Uno dei “Borghi più belli d’Italia” è quello di Gualtieri, cittadina che conta circa 7000 abitanti, a meno di due ore da Milano. Foto Cover: @osvaldobevilacquaofficial.jpg IG
II PICCOLO BORGO ai confini della Lombardia considerato CAPOLAVORO URBANISTICO del ‘500
# Un borgo di origini longobarde
Si tratta di un borgo capace di offrire molte attrattive, dalla possibilità di pescare e di andare in canoa sul Po, fino al trekking ed al ciclismo, dato che Gualtieri si trova sulla direttrice delle piste ciclabili del Po. Dal momento che anche il paesaggio locale è molto vario, in pochi chilometri si possono trovare tutta una serie di biomi differenti.
Abitato anch’esso, come già Montechiarugolo, sin dall’età del Bronzo, Gualtieri ha una storia molto complessa. Lo stesso nome del borgo sarebbe di ispirazione longobarda, proveniente da “Castrum Walterii (o “Vulturena”), dal nome del signore locale dell’epoca, Gualtiero, appunto.
# Il borgo è tra la Lombardia e l’Emilia-Romagna: dagli Sforza agli Este
Come sovente capitava in epoca comunale, dal XII secolo in avanti, la vita sociale si coagulò intorno alla chiesa di sant’Andrea. Dopo un periodo sotto la signoria degli Sforza, Gualtieri si trova in corrispondenza dell’argine del Po che segna il confine tra Emilia-Romagna e Lombardia, la cittadina passò sotto la signoria estense. Ad essa apparterrà sino al 1860, all’indomani dell’Unità d’Italia, salvo una pausa sotto il marchesato dei Bentivoglio, dal 1560 al 1635, che la resero un paradigma architettonico del tempo. Ulteriore prova della lungimiranza architettonica dei Bentivoglio si vede nella Piazza e nel Palazzo, che portano il loro nome e che richiamano l’epoca classica.
# Le architetture di Gualtieri
Pensata sia come piazza per la cittadinanza che come “balcone” per i Bentivoglio, la Piazza ed il Palazzo, pieno di affreschi, sono due dei centri della vita sociale e culturale del borgo. Il Palazzo Bentivoglio ospita il Teatro Sociale, costruito anch’esso sotto i Bentivoglio e, come la Piazza e il Palazzo, progettato dall’Argenta, architetto della corte estense. Il Teatro Sociale verrà ripensato in funzione dei suoi fruitori e completamente ricostruito nel 1907.
Un’altra gemma architettonica di Gualtieri è la Villa Torello-Malaspina-Guarienti. Sorge su di un luogo abitato sin dall’epoca romana e che ospitava anche il castello del Vescovo di Parma. La ricca famiglia dei Torello iniziò ad abitarla dal XVI secolo e, nel 1841, passò al Marchese Francesco Malaspina ed alla Contessa Laura Torello. Si tratta di un’altra struttura di Gualtieri che richiama l’antichità classica; il parco che ospita è un mirabile esempio di giardino all’inglese.
# La Gualtieri moderna: l’impronta di Antonio Ligabue
Gualtieri ha anche ospitato ed ispirato Antonio Ligabue, celebre pittore, dal 1919, quando fu espulso da Chiasso, sino alla sua morte, avvenuta nel 1965. Oggi, il paese lo celebra con un museo, ossia il Museo Documentario che porta il suo nome. Elio Germano, che ha interpretato il pittore in un film, è stato premiato con l’Orso d’Argento alla Berlinale di gennaio 2020.
Continua la lettura con: La gita più bella #37 – Il CASTELLO sul LAGO a forma di CUORE a due ore da Milano
ANTONIO ENRICO BUONOCORE
Clicca qui per il libro di Milano Città Stato
Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita
Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)
ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.