Con l’arrivo del caldo estivo, non c’è niente di meglio di una bella passeggiata sulle montagne per ammirare il mondo dell’alto. Ecco quali sono le più belle nei dintorni di Milano e cosa si può osservare una volta arrivati sulla vetta.
Le MONTAGNE più BELLE nei dintorni di MILANO
# Resegone
Il Resegone, conosciuto anche come Monte Serranda, è parte delle Prealpi Orobie e si trova al confine tra Lecco e Bergamo. Il nome di questo monte trae origine dal termine lombardo resegun, ossia “grande sega“, poiché le sue nove punte ricordano la forma dell’oggetto. La vetta più alta del Resegone raggiunge 1.900 metri, tuttavia, per godere di una bella vista, non è necessario arrivare fino in cima. Può essere scalato sia seguendo i percorsi adibiti al trekking, sia prendendo una delle vie ferrate. Uno dei percorsi più popolari, per chi ama passeggiare, è il sentiero 16-17, che parte da Morterone e richiede circa 2 ore per essere completato. In alternativa, è possibile scegliere il sentiero 1, che parte da Versasio (LC), dove si trova la funivia. Per completare questo tracciato servono circa 3 ore e, dato il dislivello di 1.265 metri, è meglio arrivare con un po’ di allenamento alle spalle. Se si desidera percorrere una via ferrata, è possibile prendere la famosa e caratteristica Ferrata del Centenario, nota per essere la più antica della Lombardia. Per raggiungerla è necessario lasciare la macchina nel parcheggio della funivia che porta al Piano d’Erna (LC), salire con la funicolare fino al percorso 5 e, infine, seguire le indicazioni prima per Passo Fò e poi per la Ferrata del Centenario. Una volta giunti in prossimità della cima si trova il Rifugio Luigi Azzoni (1.860 metri), che offre una vista meravigliosa su Lecco, Bergamo e le Alpi. Il rifugio è aperto ogni giorno in estate e nei fine settimana durante l’inverno. Al suo interno sono disponibili 18 posti letto. Lungo la strada, comunque, si trovano anche altri rifugi, in caso si cerchi ristoro. Alcuni esempi sono il Rifugio Resegone (Brumano, 1.264 metri), Antonio Stoppani (Costa, 890 metri), Marchett (Piani d’Erna, 1.248 metri) e la Capanna Alpinisti Monzesi (Passo del Fo’, 1.170 metri).
# Monte San Salvatore
Il Monte San Salvatore si trova nel Canton Ticino ed è raggiungibile da Milano in un’ora di macchina. Ci sono due modi per arrivare sulla vetta che si trova a 912 metri: il primo è attraverso la funicolare costruita nel 1890 che si trova a Paradiso, un comune nel distretto di Lugano. Il secondo è attraverso la via ferrata, riservata agli scalatori esperti e attrezzati. La funicolare si trova a circa 500 metri dall’autostrada (E35 A2) Lugano Sud oppure a 5 minuti dalla stazione FFS di Paradiso. Nelle sue vicinanze si trova anche un grande parcheggio, dove è possibile lasciare la propria automobile.
