#40 – Il PARADISO TERRESTRE con un solo ABITANTE: la MERAVIGLIOSA ISOLA dal “destino avverso” a un’ora da Milano

A poco più di un'ora da Milano, in uno dei laghi più belli del mondo, una splendida isola. Misteriosamente disabitata

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Credits flandersinitaly IG - Isola Comacina

A poco più di un’ora da Milano, in uno dei laghi più belli del mondo, una splendida isola. Misteriosamente disabitata. 

Il PARADISO TERRESTRE con un solo ABITANTE: la MERAVIGLIOSA ISOLA dal “destino avverso” a un’ora da Milano

# Isola Comacina, l’unica isola del lago di Como

Credits flandersinitaly IG – Isola Comacina

L’Isola Comacina è l’unica isola del Lago di Como: lunga 600 metri per una superficie di 7,5 ettari. Si trova nella parte forse più esclusiva e raffinata del lago di Como, sotto il comune di Tremezzina, poco distante dalla perla del lago, Bellagio. Non solo. Come si legge sul sito è “Tra le aree archeologiche più interessanti dell’Italia settentrionale per l’Altomedioevo”. Ci si aspetterebbe abitata da ricchi signori e piena di ville con prezzi da capogiro, presa d’assalto da turisti di tutto il mondo, invece non è così. Anzi. E’ praticamente disabitata. E da alcuni mesi completamente inaccessibile al pubblico. Cerchiamo di scoprire il motivo partendo dagli inizi.

# Una storia tragica

Ph. ivandragonero1965

Di origine glaciale, l’isola fu protagonista in età romana e altomedievale come oppidum militare, un fulcro politico, nonché uno dei più importanti centri religiosi della diocesi. Addirittura è stata al centro di grandiose leggende: la si riteneva il luogo mitico da cui sarebbe sorta l’ars muraria dei Magistri Comacini, ed anche da cui sarebbe partito l’intero processo di sviluppo dell’arte medievale italiana. Non solo: secondo alcune fonte nei suoi pressi si sarebbero perdute le tracce del Sacro Graal e c’è chi ritiene che l’oggetto sacro più celebre della storia medievale sia nascosto proprio sull’isola. E questo spiegherebbe anche lo strano destino che l’ha colpita nel corso dei secoli. Nel 1169, l’annus horribilis per l’isola, la sua storia sembrò arrivata alla fine quando fu devastata e rasa al suolo per opera dei comaschi e del Barbarossa. Da allora l’isola rimase nei secoli successivi in uno stato di abbandono.

# Una storia controversa

ph. credits: giteinlombardia

Ma l’isola era troppo bella per lasciare tutti indifferenti. Divenne così un’isoletta privata di proprietà di Augusto Giuseppe Caprani che la cedette al re Alberto I del Belgio il quale, a sua volta, nel 1917, decise di lasciarla in dono allo Stato Italiano. Quest’ultimo lo cedette a sua volta all’Accademia di Belle Arti di Brera.

L’allora presidente di Brera, Giovanni Beltrami, prese l’impegno di realizzare sull’isola un villaggio per artisti e un albergo. 

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L’albergo non venne mai realizzato. Vennero però costruite tre villette nel 1939 in grado di ospitare una dozzina di artisti. Non solo. Sull’isola si trova anche un ristorante che però ha serrato i battenti. All’interno dell’isola c’è un parco archeologico incontaminato. L’unico edificio antico ancora integro, oltre alle costruzioni recenti, è la chiesetta barocca di San Giovanni con all’interno resti di murature romane e tardoromane, parte di fondazioni di una cappella romanica e resti di un battistero del V secolo.

# Il paradiso terrestre con un solo abitante

Ph. @lariusway

Il fatto più curioso è che nell’Isola Comacina ci viva un solo abitante: si tratta di un custode dell’Accademia di Brera che abita in una delle tre strutture progettate dell’architetto razionalista Pietro Lingeri. Da alcuni anni infatti non vengono più ospitati sull’isola. Il motivo? C’è chi sostiene che l’Accademia di Brera se ne sia disinteressata, ma esiste anche un’altra versione: pare che in una delle ultime residenze temporanee un artista sia deceduto, rinnovando così l’infausta fama che riguarda il luogo. 

Il destino avverso sembra non aver smesso di accanirsi contro l’isola. Dal 3 ottobre 2022 il Comune di Tremezzina ha dichiarato l’inagibilità cautelare del pontile di imbarco/sbarco: da allora è pertanto vietato l’accesso all’Isola Comacina. 

 

Fonte: Milano Segreta

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.