Famosa nel mondo per il lago, tra i più belli che esistano. Eppure forse la fama del lago mette in ombra una città che è tra le più sorprendenti della Lombardia. Per scoprire Como, questi i nostri consigli.
COMO: non c’è solo il LAGO (a meno di un’ora da Milano)
Como è piombata al centro delle cronache per le nuove ville che sta puntando Clooney e per lo sport, con l’acquisto della squadra di calcio da parte del presidente più ricco tra tutti quelli che possiedono una squadra italiana. La città a Nord di Milano, vicina al confine con la Svizzera, ha una posizione fantastica.
Como è all’estremità meridionale del ramo occidentale dell’omonimo lago, in una piccola conca circondata da boscose colline moreniche. Il lago attira turisti di tutto il mondo anche per la sua conformazione originale, a forma di Y, stretto, incoronato dalle montagne, che tra l’altro è il più profondo d’Italia.
Una passeggiata sul lungolago Mafalda di Savoia fino a piazza Cavour è d’obbligo. Se si vuole allungare il passo ma senza allontanarsi troppo, i paesi più prossimi e ricchi di vita soprattutto la sera sono Cernobbio e Laglio, diventato famoso per George Clooney. Da non sottovalutare insieme alle coste del lago anche i monti attorno, che si aprono in valli che trasformano l’ambiente in territorio alpino, come la Valle d’Intelvi. Dalla parte opposta Como confina con il Canton Ticino. Pochi chilometri e si arriva su un altro lago, per certi aspetti, gemello di quello di Como: il lago di Lugano.
Ma Como non è solo lago. Possiede numerosi spunti di attrazione. Come questi sette.
#1 Il centro storico, il castrum romano
Il nucleo storico presenta ancora l’aspetto dell’originario castrum romano. Como è una delle poche città che possono vantare un perimetro quasi totalmente intatto delle mura cittadine medioevali. Tra camminamenti, torri e portali è possibile fare un salto indietro nel tempo fino al 1192, anno in cui vennero innalzate le mura attuali e la celebre Porta Torre.
#2 Il Duomo, secondo solo a Milano
E’ uno dei più rinomati monumenti dell’Italia settentrionale. Si tratta dell’ultima Cattedrale gotica realizzata in Lombardia, per l’esattezza nel 1396, e la terza per dimensioni dopo Milano e la Certosa di Pavia. Oltre alla facciata gotica e agli interni manieristi con opere di Bernardino Luini, merita una menzione la sua cupola, progettata da Filippo Juvarra nel 1731.
#3 La Basilica di Sant’Abbondio,la “cappella sistina lariana”
Con le sue inconfondibili “torri gemelle”, è un piccolo gioiello romanico. Sorta fuori dalle mura, la chiesa è stata Cattedrale fino al 1013 e successivamente affidata all’ordine benedettino che le diede l’aspetto attuale.
Al suo interno si resta stupefatti nell’ammirare il bellissimo ciclo di affreschi dell’abside realizzati nel trecento ad opera del Maestro di Sant’Abbondio e denominata la “cappella sistina” lariana.
#4 Villa Olmo
Tra le numerose ville che si affacciano sulle acque del lago, Villa Olmo, oggi sede del comune, è sicuramente la più bella. Realizzata nel 1782 dall’architetto Simone Cantoni come dimora estiva dei Marchesi Odescalchi, l’edificio prende il nome dall’enorme olmo ultracentenario che una volta adornava i suoi giardini. Nel corso dei secoli la villa fu visitata da Napoleone, Ugo Foscolo, l’Imperatore Franz e Garibaldi, che qui sposò l’infedele Giuseppina Raimondi.
#5 Il tempio voltiano
L’omaggio della città ad uno dei suoi figli più illustri, inaugurato nel 1928 nel centenario della morte di Alessandro Volta. Al suo interno sono raccolti alcuni cimeli e strumenti del grande inventore.
#6 Piazza San Fedele e le botteghe storiche delle stradine attorno
Siamo nel vero cuore di Como, dove un tempo sorgeva il foro romano e dove dal medioevo fino alla fine dell’ottocento si teneva il mercato cittadino. È una piazza senza tempo circondata da edifici medioevali, portici, negozi, locali e dall’imponente facciata romanica della basilica di San Fedele. Nelle strade circostanti, come via Diaz, via Bellini o via Volpi, si concentrano negozi e botteghe storiche dove si possono trovare prodotti artigianali di altissima fattura, dal tessile alla gastronomia.
#7 Un giro sulla funicolare di Brunate
Nei fine settimana la si riconosce dalla coda sul lungolago fino alla stazione. Ideale per ammirare la città e il suo lago dall’alto, la salita in funicolare da Como a Brunate dura appena 7 minuti e consente dal 1891 di raggiungere il cosiddetto “balcone sulle alpi”. Una volta giunti a Brunate è possibile salire fino al Faro Voltiano, una torre alta 29 metri costruita nel 1927 per commemorare l’inventore comasco della pila. Da qui la vista spazia sull’arco alpino fino al Monte Rosa. Una curiosità? La funicolare è gestita dall’ATM.
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ANDREA ZOPPOLATO
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