Scuole e università di Milano dovranno avere lo scopo di favorire creatività e consapevolezza degli studenti nelle loro capacità distintive. Piuttosto che produrre laureati specializzati in un apprendimento passivo di poche materie, si dovrà cercare di avere persone capaci, con una personalità sviluppata a 360 gradi.
La personalità dovrà essere ricca di esperienze e dovrà anche essere completata riprendendo una grande tradizione italiana che è stata una delle chiavi del successo del periodo rinascimentale: l’arte manuale.
La proposta
La proposta di Milano Città Stato è quella di integrare l’attuale sistema scolastico potenziandolo e introducendo percorsi complementari e paralleli al fine di favorire creatività e consapevolezza degli studenti nelle loro capacità distintive.
Visione del progetto
Presupposto: per avere la città o lo Stato ideale è necessario che la società stessa sia ideale. Ideale significa cambiare la mentalità della collettività sempre più individualista e poco orientata al bene comune.
Come si può realizzare nel futuro una “società ideale”? Attraverso l’educazione, focalizzando il processo sulle nuove generazioni e quindi sulle scuole. Le persone sono l’essenza stessa della nostra vita. Sono ciò che determina il movimento del mondo e ne influenza il suo futuro.
Si passa quindi da un’impostazione classica di diffusione e insegnamento del sapere ad una impostazione più olistica che pone l’individuo, l’equilibrio e il benessere di quest’ultimo, al centro e come base del percorso evolutivo e di sviluppo dello studente.
Passi di attuazione pratica
A Milano si parte con un laboratorio. I punti di partenza sono quelli più facilmente realizzabili e a costo zero, anche prima di creare un nuovo sistema di istruzione con la nascita di Milano Città Stato.
PRIMO PASSO: Introduzione conference
Basta che il nuovo sindaco metta assieme i rettori delle università della cittadini proponendo loro di riservare due ore ogni settimana a una video conference in diretta di personaggi di rilievo italiani e stranieri, che sarebbero in collegamento in diretta con tutti gli universitari di Milano.
Dopo di che sarebbe il Comune a contattare tali personaggi chiedendo loro di dedicare due ore del loro tempo per fare una lezione agli studenti di Milano.
A ognuno di questi personaggi si counicherebbero il tipo di problema che potrebbero contribuire a risolvere: ad esempio Zuckerberg potrebbe partire dalla difficoltà di molti giovani di far partire un’impresa di successo per illustrare i suoi segreti per farlo. Lo stesso per personaggi di altri settori.
SECONDO PASSO: Introduzione di moduli estivi per l’apprendimento pratico e integrativo.
Le materie sopra illustrate (integrative e di apprendimento pratico) potrebbero essere insegnate dedicando un mese, ad esempio luglio, per questo tipo di formazione pratica e obbligatoria per gli studenti, obbligatoria perché fa parte del percorso di studio.
Se uno studente iniziasse questo percorso integrativo fin dai 14 anni, ipotizzando due moduli a luglio di apprendimento, al momento della laurea (a 22/23 anni, potrebbe aver vissuto 15/16 esperienze formative diverse, dall’aver lavorato il legno o il ferro, ad aver appreso tecniche di intelligenza finanziaria o di programmazione.
A tendere questi moduli potranno diventare parte integrante del piano di studi.
Progetto originale di associazione Milano (www.milanocittastato.it)