È ufficiale: dopo un anno di pandemia, confinamento, limitazione della socialità e degli orizzonti, siamo profondamente provati. A livello psicologico ci sono problemi. Fisicamente alcuni hanno messo su peso. Anche sotto l’aspetto urbanistico siamo in cattive condizioni e si notano i primi cedimenti, il rischio è non riuscire a guardare più in là della propria… strada. Questo è ciò che sembra dimostrare uno stravagante episodio capitato a Rho, al confine Nord-Ovest di Milano, mercoledì 17 marzo scorso, dove i residenti di Via Ferrarin si sono svegliati e hanno trovato la via chiusa.
Quelli che inizialmente sono apparsi come ignoti burloni, hanno ostruito gli accessi alla via rhodense con grandi bidoni, impedendo sia agli estranei di entrare nella via sia ai residenti di uscire con le proprie auto.
L’unica scelta è sembrata fare intervenire i vigili per fare luce sul mistero del giorno.
«Questa strada ora è mia!». L’uomo che ha provato a COMPRARSI una STRADA di Milano
# Il vicino della porta accanto
Ci troviamo alle spalle del cimitero centrale di Rho, in una traversa di Via Bersaglio e, nel corso delle indagini di rito, i vigili si sono imbattuti in un residente di Via Ferrarin che ha candidamente ammesso di aver chiuso la via a senso unico perché convinto di esserne diventato il proprietario, come nel gioco del Monopoli.
Alle domande degli agenti, il cittadino non si è per nulla scomposto e alla richiesta di un documento per essere identificato, l’uomo ha mostrato un bonifico di 800 Euro effettuato alle casse del Comune di Rho, secondo lui sufficiente a fargli affermare «questa strada ora è mia!»
Gli increduli agenti, per scrupolo, hanno sottoposto la questione agli uffici della Ragioneria del Comune chiedendo istruzioni, ricevendo la conferma che nessuno era al corrente di un’operazione commerciale del genere, che mai sarebbe stata autorizzata dall’amministrazione di Rho. Ai vigili non è rimasto che sequestrare gli ostacoli e rimuovere i bidoni con l’aiuto di un carro attrezzi, nonostante la forte opposizione dell’auto-proclamato proprietario della strada. In virtù della collaborazione tra forze dell’ordine, ora sull’episodio indaga anche la locale caserma dei Carabinieri.
# Questa cosa dell’autonomia ci sta sfuggendo di mano
Un tenero e, diciamocelo, romanticissimo Charles Darrow dei nostri giorni, che ha interpretato un po’ troppo alla lettera la voglia di decentralizzazione di cui il Paese ha bisogno.
La memoria corre al 2018 e alla proclamazione del Principato Dellavalle di Vercelli. L’episodio in cui Piergiuseppe Dellavalle, rivendicando la proprietà su una rotonda di accesso alla tangenziale, l’ha occupata piantandoci dei pomodori e proclamando un personale Principato, con tanto di cartello e statuto. La proprietà di Dellavalle era stata espropriata, con indennizzo, per la realizzazione di un asset fondamentale per la viabilità della provincia. La questione si è chiusa in un’aula di tribunale, dove la pubblica amministrazione ha giudicato un contenzioso tra un cittadino e sé stessa. Ha vinto la pubblica amministrazione, dichiarando legittimo l’esproprio e congruo l’indennizzo riconosciuto al Sig. Dellavalle.
A questi due coraggiosi e bizzarri concittadini possiamo suggerire di trasferirsi in Lichtenstein, dove la Costituzione sancisce il diritto di secessione dallo Stato, praticamente un confronto micidiale per il diritto costituzionale di ogni stato centralizzante.
# Le reazioni del web
La notizia del Rhonopoli ha fatto il giro della comunità web, la quale divertita da quanto accaduto, ci restituisce una serie di commenti spiritosi, segno che gli internauti sono ancora muniti di sense of humor, un bene troppo prezioso per rinunciarvi dopo l’ultimo anno. Abbiamo raccolto alcuni di questi commenti in una breve carrellata, con la speranza di strapparvi un sorriso:
# Con 800 euro ne è diventato pRHOprietario…. – commenta una giovane utente romana
# Avrà già fatto il Rhogito? Si chiede un altro
# E al Comune di Rho sono caduti dal Pero – ci fa sapere un amico bolognese
# Chuck Norris anni fa, in una agenzia pubblicitaria di Dallas, comprò uno spazio; da allora l’universo è suo. Il tizio di Rho sarà un allievo che si esercita – aggiunge un ragazzo milanese
# I grandi giocatori vedono strade dove gli altri vedono sentieri – scrive un utente messinese che cita Vujadin Boskov.
Alcuni contestano il prezzo, 800 Euro.
# Con 800,00 Euro non ci prendi neanche Bastioni Gran Sasso
# Con 1200 euro comprava Parco della Vittoria e lì avrebbe fatto i soldi
# Vista in foto 800€ sembrano assai
Mentre c’è chi si interessa per offerte del genere, ma in altre zone, perché il mercato immobiliare ha potere anche nei commenti.
# Quanto per Cesano?
Per quanto la storia sia singolare, rimarremo con un grandissimo dubbio: se l’uomo che voleva giocare a Monopoli nelle strade di Rho non ha comprato Via Ferrarin, quel bonifico da ben 800 euro, a cosa sarà servito?
Continua la lettura con: La naturale evoluzione di una nazione è dare più autonomia alle sue parti
LAURA LIONTI
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