Lo sapevi che questa valle sembra una cartolina raffigurante il selvaggio Canada? È l’incontro tra il granito del Plutone del Masino e le serpentiniti della Valmalenco che colora di rossastro le pareti rocciose della valle: da qui il nome Preda Rossa.
PREDA ROSSA, il piccolo Canada a due passi da Milano
# La Valle di Preda Rossa, il “piccolo Canada” della Lombardia
L’incontro del granito del Plutone del Masino con le serpentiniti della Valmalenco tinge di un colore rossastro le pareti rocciose della valle: da qui il nome Preda Rossa. In mezzo scorre il fiume Duino che si snoda tra le piane alla base delle vette.
Il tutto ha come sfondo il ghiacciaio perenne di Preda Rossa, sulla vetta del Monte Disgrazia. Un paesaggio mozzafiato che sembra uscito da Narnia o da una cartolina raffigurante il selvaggio Canada.
# Un’avventura d’altri tempi
Per gli amanti del trekking e dell’avventura sono disponibili più percorsi e sentieri da affrontare, da diversi livelli di difficoltà. Il primo percorso disponibile è quello meno impegnativo e adatto anche ai più piccoli. Si tratta di una breve camminata per un sentiero pianeggiante, che sfocia nella prima piana, luogo perfetto per un pic-nic, godersi l’aria pulita e il paesaggio.
# Il Monte Disgrazia: ma il nome non è come sembra
Le cose iniziano a complicarsi se si vuole affrontare un itinerario in salita per raggiungere la Piana Superiore, affiancando il torrente e attraversando i boschi di larici. Solo per i più esperti e temerari è destinato il percorso aperto solo nelle stagioni più calde per raggiungere il Rifugio Ponti, a quota 2559 metri, sul Monte Disgrazia.
Importante è non lasciarsi scoraggiare dal nome del monte, che al contrario di come si crede deriva dal dialetto “desgiascià” e significa “sghiacciare” e quindi nulla ha a che fare con le disgrazie.
# Into the Wild
La riconnessione con la Natura nel suo stato genuino (ma sicuro) è automatica anche per la persona più cittadina e meno avventurosa.
La cartolina di questo Canada in miniatura nel territorio lombardo si chiude in bellezza con le mandrie di cavalli selvaggi che si aggirano per la valle, in tutto il loro splendore di creature libere.
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ALICE COLAPIETRA
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