Tra affreschi spariti del Bramante, colonne degne della Certosa di Pavia, questo gioiello in pieno centro città è presente già dal XII secolo ed è uno dei pochissimi palazzi rinascimentali che sono stati risparmiati dalle demolizioni per far posto a nuove architetture. Scopriamolo in tutte le sue particolarità.
La CASA più ANTICA di MILANO
# Chiamata anche “Ca’ del Guardian” è uno dei pochissimi palazzi rinascimentali rimasti in città
Casa Fontana-Silvestri è uno dei pochissimi palazzi rinascimentali che sono stati risparmiati dalla distruzione per far spazio ad altre architetture in città. Si trova in Corso Venezia 10 dove fu costruita nel XII secolo.
Il suo aspetto misto gotico-rinascimentale lo si deve però ai lavori eseguiti alla fine del 1300. Ha avuto numerosi inquilini. Tra i più famosi Angelo Fontana custode della scomparsa Porta Orientale, attigua all’abitazione, che vi ha vissuto quasi fino alla fine del 1400 e motivo per cui la Casa Fontana-Silvestri era chiamata anche “Ca’ del Guardian” e Francesco Fontana, senatore degli Sforza. Tra i proprietari i Pirovano, gli Stampa i Castiglioni e il senatore Silvestri.
# La facciata era coperta da affreschi del Bramante fino all’800
Fino alla fine dell’800 era possibile vedere gli affreschi del Bramante o Bramantino, a seconda delle fonti, ora non rimane che qualche testimonianza nel fregio sotto il cornicione dove si possono scorgere: le vestigia di un baccanale di putti, sirene, tritoni, capre e agnelli alternati tondi con all’interno dei busti virili.
Tra la metà dell’800 e del ‘900 l’edificio venne restaurato per ripristinare l’aspetto rinascimentale ed è così che furono scoperte delle aperture datate a una precedente costruzione gotica, ancora oggi visibili.
# Il cortile interno con le colonne che rimandano alla Certosa di Pavia
La casa si sviluppa attorno a cortile porticato su tre lati perchè il quarto lato è costituito da un semplice muro di confine. I capitelli presenti sulla sommità delle colonne che riportano targhe araldiche dei Fontana e le snelle candelabre con base classica, fusto a bulbo decorato, capitellino a foglie e volute, che reggono arcate a tutto sesto del loggiato al primo piano, sono tra i manufatti più belli del rinascimento lombardo e rimandano ad esempi presenti nella Certosa di Pavia.
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FABIO MARCOMIN
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