Le «Sette Meraviglie» dell’hinterland di Milano

Fuori dai confini comunali ma presenti nella città metropolitana di Milano

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amicivillalitta IG

Quando si pensa a Milano, ci si concentra sulle sue icone urbane storiche, come il Duomo o la Galleria Vittorio Emanuele, o quelle moderne come i grattacieli di Citylife e Porta Nuova. Tuttavia, basta allontanarsi di qualche chilometro per scoprire un patrimonio artistico, culturale e naturale altrettanto affascinante. Queste si possono considerare le «sette meraviglie» fuori dai confini comunali ma presenti nella città metropolitana di Milano

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Le «Sette Meraviglie» dell’hinterland di Milano

#1 Museo Alfa Romeo: il racconto di oltre un secolo di storia dell’iconico marchio di auto milanese

Collezione Alfa Romeo – Credits: Museo Cozzi Legnano

Il Museo Alfa Romeo di Arese è una tappa imperdibile per gli appassionati di motori e design. Si trova nei pressi dell’ex “Centro Direzionale”, nell’area un tempo occupata da uno degli stabilimenti produttivi. Aperto nel 1976 e rinnovato nel 2015, in occasione del 105esimo anniversario del marchio, il museo racconta oltre un secolo di storia dell’iconico marchio milanese su una superficie di circa 4.600 mq. I visitatori possono ammirare vetture storiche che hanno fatto la storia dell’automobilismo, dai modelli più antichi agli esemplari di auto da corsa, come la 24 HP del 1910, la prima Alfa prodotta, l’Alfetta 158, che vinse il primo campionato mondiale di Formula 1 con Nino Farina nel 1950 o la Giulietta Spider. Oltre alle auto, all’interno del museo è presente anche una collezione di motori aeronautici e marini, dimostrando l’evoluzione tecnologica dell’Alfa Romeo, e altre attrazioni interattive come le simulazioni di guida.

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#2 Abbazia di Morimondo: pace e spiritualità in uno dei “borghi più belli d’Italia”

chiarainpentola IG – Morimondo

Fondata nel 1134 dai monaci cistercensi provenienti dalla Francia, l’Abbazia di Morimondo è un luogo di pace e spiritualità in uno dei “borghi più belli d’Italia”. Circondata da una campagna rigogliosa, la chiesa romanica colpisce per la sua semplicità e per le linee sobrie che richiamano lo spirito contemplativo dei monaci: pianta a croce latina e una facciata sobria in mattoni rossi, un materiale tipico della Lombardia. Uno degli elementi più suggestivi è il chiostro, attorno al quale si sviluppano gli altri edifici della vita monastica, come il capitolo, il refettorio e il dormitorio. All’interno invece spiccano alcuni cicli di affreschi, tra cui quello quattrocentesco che rappresenta scene della vita di Gesù e della Vergine Maria. Oltre all’aspetto spirituale, l’abbazia ospita un museo che narra la vita quotidiana dei monaci e la storia di questo affascinante complesso religioso.

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#3 Parco del Ticino: il primo parco fluviale d’Europa

Credits nicola_farise – Parco del Ticino

Uno dei parchi fluviali più grandi d’Europa, il primo ad essere istituito oltre che primo parco regionale italiano a partire dal 1974. Il Parco del Ticino è un’area naturale protetta di oltre 90.000 ettari, si estende interamente in Lombardia, e rappresenta un’oasi di biodiversità in cui è possibile ammirare specie rare come la lontra, il falco pescatore e molte altre. Per gli amanti della natura è possibile esplorarlo attraverso sentieri immersi nel verde, ideali per escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo. Tra le attrazioni c’è lo storico ponte di chiatte a Bereguardo, Ideato e realizzato dai cinesi, cinesi, e il suo delizioso e antico borgo con il Castello Visconteo Quadrato e il piccolo naviglio.

