Un nome noto in tutto il mondo e che rappresenta un mondo a parte in Italia. Sì, perché nella campagna modenese si entra in un paese che può sembrare Disneyland in versione Ferrari. Turisti internazionali in processione come a Lourdes e ogni forma di attrazione che rimanda al Cavallino Rampante. Eppure Maranello non è solo questo.
MARANELLO: le sorprese del mondo della Ferrari a due ore da Milano
In realtà la Ferrari è nata a Modena. Maranello è sede degli stabilimenti solo dal 1943, da quando è stato necessario spostarsi a causa della guerra e per ampliare la fabbrica. Comunque Enzo Ferrari non si è mosso lontano da casa: appena 19 chilometri a Sud di Modena. Una curiosità? La prima scelta di Ferrari era per un altro paese dei dintorni di Modena: Formigine. Ma l’amministrazione locale pose un rifiuto.
# Prima sorpresa: dove la pianura incontra le colline
La prima sorpresa per chi non è mai stato nel paese è dato dalla conformazione fisica del territorio. Maranello è compresa tra la pianura e le colline che si innalzano proprio nel suo Comune, creando dei panorami suggestivi.
# Seconda sorpresa: capitale gastronomica
Una seconda sorpresa è che Maranello si considera non solo un riferimento per gli appassionati di automobili. E’ anche una capitale gastronomica. Si dice che proprio qui si trovi la Ferrari dell’aceto balsamico più celebre del mondo: quello di Modena. Non solo: davanti all’ingresso della fabbrica della Ferrari è presente il celebre Ristorante Cavallino, oggi gestito dal famoso chef Massimo Bottura, considerato tra i migliori d’Italia.
# Terza sorpresa: produzione di eccellenza e attrazione turistica
La terza sorpresa come Maranello riesce a mettere insieme produzione di eccellenza con l’attrazione turistica per appassionati di tutto il mondo, ma senza cedere a fenomeni da baraccone.
Nel paese ci sono anche due monumenti che rimandano alla Ferrari: nel centro di Maranello, oltre al Mosaico Piazza Libertà, si trova il monumento a Enzo Ferrari, opera dello scultore modenese Marino Quartieri. Poi c’è il monumento al Cavallino Rampante, al centro di una grande rotonda vicino agli stabilimenti ed alla Galleria del vento. Il simbolo della Ferrari si ispira al pilota della prima mondiale Francesco Baracca che lo usava sul suo velivolo. Si dice che Ferrari abbia scelto questo simbolo quando gli venne fatta la profezia che se lo avesse usato le sue auto sarebbero state le più veloci e longeve del pianeta.
# Quarta sorpresa: la fabbrica, una disneyland della Ferrari
Il primo dei luoghi Ferrari da visitare sono gli stabilimenti che rappresentano anche delle pregevolezze estetiche, come il centro ricerche realizzato da Massimiliano Fuksas o la galleria del vento di Renzo Piano. Si possono visitare gli stabilimenti con visita guidata in pullman. Si viene così catapultati in un mondo a parte: un vero e proprio paese in cui gli unici mezzi a girare sono delle Ferrari, che vengono fatte girare come primo collaudo, e persone con indosso la celebre divisa del Cavallino Rampante. Gli ordini coprono oltre un anno. Quando si compra una Ferrari la si acquista quando non è ancora nata.
Accanto alla fabbrica c’è infine la pista di Fiorano dove vengono collaudate le auto appena uscite dagli stabilimenti. Si dice che quando correva in Ferrari Michael Schumacher fosse così ossessionato da testare l’auto da girare sul circuito anche di notte, senza luci.
# Quinta sorpresa: le meraviglie del Museo Ferrari
Altro luogo immancabile è il Museo della Ferrari. Il paradiso per gli appassionati. Ci sono vetture di ogni epoca, da quelle usate nei gran premi di Formula Uno o in altre corse a quelle destinate alle strade normali. In particolare ci sono le auto a edizione limitata con caratteristiche estetiche e motoristiche uniche. Curiosa l’area in cui si possono simulare il cambio gomme o un test drive in gara. Di culto il merchandising con ogni tipo di oggetto brandizzato Ferrari (con il relativo prezzo che lievita). Una curiosità? Sapete perché la Ferrari è rossa? In origine era gialla. Ma nelle competizioni di un tempo le auto da corsa dovevano avere un colore diverso in base alla nazioni. Tutte le auto italiane dovevano essere rosse.
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