È primavera, iniziano le giornate soleggiate e la voglia di uscire a fare un giro all’aria aperta. Inizia anche quel caldo che ti fa mettere via cappotti e giacche a vento, in favore di giubbetti di pelle, di jeans e in generale di vestiti più leggeri. Ed è proprio una di queste future giornate di sole primaverile che bisogna sfruttare per fare una gita fuoriporta nelle Isole Borromee a circa un’ora in treno da Milano.
VIVEERE una FAVOLA a un’ora da Milano: la magia delle ISOLE BORROMEE
# Le isole regali che svettano sul Lago Maggiore ancora di proprietà (2 su 3) della storica famiglia
L’Isola Madre, l’Isola dei Pescatori e l’Isola Bella sono le tre celebri isole del Lago Maggiore: tutte insieme prendono il nome di Isole Borromee. Non è difficile intuire che il nome glielo abbia dato la famiglia Borromeo, di origine toscana, ma grandi proprietari terrieri della zona intorno a Milano, i quali possiedono ancora oggi due delle isole (l’Isola Bella e l’Isola Madre). Partiamo per un piccolo giro turistico: prima di tutto si fa tappa all’Isola Madre, seguono poi l’Isola dei Pescatori e quella Bella.
# Le isole regali che svettano sul Lago Maggiore ancora di proprietà (2 su 3) della storica famiglia
Raggiungere le Isole Borromee da Milano è particolarmente facile, anche perché si possono usare tutti i mezzi. In macchina bisogna prendere l’Autostrada dei Laghi in direzione Gravellona Toce e poi uscire a Carpugnino, in un’ora e un quarto circa si arriva alle Isole. Mentre in treno basta prendere la linea Milano-Sempione e scendere a Stresa. Da Stresa ci sono poi i motoscafi che partono dal Molo di Carciano e con un unico biglietto è possibile fare il giro di tutte e 3 le isole.
# L’Isola Madre tra giardini incantati, pavoni e palazzi
La prima che si incontra nel giro turistico delle tre isole è l’Isola Madre, la più grande di tutte nonché l’isola più importante del Lago Maggiore. La meraviglia dell’isola è il suo grande palazzo Cinquecentesco circondato da un giardino all’inglese realizzato a fine ‘800. Qui si trovano piante esotiche, pavoni bianchi e fagiani dorati che rendono il giardino dell’Isola Madre un luogo incantato.
# L’Isola dei Pescatori: il villaggio medievale
Dall’isola Madre si giunge a quella dei Pescatori. Quest’isola è ancora abitata da una piccola comunità ed è l’unica delle tre isole ad essere pubblica: mentre i signori abitavano le altre due isole, le famiglie dei pescatori vivevano su questa isola, la più “popolare” delle tre. Una minuscola perla dal sapore medievale abitata da appena 50 persone che da secoli si tramandano le tradizioni che rendono quest’isola una delle più pittoresche d’Europa. Qui, in quelle che un tempo erano case di un borgo per pescatori, ci sono tanti ristorantini, bar e negozietti. È separata dall’Isola Bella dalla Malghera, detta anche Scoglio degli Innamorati, ed è anche quella che più di tutte ha conservato intatta la sua essenza medievale.
Leggi anche: L’isola dei pescatori
# L’Isola Bella: la reggia
Infine si giunge all’Isola Bella, che già dal nome è una garanzia. Fino al 1630 era uno scoglio abitato da pescatori, con due piccole chiese e qualche orto. I Borromeo, proprietari dell’Isola Madre dal 1501, nel Seicento danno avvio al grandioso progetto che porterà alla creazione del Palazzo e del giardino. Ambienti unici del Palazzo sono la Sala del Trono, la Sala delle Regine, il Salone degli Arazzi e le Grotte, in uno degli esempi più affascinanti dell’arte Barocca nella regione. Altra attrazione è il giardino, costruito dal 1631 al 1671.
Il Teatro Massimo è il monumento più importante del giardino con statue, obelischi e fontane che si integrano con la vegetazione delle dieci terrazze, sulla cui cima svetta la statua dell’Unicorno, simbolo araldico della famiglia Borromeo.
Tutto attorno al Teatro, un tripudio di fioriture e piante rare: incanta durante la fioritura il Parterre delle azalee ed è una favola il Giardino d’Amore.
Continua la lettura con: Il TREKKING più BELLO d’ITALIA (con altalena panoramica inclusa) a un’ora da Milano
BEATRICE BARAZZETTI
Riproduzione vietata al sito internet che commette sistematica violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.