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#4 Villa Arconati: la “piccola Versailles” lombarda

Credits: @villaarconati_official
Villa Arconati

A Castellazzo di Bollate c’è Villa Arconati, soprannominata la “piccola Versailles” lombarda. Oggi sede di eventi culturali, concerti e mostre d’arte, questo magnifico esempio di architettura barocca risale al XVII secolo ed è circondato da un vasto giardino all’italiana, con statue, fontane e persino un labirinto. All’interno della villa, le stanze sono decorate con affreschi e opere d’arte che testimoniano il fasto e il prestigio delle famiglie nobili che vi risiedevano e che celebrano temi mitologici, storici e naturalistici. Tra questi troviamo quelli di Alessandro Maria Melzi nella Sala della Caccia. Uno dei saloni più sontuosi della villa è uno il Salone dei Fasti Romani, da menzionare poi la Galleria degli Stucchi e la Sala delle Colonne.

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#5 Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno: uno dei più bei palazzi nobiliari della Lombardia

amicipalazzoareseborromeo.it – Palazzo Arese Borromeo

Nel centro storico di Cesano Maderno c’è uno dei più bei palazzi nobiliari della Lombardia: Palazzo Arese Borromeo. Costruito nel XVII secolo, questo edificio rinascimentale in stile tardo-barocco lombardo, colpisce per l’eleganza delle sue linee architettoniche e per la ricchezza delle decorazioni interne. A caratterizzare le sale sono gli affreschi raffiguranti scene mitologiche e allegoriche, che riflettono i gusti sofisticati delle famiglie Arese e Borromeo. All’esterno è presente un splendido parco di oltre 8 ettari progettato in stile all’italiana, con viali alberati, statue, fontane e un sistema di percorsi geometrici che esaltano la bellezza naturale del luogo. Si trovano poi anche un ninfeo e un boschetto e aree più “selvagge”, a bilanciare l’architettura formale e simmetrica della villa. La villa è visitabile tutto l’anno a pagamento, il parco è sempre accessibile gratuitamente.

#6 Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate: il capolavoro rinascimentale noto per il suo scenografico Ninfeo

amicivillalitta IG

Uno dei capolavori rinascimentali più sorprendenti dell’hinterland milanese. Costruita alla fine del XVI secolo, Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate è famosa soprattutto per il suo Ninfeo, un luogo incantevole con giochi d’acqua, grotte artificiali e statue di grande pregio artistico. Voluto da Pirro I Visconti Borromeo, è una delle attrazioni principali e regala ai visitatori un’esperienza sensoriale unica, grazie agli elaborati giochi d’acqua e agli effetti scenografici. Altro elemento di rilievo è il suo parco di tre ettari, forse già suddiviso in origine per ricavarne orti, giardini ed agrumeti, con alcune serre. Nel Cinquecento era già presente un “teatro di verzura”, un teatro naturale realizzato con tassi a piramide tronca e destinato a rappresentazioni musicali e teatrali. La villa non è aperta al pubblico solo per la scoperta della sua bellezza architettonica e della sua storia, ma anche per eventi culturali quali concerti e mostre.

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#7 Bosco di Legnano: uno dei primi esempi di bosco urbano

antonio.schiano79 IG – Bosco di Legnano

Ai piedi del Castello Visconteo di Legnano troviamo uno dei primi esempi di bosco urbano. Conosciuto anche come “Parco del Castello”, è nato negli anni ’70 quando quando i rimboschimenti non venivano attuati sulla base della conoscenza delle specie tipiche locali e per questo motivo sembra più un vivaio di conifere che un bosco di pianura. Un’oasi di tranquillità immersa nel verde con una superficie di 22 ettari dove l’acqua è protagonista grazie a un sistema di esteso sistema di ruscelli, laghetti, lanche e paludi alimentato da acque di falda realizzato a partire dal 1981. Nel corso dei decenni si è popolato di diverse specie di fauna tra cui uccelli acquatici quali fistioni turchi, moriglioni, martin pescatori, germani reali, morette tabaccate, aironi, gallinelle d’acqua e pesci come lucci e carpe.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

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