e i servizi da realizzare ammontano a circa 3,57 milioni di euro, come opere a scomputo pari a 2,45 milioni di euro. I cantieri dovrebbero quindi partire nella prima parte del 2025.
Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti gratis: per te è un piccolo gesto, per noi ha grande importanza