La funicolare è attiva dalla mattina alla sera da maggio ad agosto, le corse partono ogni mezz’ora e l’ultima del giorno è alle 23.00. Durante il resto dell’anno l’orario è variabile: l’apertura è sempre alle 9.00, mentre la chiusura (alle 17.00 o alle 18.00), dipende dal periodo. Da novembre a dicembre la funicolare è chiusa per manutenzione. Il prezzo di un biglietto singolo e di uno A/R per gli adulti è rispettivamente di 25 e di 32 franchi svizzeri. Questo può tuttavia variare molto in base alle agevolazioni o all’età degli acquirenti. Per prendere la via ferrata è necessario seguire sempre le indicazioni per la stazione della funicolare di Paradiso, ma invece di fermarsi, bisogna continuare per Pazzallo, che si trova a quota 480 metri. Dopo alcuni tornanti, si trova un parcheggio dove è possibile lasciare l’automobile e incamminarsi verso la via ferrata. Seguendo le indicazioni si arriva in circa 20 minuti all’inizio del percorso: per completarlo sono necessari 30 minuti e anche una buona preparazione fisica. Una volta arrivati in cima è obbligatorio fermarsi e godersi il panorama. Uno dei luoghi migliori per farlo è senza dubbio il Terrazzino Capodoro, un osservatorio che si trova nei pressi del Ristorante Vetta e che permette di godere di una vista incredibile. Finito di godere del paesaggio, è il momento di decidere il percorso per tornare indietro. Il tempo di percorrenza della discesa dipende: se si prende la funicolare sono sufficienti 12 minuti (gli stessi della tratta di andata). Invece, se si vuole scendere attraverso i sentieri, molto dipende da quello che si imbocca: il sentiero San Salvatore – Carona – Figino richiede circa 2 ore, mentre quello San Salvatore – Ciona – Carabbia “solo” 50 minuti. Questa montagna piacerà senza dubbio agli amanti delle funicolari poiché, oltre a essere un’infrastruttura storica, permette di ammirare un meraviglioso paesaggio durante il percorso.
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# Monte Generoso
Il Monte Generoso, conosciuto anche come Calvagione, si trova al confine tra Italia e Svizzera. Data la sua conformazione e la distanza di circa un’ora da Milano, si presta molto bene a passeggiate e trekking domenicali. Il Monte è alto 1.700 metri e per arrivare in cima è possibile andare sia a piedi – dal versante svizzero e da quello italiano – sia con il treno. Per arrivare sulla vetta dalla Svizzera è possibile partire per esempio da Mendrisio, Scudellate e Arogno, seguendo i relativi percorsi. Per coloro che invece vogliono arrivarci dall’Italia è possibile partire dalla località di Centro Valle Intelvi, in provincia di Como, dove sorge anche un rifugio. Da qui partono alcuni sentieri che in meno di due ore portano in cima. Per rendere il percorso più agevole è possibile prendere il treno che parte da Capolago, in provincia di Mendrisio, dove si trova la ferrovia a cremagliera inaugurata nel 1890. Il punto di partenza del treno che arriva sino alla vetta si trova alla stazione di Capolago Riva San Vitale, che si raggiunge, da Milano, uscendo all’uscita E8 verso Mendrisio. Per arrivare a destinazione, ossia alla fermata del Monte Generoso a 1.600 metri, il treno impiega 40 minuti. Questo servizio è attivo da fine marzo fino a novembre. Il treno effettua due fermate intermedie prima di arrivare a destinazione: San Nicolao e Bellavista, dove si trova anche l’omonimo rifugio. Il costo del biglietto A/R dipende dal punto di partenza. Da Capolago San Vitale alla vetta il costo è di 68 franchi svizzeri e varia in base all’età e a eventuali agevolazioni. Per coloro che lo desiderano, il medesimo percorso può essere coperto anche con un treno d’epoca risalente al 1890. Il costo di questa esperienza è di 80 franchi per gli adulti e varia in base all’età. Per assicurarsi il posto è necessario controllare i giorni e gli orari delle partenze e prenotare con anticipo. In questo modo il tragitto completo richiede circa un’ora e mezzo. Fermandosi alla stazione intermedia di Bellavista, che è raggiungibile anche in macchina, è possibile imbattersi nell’omonimo rifugio: qui, oltre a rifocillarsi, è possibile anche ammirare una meravigliosa vista panoramica sul golfo di Lugano e sulla catena alpina, oppure proseguire a piedi fino alla vetta. Una volta arrivati, sia con il treno sia a piedi, a circa 1.600 metri di altezza, si può visitare il “Fiore di Pietra”, la struttura ottagonale che è stata progettata dal famoso architetto Mario Botta e inaugurata nel 2017. Al suo interno si possono trovare una sala adibita alle esposizioni, due ristoranti (di cui uno decorato con una stella Michelin), una sala conferenze e una terrazza che offre una vista mozzafiato sulla pianura Padana e sul Lago di Lugano. Il fiore, tuttavia, non rappresenta l’estrema vetta. Questa, infatti, può essere raggiunta in circa 20 minuti percorrendo un sentiero piuttosto agevole alla fine del quale si può godere di una meravigliosa vista sull’ambiente circostante. Ci sono almeno due motivi per cui si potrebbe voler visitare il Monte Generoso: per provare la cucina stellata del ristorante Fiore di Pietra, oppure per provare la salita con il treno d’epoca, unico nel suo genere.
