La “Terra di Mezzo” sull’acqua a un’ora da Milano

Sede di un percorso pedonale fra i più belli d'Europa

0
Ph. @como_lake_addict IG

Un piccolo e suggestivo comune sul lago di Como con ville storiche, elegante lungolago e una posizione caratteristica che gli hanno valso l’inserimento tra i paesi più belli d’Italia. Conosciuto anche come “borgo dei giardini”, si trova a metà tra il valico svizzero del Cantone dei Grigioni e la Pianura Padana: per questo portava il nome di Terra di Mezzo. Inoltre è sede di un percorso pedonale fra i più belli d’Europa. Foto cover:  @como_lake_addict IG

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

La “Terra di Mezzo” sull’acqua a un’ora da Milano

# L’eredità sette e ottocentesca

Credits: @bi.nicoletta
Villa Carlotta Tremezzina

Tremezzo si presenta come un pittoresco borgo diviso in dieci frazioni dalle origini antiche e dall’atmosfera suggestiva. Numerose ville del Settecento furono erette a dimostrazione della potenza economica e del prestigio che le grandi casate locali ottennero grazie al commercio con gli altri paesi europei. In seguito alla Rivoluzione francese e alle guerre napoleoniche molte famiglie della zona caddero poi in disgrazia e furono costrette a vendere quei palazzi tanto prestigiosi ai ricchi signori milanesi, che iniziarono a utilizzare queste ville come case di villeggiatura.

# Meta dei vip del passato e di quelli attuali

Credits: @ghtlakecomo
Grand Hotel Tremezzo

Oggi è soprattutto con la presenza di nuovi e prestigiosi hotel che Tremezzo ha l’opportunità di diventare la famosa località turistica che oggi conosciamo, ma anche molti personaggi di spicco di epoche passate e presenti hanno soggiornato in uno dei sontuosi alberghi nella zona, in particolare sono passati per il lago Giuseppe Verdi, Giuseppe Parini, la regina Vittoria d’Inghilterra e il kaiser Guglielmo II. I palati più raffinati si danno appuntamento al Grand Hotel Tremezzo per degustare lo stile gourmet che il ristorante della struttura La Terrazza offre ai suoi ospiti, con un food concept basato sulle creazioni del compianto maestro della cucina mondiale Gualtiero Marchesi (milanese doc).

# Le ville

Credits: @ghtlakecomo
Grand Hotel Tremezzo

Villa Amila e Villa La Quiete sono fra le più prestigiose dimore che si trovano da queste parti. Quest’ultima si trova più sulla strada per Bolvedro e oggi è di proprietà privata, ma è utilizzata anche come location per grandi eventi o riprese cinematografiche data la presenza del grande giardino e della plateale scalinata che scende sul lago. Discorso a parte va fatto per Villa Carlotta, famosa per il suo giardino iscritto nel circuito dei Grandi Giardini Italiani e che custodisce al suo interno diversi capolavori dell’arte, come alcuni gessi di Canova e numerosi dipinti, tra i quali spicca L’ultimo addio di Giulietta e Romeo di Hayez. Degno di essere nuovamente menzionato è anche il Grand Hotel Tremezzo: una volta varcata la soglia sembra di essere tornati al tempo della Belle Époque grazie agli splendidi interni dagli arredi sontuosi e i colori vivaci che fanno rivivere il glamour dell’Art Nouveau.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

# Un connubio tra sport, natura e bellezza

Credits: @deniselmanning
Tremezzo

Tremezzo si distingue non solo come punto di ritrovo per amanti dell’eleganza e dei contesti storici nonché della buona cucina, ma anche per gli appassionati del connubio sport/natura. Con un percorso di ben 10 km, infatti, per Tremezzo passa un tracciato pedonale denominato Greenway che parte dal Borgo di Colonno, attraversa Comacina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra e passa quindi per Tremezzo, finendo poi nel successivo comune di Griante. Parte di questa meravigliosa pista per camminatori più o meno esperti (ma certamente non pigri) solca le strade già delineate dall’Antica Via Regina. Ovvero un percorso che si snodava sulla sponda occidentale del lago tracciato in epoca romana, che rappresentava una delle più importanti vie di transito della zona poiché permetteva un rapido collegamento tra la Pianura Padana e l’Oltrealpe.

# La tappa più bella della greenway

Credits: @xamanafranco
Tremezzo

Di quel che resta dell’Antica Via e del nuovo percorso Greenway certamente il tratto che passa da Tremezzo è il più spettacolare. Dall’imbarcadero di Lenno si risale per un viottolo acciottolato e ci si inerpica sul tratto più faticoso verso il borgo di Mezzegra, sbucando sua via Pola e svoltando a destra, poi, al successivo bivio e svoltando a sinistra dopo la Chiesa di San Giuseppe si prosegue verso la Chiesa Parrocchiale di Sant’Abbondio, nome ultranoto da queste parti, dal cui sagrato si ammira la vista del promontorio di Bellagio. Infine si prosegue in discesa costeggiando la casa dei Presepi (visitabile tutto l’anno) per arrivare al Settecentesco Palazzo Brentano e sbucando poi sulla strada maestra si scende verso il lago su Via delle Gere. Da lì parte il torrente Bolvedro che porta dritti al cuore di Tremezzo, costeggiando le ville di cui sopra e godendosi il più bel panorama lacustre d’Italia.

Continua la lettura con: Il PICCOLO PAESE a un’ora da Milano (poco noto ai milanesi) che SVETTA tra le METE di ogni PONTE

CARLO CHIODO

Milano città stato è anche su Youtube: clicca qui per il canale con i video su Milano. Puoi iscriverti, ti aspettiamo

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


Articolo precedenteIn auto di notte a Milano: quali sono le restrizioni e le regole?
Articolo successivoL’idea: un superpassante di quattro fermate dalla Centrale al Ticinese
Carlo Chiodo
Nasco a marzo del 1981. Milanese moderno, ostinato e sognatore, alla costante ricerca di una direzione eclettica di vita. Laurea in Lingue e Comunicazione, sono appassionato di storia contemporanea, amante del cinema e del surf da onda. Dopo il romanzo d'esordio (Testa Vado Croce Rimango, 2016) ho pubblicato con Giovane Holden edizioni una silloge di racconti (Diario di Bordo, 2020).