Intercettazioni Milano con Ugo Fava, il re delle serate milanesi, creatore di locali storici come Le Biciclette, Osteria con Vista (Triennale) e Vista Darsena.
– Mi è venuto in mente cosa manca a Milano: la cultura musicale. Si fa troppo per massificare. Se tu vai nei club milanesi, locali che tirano a Milano che a Milano funzionano, sono tutti locali che mettono musica di merda, commerciale
– Mentre c’è una ricrescita di quella che è la parte del food and beverage, bar e ristoranti (zzzz) Probabilmente il mondo del clubbing notturno è un po’ più lento, però sicuramente è il prossimo passo
– I format di divertimento notturno sono dei format antichi
– La gente non va nei locali notturni perché è attratta, ci va perché è pierrata. E questo è il limite di Milano nella storia, è sempre stata così Milano, sempre.
– Secondo me sul mondo notturno Milano è arretrata e adesso deve riprendere con queste logiche qua. Principalmente con la logica del trovare una spettacolarizzazione. Il Quattrocento ha una buona programmazione musicale. La programmazione è una roba fondamentale. Dovrebbero farla tutti
– Guarda i mercatini, avevamo la fiera di Senigallia a Milano, giusto? Adesso abbiamo l’East Market che è una roba pazzesca. E’ più bello di quello di Londra ma c’è qualcuno che ci ha messo la testa
Prova a pensare allo Spirit de Milan. Un Luca Locatelli, che viene dagli eventi, un uomo di cultura, uomo di cultura, si è rimboccato le maniche, si è fatto un culo porco e guarda cosa ha tirato fuori.
– Io dico che c’è una grande rivoluzione, stanno tonando i giovani, i giovani che vengono in città è gente seria e poi bisogna trovare i format e una programmazione musicale più interessante.