Intercettazioni Milano con Ugo Fava, uno dei punti di riferimento delle notti di Milano negli anni ottanta e novanta, e proprietario di alcuni locali cult, come l’Osteria della Triennale, Le Biciclette e Ti ci porto in Darsena.
“Milano notturna? Ormai è diventata un bellissima città serale”
– La natura di Milano è un po’ cambiata. Non so se Milano è rimasta una città notturna. Per me è una bellissima città serale. E moltissimo mattutina.
ZZZzzz…
– C’è un posto che si chiama Pavé, che io cito, che ha come pay off: Breakfast Revolution.
ZZZzzz…
– Adesso è il momento hospitality, è il momento degli alberghi. L’ostello che hai ad Amsterdam, anche a Copenaghen. Un 5 stelle che è ostello, ha 500 posti a dormire, ne ha 250 ostello e altri 250 sono camere, anche suite. Poi c’è una condivisione dello spazio comune, il ristorante, il bar, la lounge, il coworking. Questa cosa qua amalgama tutti, giovani e meno giovani, ricchi e meno ricchi. Dà spazio alla creatività, non si creano dei ghetti.
– Questa cosa qui a Milano ancora oggi manca. Hanno fatto un bando. Hai presente di fronte al mercato metropolitano c’è una casa bellissima, gigantesca.
– Un bando per fare un superostello. E quello è il posto perfetto. Come prossima mossa farei quello. Ma perché sono lontano dal mercato notturno….