Il CAVALIERE DI OZMO e la Cascina più dadaista di Milano
# Il Cavaliere Triste
La nostra città pullula dei suoi lavori, sparsi ovunque, dai luoghi più inaspettati a quelli più visibili (ne hanno parlato, tra gli altri, anche Repubblica e Rolling Stone). Ma, tra le tante, c’è una sua opera ad oggi ancora avvolta in un alone di mistero: stiamo parlando del Cavaliere della Cascina Torchiera. Il murale raffigura appunto un cavaliere armato, e con ogni evidenza afflitto, sopra un cavallo drappato di rosso.
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Si tratterebbe di un rimando all’Orlando Furioso, il poema capolavoro di Ariosto dove il povero paladino, innamorato di Angelica negli antefatti del Boiardo, continuamente rifiutato cade nella disperazione, fino a perdere il senno e quindi ad impazzire completamente.
L’ipotesi sarebbe suffragata dal fatto che Ozmo lavorò già ad una mostra collegata all’epopea di Orlando: Donne Cavalieri Incanti Follia, organizzata dalla Scuola Normale Superiore e dal Comune di Pisa nel 2012, per la quale realizzò il murale Ritratto di PI.
Il misterioso Cavaliere di Ozmo sarebbe quindi proprio Orlando sulle soglie della follia.
# La Cascina dadaista
Difficilmente Ozmo avrebbe potuto scegliere un luogo più singolare per produrre quest’opera. Il Cavaliere si trova infatti su uno dei muri della storica Cascina Torchiera, spazio occupato dal 1992 quando un gruppo di ragazzi del quartiere decise di costituirvi un centro sociale, per dare luogo ad uno spazio di aggregazione e dibattito politico fuori dagli schemi all’interno del quartiere, affacciato sul Cimitero Musocco nel Municipio 8.
La Cascina, in passato al centro di attacchi quantomeno inconsueti, è quasi interamente ricoperta di murales, che, proprio come Ozmo, rimandano alle tradizioni e agli avvenimenti più disparati, per ritrovarsi lì: quando si dice spiriti affini…
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HARI DE MIRANDA
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