Ascensori fermi, scale mobili guaste, pensiline fuori uso alle fermate del mezzi pubblici in superficie: che cosa sta succedendo ad ATM? Dopo il taglio delle corse arranca anche la manutenzione.
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Ascensori fermi, scale mobili guaste, pensiline fuori uso: ATM ha tagliato anche la manutenzione?
# Scale mobili e ascensori fuori uso da troppo tempo
![](https://www.milanocittastato.it/wp-content/uploads/2025/02/riccardo-mastrapasqua-fb-scale-mobili-fuori-servizio.jpg)
Campanello d’allarme per i milanesi: ATM ha perso la sua efficienza secolare? Negli ultimi mesi aumentano le segnalazioni di malfunzionamenti di scale mobili e ascensori che si aggiungono ai guasti alle linee metropolitane più frequenti che in passato, complice anche la neonata M4 che ha bisogno di un po’ di rodaggio. Quello che più preoccupa è però la lentezza con cui i problemi vengono risolti. Nell’immagine in alto, scattata da Riccardo Mastrapasqua, vediamo la situazione alla fermata della stazione Ca’ Granda della M5 dove un impianto di scale mobili è fermo ormai da 4 mesi.
Nel cartello, dove è scritto che è in corso la verifica della causa del problema, gli utenti hanno riportato il proprio disappunto senza troppi giri di parole. ATM spiega in un altro cartello che è in attesa dei pezzi di ricambio e che la scala dovrebbe essere ripristinata entro la fine di febbraio. Non sfugge però un particolare increscioso: il cartello ne sostituisce una altro in cui la data di fine cantiere era indicata il 31 gennaio.
Anche sulla linea M3, tra Maciachini e Comasina, come segnalato dall’ex consigliere comunale Gabriele Luigi Abbiati, scale mobili e ascensori non funzionano. In sintesi: la manutenzione scarseggia, i tempi si dilatano per ripristinare gli impianti e spesso la fine lavori viene ulteriormente posticipata, come successo anche per i nuovi ascensori previsti sulla linea M3 in vista delle Olimpiadi. Ma se le cose sottoterra sono avvolte nelle tenebre, anche in superficie si brancola nel buio.
# In superficie le cose non vanno meglio
![](https://www.milanocittastato.it/wp-content/uploads/2023/03/credits-mezzi-di-milano-ig-bus-atm.jpg)
Salendo in superficie le cose non migliorano. Nell’ultimo periodo, sempre come segnalato da Gabriele Luigi Abbiati, le pensiline della linea 70 sono spente. Ancora Riccardo Mastrapasqua segnala la condizione disastrosa degli Eurotram in servizio sulla linea 15, con perdite d’acqua, aria condizionata fuori uso e, in alcuni casi, addirittura principi di incendio.
Rimane poi un miraggio l’asservimento semaforico per velocizzare la rete, che aumenterebbe la frequenza delle corse a parità del numero di autisti, di cui si iniziò a parlare negli anni ’90. Stupisce poi come, dopo due anni dall’arrivo del nuovo tram bidirezionale, il Tramlink di Stadtler stia continuando a fare le prove sui binari senza essere stato ancora messo in servizio. I sospetti di riduzione di budget dedicato alla rimessa in sesto sono alimentati dalla strategia in atto sulle corse. Dove si sta tagliando più che si può.
# Il taglio drastico alle corse: 90 linee su 130
Alla scarsa manutenzione si aggiunge il calo del servizio con la progressiva riduzione della frequenza di bus e tram: i tagli hanno colpito a Milano 90 linee su 130, a partire dal novembre 2023. Il motivo principale di questa scelta sembra la carenza di autisti, che se ne stanno alla larga da Milano per l’alto costo della vita, insieme alla carenza di risorse economiche. Che poi è la stessa causa del primo punto. Alla fine dello scorso è arrivata anche la notizia dell’affidamento del servizio di una linea urbana a una società privata, mai successo prima.
Il risultato di tutto questo? I milanesi aspettano anche fino a 45 minuti prima del passaggio del bus o del tram. Il ritorno alla normalità viene annunciato entro la prima parte del 2025, ma sembra che i problemi di ATM siano ancora più grossi di quelli che si poteva immaginare. Nel 2026 è prevista la gara europea o l’affidamento in house, tra le ipotesi una fusione tra ATM e FNM, per la gestione del trasporto pubblico di Milano e Monza Brianza: potrebbe essere una mossa chiave per recuperare l’efficienza perduta?
Continua la lettura con: Atm taglia le corse, Trenord le fermate: è la fine del mito dei mezzi pubblici lombardi?
FABIO MARCOMIN
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