Sarebbero state individuate le prime stazioni delle futuro tracciato. Ecco quali sono e l’obiettivo della nuova infrastruttura.
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Le prime stazioni che potrebbero far parte del secondo passante di Milano
# Il passante inaugurato nel 2008 mostra tutti i suoi limiti: si trova all’interno dei confini comunali e copre un solo macro-quadrante della città
Il passante milanese festeggia i quindici anni di esercizio, è stato inaugurato nel 2008, ma mostra tutti i suoi limiti. Taglia in diagonale la la città da sud-est (Rogoredo FS-M3) a nord-ovest (Milano-Certosa), e si sviluppa lungo 13 km. Nella tratta centrale Porta Vittoria-Lancetti ha una frequenza di 5 minuti grazie al passaggio di 6 linee differenti.
Rimane pertanto all’interno dei confini comunali ed insiste in un solo macro-quadrante della città. Per questo motivo da tempo si parla di raddoppiarlo con un secondo tracciato.
# La proposta del secondo passante
Durante la campagna elettorale, a inizio del 2023, il presidente uscente e rieletto alla guida di Regione Lombardia, Attilio Fontana, aveva avanzato la proposta di un secondo passante per Milano. “Stiamo studiando una proposta per impedire che i treni convergano tutti in Stazione Centrale o in Garibaldi a Milano, intasando il traffico anche e soprattutto a scapito dei treni regionali. Bisogna realizzare una stazione esterna, creare un nuovo svincolo. Un secondo passante fuori Milano“. Dopo mesi di silenzio sul progetto qualche settimana fa Attilio Fontana ha dichiarato: “Ho proposto al ministro Salvini di creare una nuova stazione passante su Milano e il ministro si è mostrato molto interessato. Mi ha detto che ne parlerà con RFI“.
# Le stazioni di Bovisa e Greco Pirelli lungo il tracciato
Ma quale sarebbe il tracciato del secondo passante? In base al Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti l’obiettivo della nuova infrastruttura è quello di sgravare il traffico ferroviario che insiste in particolare nella Stazione Centrale, Garibaldi e Cadorna.
Per farlo sono state individuate al momento due stazioni da valorizzare:
- la prima è quella di Bovisa, dove sono in corso i lavori di potenziamento che prevedono l’aggiunta di 6 nuovi binari, 4 per la circolazione e 2 di attestamento, per superare le 750 corse quotidiane attuali. L’investimento è di 110 milioni di euro;
- la seconda papabile è quella di Greco Pirelli. Tra le stazioni milanesi è una tra le più sottoutilizzate nonostante si trovi nei pressi del quartiere universitario della Bicocca.
Il percorso sembrerebbe quindi non prendere quasi per nulla in considerazione lo studio di fattibilità, redatto da Metropolitana Milanese SpA nel 2007, che prevedeva un collegamento tra la Stazione Centrale e quella di Porta Garibaldi e con le linee veloci verso Treviglio a est e verso Bologna. L’unico nodo in comune rimarrebbe quello ad ovest tra Certosa e Bovisa.
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FABIO MARCOMIN
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