# Monte Barro
Il Monte Barro (920 metri) si trova nell’omonimo Parco regionale ed è in provincia di Lecco, a circa 40 minuti da Milano. Per arrivarci è possibile prendere la Strada Statale 36 da Milano, uscire a Civate-Oggiono-Lecco lago e proseguire verso Galbiate. In alternativa, se si preferiscono i mezzi pubblici, è possibile prendere una delle navette che parte da Lecco, Valmadrera o Sala al Barro. Il Parco regionale che fa da cornice al Monte è ampio e ricco di attrazioni. Nei 655 ettari di terreno è possibile recarsi per apprezzare la natura protetta, visitare il Museo Etnografico dell’Alta Brianza fondato nel 2003 e l’Eremo del Monte Barro, che presenta al suo interno servizi e attrazioni, come un ostello con 50 posti letto, un ristorante specializzato in cucina brianzola, il Museo archeologico del Barro e la Chiesa tardo-gotica di Santa Maria, che contiene meravigliosi affreschi del Cinquecento e del Settecento. Per raggiungere l’eremo, situato a 790 metri, è necessario percorrere l’unica strada che da Galbiate arriva fino al Monte Barro. Qui, gli appassionati possono lasciare la macchina in uno dei parcheggi disponibili (quello del Monte oppure quello delle Fornaci) e scegliere uno degli itinerari e scalare il monte fino alla sua sommità. Uno dei percorsi più belli è il 302, poiché permette di avere una meravigliosa vista panoramica. Dal parcheggio delle Fornaci si può prendere la mulattiera che porta fino all’Eremo. Da qui si devono seguire le indicazioni: la prima parte del percorso è ampia e all’interno del bosco, mentre quella finale è più stretta, rocciosa e ripida. Il traguardo, raggiungibile in circa due ore, è decisamente soddisfacente: giunti in cima è possibile vedere diversi laghi (di Como, di Annone, di Garlate), nonché le colline della Brianza. Questo Monte e il relativo parco piaceranno particolarmente agli amanti della natura e della storia. Visitandolo si avrà la possibilità di incontrare musei dai contenuti unici e siti storici che non possono essere visti altrove.
# Monte Croce di Muggio
Il Monte Croce di Muggio si trova a circa due ore da Milano, in provincia di Lecco ed è alto circa 1.800 metri. Il punto di partenza dei principali percorsi è la località Alpe Giumello (1.536 metri), a Casargo (LC). Per raggiungerla, arrivati a Casargo, è necessario seguire le indicazioni e prendere una strada asfaltata composta da alcuni tornanti. Arrivati a destinazione, è possibile lasciare l’automobile al ristorante Ristoro Genio e iniziare il trekking, oppure fermarsi al Rifugio Capanna Vittoria, che dispone sia di camere da letto, sia di un ristorante. Uno dei percorsi possibili è quello che inizia dal parcheggio adibito alle autovetture e prosegue per ampi prati che gradualmente conducono alla vetta tra pendenze più o meno scoscese. Una volta giunti in cima, dove si trova la croce, si possono ammirare le bellezze circostanti, tra cui il Lago di Como. In alternativa, è possibile percorrere l’anello del Monte Croce di Muggio, per cui sono necessarie tre ore. Questo percorso è piuttosto pianeggiante e inizia dal Rifugio Capanna Vittoria, passa dalla famosa chiesetta di San Ulderico, dove si trova una terrazza panoramica che affaccia sul Monte Legnone, e gira tutto intorno al monte. Il punto di partenza e di arrivo questo itinerario è l’Alpe Giumello. Dal momento che il percorso dell’anello del Monte Croce di Muggio è piuttosto pianeggiate, può essere visitato anche portando con sé dei bambini. Qui avranno la possibilità di stare a contatto con la natura e vedere panorami mozzafiato.
