Tra le tante cose che il nostro Bel Paese ha da offrirci c’è anche un patrimonio “esoterico” costituito da luoghi protagonisti di storie e leggende misteriose. Tra castelli, piccoli borghi sperduti e segreti mai rivelati di cittadine che ancora oggi sussurrano di un antico passato, c’è anche un grande masso risalente all’era glaciale e si trova a circa un’ora da Milano.
La PREJA BUJA: il MASSO ESOTERICO di epoca preistorica a un’ora da Milano
# Un monumento naturale: uno dei reperti più misteriosi dell’intero territorio nazionale
Il masso la Preja Buia, chiamato il Sass da Preja Buia, si trova a Sesto Calende, la città in provincia di Varese sulla riva sud-orientale del Lago Maggiore. Nel paese si trova uno dei reperti più misteriosi dell’intero territorio nazionale: un masso all’apparenza semplicemente strano, ma che in realtà ha tutta una storia da raccontare. Questo grande sasso tra le campagne di Sesto Calende risale all’ultima glaciazione del Neozoico (il Neozoico o Quaternario è in realtà il periodo più recente della Terra, per capirci quello in cui viviamo, ma l’ultima glaciazione di quest’era c’è stata circa 11 mila anni fa). Il ghiacciaio, nella sua progressione, trascinò sia materiale morenico sia grandi massi che, letteralmente errando, arrivarono fino alle campagne della località di San Vincenzo, frazione di Sesto Calende. Il Sass de Preja Buia è dichiarato monumento naturale regionale vista la sua importanza storica e geologica, ma nella sua lunga vita ha avuto diverse funzioni.
Tra le tante si pensa che questo grande masso sia stato un altare sacrificale: sulla superficie ci sono infatti numerosi petroglifi risalenti all’epoca preistorica che lo provano. In più, tutto intorno ci sono altri massi con altrettanti petroglifi.
# Fa impazzire le bussole: un tempo stimolava la fertilità femminile?
La Preja Buia è un sasso erratico, ovvero un grande blocco di roccia che è stato trasportato a fondovalle da un ghiacciaio. Questi massi vengono chiamati anche massi delle streghe. La leggenda più famosa ha come protagonista una madre che voleva proteggere i suoi figli da un drago. Purtroppo non ci riuscì, ma il corpo della donna si trasformò nella Preja Buia, come in un grande abbraccio. Ma vicino a questo sasso non si sa più cosa è leggenda e cosa è realtà. Se si è vicini alla Preja Buia, la bussola non funziona. Sì perché il masso ha delle caratteristiche magnetiche impressionanti. Ma secondo storie antiche è anche simbolo di fertilità, qui le giovani spose si radunavano per poter chiedere alle dee pagane di dar loro il dono della maternità.
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BEATRICE BARAZZETTI
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