Stanno spopolando a Milano giardini e aiuole senza erba, ma con cespuglietti e bossi. E non c’è più cura degli spazi verdi: qualcosa potrebbe cambiare da ora in poi. Forse.
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Il disastro verde di Milano: cambierà la situazione con la nuova gestione?
# Aiuole e giardini senza erba, ma con cespugli che… non sopravvivono
Crescono le aree pedonali a Milano, vengono allargati i marciapiedi, nascono nuove piazza dove prima c’erano slarghi usati come parcheggi, il tutto nell’ottica di una città più a misura delle persone. Spesso questo interventi prevedono la creazione di giardinetti o aiuole dove al posto dell’erba trovano spazio pacciamatura in corteccia, teli per evitare l’invasione di piante infestanti, bordure e cespuglietti, intervallati quando possibile da alberi. Lo si sta vedendo nella riqualificazione di corso Buenos Aires e nelle sistemazioni superficiali delle strade soprastanti la linea M4.
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Un altro esempio lo troviamo sopra il parcheggio interrato all’ingresso in Chinatown. A causa della scarsa manutenzione bossi e cespuglietti diventano in poco tempo secchi e poi muoiono, producendo un effetto orrendo e disordinato. Lo stesso succede con gli alberelli, spesso agonizzanti e senza foglie. Tanto varrebbe seminare solo erba, a patto di tagliarla con frequenza. Ed è qui sorge l’altro problema.
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# La giungla in città: parchi con sfalci ridotti per tutelare la biodiversità
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La strategia del Comune di Milano per i parchi o comunque le zone inerbite è quella di ridurre lo sfalcio dell’erba per tutelare la biodiversità. Una scelta fatta da altre grandi città europee e che Palazzo Marino ha deciso di adottare. In questo modo, come spiegato dall’amministrazione comunale, le piante possono completare il loro ciclo vegetativo fino alla fioritura e alla produzione di seme, e oltre a salvaguardare la biodiversità, c’è un risparmio di risorse e viene migliorata la qualità del suolo e dell’aria.
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La situazione è quindi diametralmente opposta alle aiuole e ai giardini con i cespuglietti, ma il risultato non cambia: sempre degrado e incuria. Dalle panchine in zona Bonola con l‘erba talmente alta da passare attraverso le fessure tra le stecche delle panchine, alla “Foresta Amazzonica” di corso Sempione, con cespugli e fili di erba alti oltre un metro. Come fare quindi a trovare un punto di equilibrio?
# MM invertirà la rotta?
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Nell’ottobre 2024 il Comune di Milano ha formalizzato l’affidamento a Mm spa per la gestione del patrimonio verde della città per i prossimi 25 anni, quindi fino al 2049. Si parte dai contratti in essere per poi procedere gradualmente alla manutenzione dei giardini e del verde nelle scuole di competenza comunale. Da aprile di quest’anno anche tutto il patrimonio verde del Municipio 8, dove ne è presente la maggiore concentrazione. L’obiettivo è prendere la gestione entro dicembre di tutti gli oltre 18 milioni di metri quadrati della città anche grazie all’assunzione di 200 nuovi professionisti dedicati.
La partecipata si occupa inoltre anche del sistema idrico milanese e quindi dovrebbe riuscire a coordinare meglio l’erogazione dell’acqua anche nelle aiuole e nei piccoli giardini. Basterà tutto questo per invertire la rotta?
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FABIO MARCOMIN
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E’ l’Amministrazione che deve cambiare registro.Siamo passati dal lasciare qualche lembo di prato incolto, per permettere a diversi tipi di insetti di prosperare, a tutto incolto. Inoltre bisogna decidersi a non lasciare tutto in situ, comprese le immondizie. E’ ora che nei bandi venga indicata anche la pulizia dei prati, per chi sfalcia. Ora abbiamo prati sfalciati pieni dell’immondizia lasciata da cittadini e soprattutto, da stranieri.
Gli sfalci sono anche mal gestiti: l’erba tagliata viene lasciata a terra, “per un effetto concimante”. Ma funziona come concime se viene tagliata spesso e regolarermente, altrimenti ha un effetto “pacciamatura” ossia l’erba tagliata soffoca l’erba sottostante facendola marcire e creando chiazze di erba morta nel prato. Inoltre, prima dell sfalcio, dovrebbero coordinarsi con AMSA affinché vengano raccolti i rifiuti abbandonati nei prati, altrimenti le macchine falciatrici li sminuzzano creando effetto coriandoli… Se poi ci sono bottiglie di vetro o lattine, nascoste nell’erba, il disastro è assicurato.