Il passante nel futuro potrebbe diventare ancora più strategico per i milanesi. Soprattutto se verranno attivate queste nuove linee programmate da Regione Lombardia.
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Le future linee suburbane di Milano
# S14: da Magenta a Rogoredo

Il primo suburbano che dovrebbe essere introdotto è la linea S14 da Magenta a Milano Rogoredo, fermando a Corbetta, Vittuone Arluno, Rho, Rho Fiera, Certosa, Villapizzone per poi proseguire nella galleria del passante ferroviario fino a Rogoredo. La linea ricalca quella attiva durante l’Expo, che collegava Rho e Milano Rogoredo. Ci si aspetta una frequenza semioraria, con cadenza 10’/20’ rispetto al S6 (Novara-Treviglio).
La creazione della linea è vincolata ad un adeguamento infrastrutturale non meglio specificato.
# S15: da Malpensa a Rogoredo

La seconda linea è la S15 che dovrebbe congiungere Milano Rogoredo a Malpensa T2, in un primo momento si pensava che la linea potesse essere attiva prima dell’apertura della variante necessaria a raggiungere Malpensa da Gallarate, ma per come stanno le cose le linea dovrebbe essere aperta interamente. I treni passeranno con frequenza semioraria, con cadenza 10’/20’ rispetto alla linea S5 (Treviglio-Varese). La linea dovrebbe fermare a Malpensa T2, Ferno-Lonate-Pozzolo, Castellanza, Legnano, Canegrate, Parabiago, Nerviano, Rho, Rho Fiera, Certosa, Villapizzone, per poi entrare all’interno del passante ferroviario.
La creazione della linea è vincolata al quadruplicamento del tratto Rho-Parabiago, l’altro vincolo era appunto l’apertura della linea ferroviaria Malpensa-Gallarate.
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# Il passante è già saturo

Con queste modifiche dovrebbero transitare 8 treni all’interno del passante ferroviario, il che comporterebbe una frequenza che nel tratto Lancetti-Porta Vittoria raggiungerebbe 3 minuti e 45 secondi, come una metropolitana. Questa corrisponderebbe alla massima capacità dell’infrastruttura milanese che a poco più di vent’anni dalla sua costruzione si dimostra essere già stretta.
# Un prolungamento per servire la paullese

Nelle ultime settimane si è parlato molto della nuova ferrovia che dovrebbe servire la paullese, raggiungendo poi Crema. Possiamo pensare che parte di questi treni venga dirottato a sud dopo aver raggiunto Rogoredo. Infatti, ad oggi la stazione di Rogoredo è capolinea di 5 linee di suburbani, con il transito della linea S13 che termina a Pavia. La regione ha immaginato di prolungare anche la linea S2 fino a Pavia, possiamo quindi immaginare che S14 e S15 raggiungano Crema, lasciando il solo servizio S12 a terminare la sua corsa a Rogoredo.
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SAMULE GALBIATI
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Trasporto inutile, per coloro che non hanno un mezzo proprio i sono impediti alm guidare. Creato prettamente con l’utopia di provare a privare i privati all’utilizzo del proprio mezzo. Pseudo ambientalisti del caxxo con idee sub umane di diminuire traffico e soprattutto inquinamento. Hanno provato a considerare ‘l’inquinamennto’ prodotto dalka realizzazione di queste reti, l’indotto per i materiali e la costruzione delle strutture e dei mezzi necessari alla costruzione di questi complessi? E hanno calcolato il consumo e l’assorbimento energetico che comporteranno queste linee? E l’inquinamento del sottosuolo? E i danni arrecati ai commercianti nelle zone dove presumibilmente diminuirá il traffico veicolare tts una fermata all’altra? Milano non è come Londra o Parigi. Non so perché, ma dubbio che questi studi e analisi non sono stati fatti. Perché deve andare oer forza bene pur di alterare la mobilità privata al proprio volere. Tutta unna massa di idee, progetti, cantieri, trasporto che creeranno più danni che benefici. Più che utilità pubblica, è utilità pubica.
Trasporto inutile, per coloro che non hanno un mezzo proprio o sono impediti a guidare. Creato prettamente con l’utopia di provare a privare i privati all’utilizzo del proprio mezzo. Pseudo ambientalisti con idee sub umane di diminuire il traffico e, soprattutto, l’inquinamento. Hanno provato a considerare ‘l’inquinamennto’ prodotto dalla realizzazione di queste reti, l’indotto’ creato dalla congestione per il trasporto dei materiali e la costruzione delle strutture e dei mezzi necessari alla costruzione di questi complessi? Hanno calcolato il consumo e l’assorbimento energetico che comporteranno queste linee? E l’inquinamento del sottosuolo? E i danni arrecati ai commercianti nelle zone dove presumibilmente diminuirá il traffico veicolare di superficie tra una fermata e l’altra? Milano non è come Londra o Parigi. Non so perché, ma ho il dubbio che questi studi e analisi non siano stati effettuati. Perché deve andare oer forza bene, pur di alterare la mobilità privata al proprio volere. Tutta una massa di idee, progetti, cantieri, trasporto che creeranno più danni che benefici. Più che utilità pubblica, è utilità pubica….
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