Vado a VIVERE in CAMPAGNA: il SOGNO RURALE dei MILANESI

Il sogno di un milanese su 2 è di andare vivere in campagna

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cristinanasi68 IG - Lomellina

I risultati di una ricerca condotta su un campione di cittadini dell’area metropolitana milanese. 

Vado a VIVERE in CAMPAGNA: il SOGNO RURALE dei MILANESI

# La ricerca condotta su oltre 500 cittadini dell’area metropolitana milanese

Mappa Città metropolitana

Il sogno dei milanesi è di andare vivere in campagna. Questo è quello è emerso da una ricerca condotta dal Think Tank The European House – Ambrosetti e commissionata dai GAL (Gruppi Azione Locale) di Pavia, Cremona e Mantova. Lo studio, che ha coinvolto oltre 500 cittadini dell’area metropolitana milanese, si è posto l’obiettivo di capire la percezione dei milanesi sui territori rurali facili da raggiungere, come quelli delle province prese in esame, soprattutto come destinazioni attrattive per andarci a vivere

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# Oltre il 50% degli intervistati valuta il trasferimento in campagna

cristinanasi68 IG – Lomellina

Pio Parma, Senior Consultant di The European House – Ambrosetti, che ha curato lo studio, evidenzia come “il 15% degli intervistati dichiara di essere intenzionato a trasferirsi in una zona rurale, mentre il 51,7% afferma che valuterà questa opzione in futuro: la possibilità di (ri)programmare parte della propria vita in una zona rurale è manifestata soprattutto da chi è nel pieno della propria attività lavorativa (60,8% nella fascia 45-54 anni) o prossimo alla pensione (50,6% nella fascia 55-64 anni)”.

# Le condizioni richieste per cambiare vita

credits: @renzocavagliotti – Oltrepò Pavese

Il trasferimento non avverrebbe a scatola chiusa, ma a precise condizioni. Queste le più importanti:

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  • una congrua offerta servizi di base, come i presidi socio-sanitari, le farmacie e i servizi di assistenza alla persona, ritenuto come una priorità per oltre il 60% del campione;
  • la garanzia di un ambiente “sicuro” per il 70% degli intervistati;
  • la disponibilità di spazi aggregativi, socio-ricreativi e culturali per il 44%;
  • la possibilità di avere una situazione lavorativa soddisfacente e “agile” per circa il 50% del campione,

# La differenza tra maschi e femmine

Una differenza tra il campione maschile e quelle femmine c’è per quanto riguarda i fattori principali da tenere in considerazione per la scelta di trasferirsi in un contesto rurale. Per il primo il costo delle abitazioni e la qualità dell’ambiente, per il secondo la presenza di servizi alla persona come nidi, scuole, ospedali. Per entrambi resta determinante la qualità dell’ambiente.

# L’iniziativa “Dimore e Borghi” per intercettare i milanesi interessati a lasciare la città

falco_marchetti IG – Oglio Po

Il fine ultimo dello studio è di impostare una strategia integrata di ricettività dei tre territori lombardi. Alla base c’è il progetto “Dimore e Borghi” che punta a intercettare le esigenze dei milanesi disposti a trasferirsi nelle zone di campagna di Mantova, Cremona e Pavia, riprogettando i tre territori in quell’ottica. La prima fase prevede di aumentare la conoscenza dei territori con una campagna di promozione turistica, il 18% del campione non conosce o non ha mai visitato l’Oltrepò Pavese, la Lomellina, l’Oltrepò Mantovano e Oglio Po, la seconda invece un lavoro con le amministrazioni pubbliche e gli enti preposti per la costruzione di una nuova economia territoriale.

Fonte: latitudeslife.it

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.