# Monte San Primo
Il Monte San Primo, si trova in provincia di Como è alto 1.682 metri ed è parte del Triangolo Lariano. I percorsi principali per salire sulla sua vetta sono due ed entrambi sono adatti anche a bambini e scalatori non esperti. Il primo ha inizio dalla Colma di Sormano e richiede circa 2 ore e mezzo. Il punto di partenza si trova nei pressi dell’osservatorio astronomico e del ristorante La Colma, dove è possibile lasciare l’automobile e rilassarsi. Dopo essersi lasciati alle spalle la Colma di Sormano, si entra in un sentiero boschivo ben segnalato, dopodiché, trascorsi 45 minuti circa di cammino, si raggiunge la prima tappa: l’Alpe Spessola. Qui si trovano degli ampi prati, è quindi possibile fermarsi e all’occorrenza fare una pausa. Se si vuole continuare è necessario seguire le indicazioni e arrivare prima all’Alpe di Terrabiotta e poi, dopo un’ultima fatica, alla vetta del San Primo, dal quale si può ammirare una meravigliosa vista sul lago di Como, sulle Alpi e sulle Prealpi Comasche. Chi sceglie questa opzione può lasciare la propria automobile presso uno dei parcheggi della Colma di Sormano. In alternativa, un secondo percorso fattibile è quello che parte dal parcheggio del Parco Monte San Primo: più ripido ma più veloce, questo per essere completato richiede circa un’ora e mezza. Questo percorso inizia nel bosco, poi, dopo circa 15-20 minuti di camminata, si arriva alla prima tappa: il Rifugio Martina (1.380 metri), dove è possibile fermarsi e riposare. Dopo essersi lasciati alle spalle il rifugio, il percorso continua con un tracciato nel bosco abbastanza ripido che porta direttamente alla cima del Monte. Come il Monte Croce di Muggio in provincia di Lecco, anche questo presenta percorsi considerati adatti per i bambini. Se si vuole trascorrere una giornata in famiglia a contatto con la natura nelle vicinanze di Como, questa rappresenta decisamente una buona scelta.
# Monte Morissolo
Per una passeggiata tranquilla ma ricca di storia, è possibile scegliere il Monte Morissolo, la cui cima si trova a 1.313 metri d’altezza. Il percorso ha inizio a Piancavallo (1.247 metri), in Piemonte (a circa due ore da Milano), e può essere completato in 3 ore. L’automobile può essere lasciata nell’apposito parcheggio che si trova poco dopo l’Istituto Auxologico di Piancavallo. Durante il tragitto, ben segnalato dalle indicazioni, si attraversa un percorso panoramico e la Linea Cadorna: una serie di tunnel risalenti alla Grande Guerra voluti dal Generale per proteggere la Pianura Padana dagli attacchi nemici. Il percorso è sicuro anche all’interno delle gallerie, ma per sicurezza è meglio portare con sé delle torce per avere più fonti luminose. I tunnel non rappresentano tuttavia un percorso obbligatorio. Infatti, se si preferisce fare una strada alternativa, invece di entrare nelle gallerie, è possibile seguire le indicazioni e dirigersi direttamente verso la vetta. Una volta terminato il percorso, ad attendere gli scalatori c’è una vetta con tre croci e una magnifica vista sul Lago Maggiore. Questo Monte piacerà senz’altro agli appassionati di storia contemporanea. Se non si è mai avuto la possibilità di ammirare un vero tunnel come quelli scavati durante Grande Guerra, questa rappresenta un’ottima occasione per rimediare.
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NICCOLO’ ELLENA
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