La regina delle strade colabrodo e le altre vie più disastrate di Milano

In poco tempo, anche dopo essere state rifatte, diventano un colabrodo. Vediamo alcuni esempi e cosa si potrebbe fare per evitarlo

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Urbanfile - Altra vista via Ludovico il Moro
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Basta qualche giorno di pioggia intensa e le strade di Milano, ancor di più quelle attraversate dai binari, diventano un colabrodo. Non c’è solo la solita via Ludovico il Moro, l’elenco è lungo. Le soluzioni per tenerle perfette e sicure però ci sono. Vediamo quali.

Foto copertina: Urbanfile

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La regina delle strade colabrodo e le altre vie più disastrate di Milano

# Via Ludovico il Moro è la regina delle strade colabrodo

Urbanfile – Via Ludovico il Moro

Il blog Urbanfile è ritornato per l’ennesima volta a constatare la situazione del manto stradale di via Ludovico il Moro, che costeggia il Naviglio Grande, dove transita il tram numero 2. Un vero colabrodo. Ogni volta che viene sistemata bastano brevi periodi di piogge per ridurla in questo stato, con l’asfalto che letteralmente si sbriciola al continuo passaggio di veicoli. Prima gli avvallamenti, poi le buche, a seguire i rattoppi e i sassolini di asfalto che saltano ovunque. Il risultato finale è una poltiglia con i veicoli che transitando insudiciano i muri degli edifici affacciati sulla strada con schizzi di acqua e fango, rischiando di “lavare” i passanti a piedi o in bicicletta.

Urbanfile – Altra vista via Ludovico il Moro

Non è un caso che la strada sia attraversata dai binari: le vibrazioni causate dal transito del mezzo pubblico sono tra le cause del disfacimento del manto. A questo si aggiunge l’utilizzo di asfalto di scarsa qualità, o l’utilizzo dell’asfalto invece del pavé, e soprattutto una manutenzione inadeguata.

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Urbanfile – Via Ludovico il Moro pavé

Si può vedere infatti come anche nei tratti in cui la storica pietra è presente non manchino i problemi, con masselli affondati o sollevati, e il pericolo di incidente in caso di bagnato diventa elevato. In questo caso alla manutenzione latitante, a detta di molti, si affianca l’incapacità di posare correttamente la pietra. Ma quali sono le altre strade in condizioni drammatiche?

# Per via Ornato lanciata una petizione, via Bramante a Chinatown e piazza Missori sono allo sbando

Maps – Via Ornato, 2023

Ci sono però altre strade messe in condizioni simili. Tra quelle segnalate dai milanesi ci sono anche il cavalcavia Grassi e via Ornato in zona Niguarda, per la quale è stata lanciata una petizione per la sua sistemazione.

@giovanni.storti.ufficiale

A Chinatown c’è via Bramante, di cui il comico Giovanni Storti ha documentato più volte in video-denuncia la sua pericolosità.

Maps – Piazza Missori rattoppata

Troviamo poi viale Piave angolo via Bixio, in centro c’è invece anche piazza Missori, rattoppata nei buchi ai lati dei binari ma che necessiterebbe di essere rifatta. L’elenco è lungo. Si tratta in generale di arterie stradali attraversate da linee tranviarie e che nonostante vengano sottoposte a rifacimenti, si trasformano in poco tempo in un potenziale pericolo mortale per ciclisti e motociclisti. Cosa si potrebbe fare perchè queste situazioni non si ripresentino più?

# Come avere strade in ordine e sicure

leone5542bis IG – Tram Firenze

Alla base c’è lo sprofondamento dei vari strati aggregati sotto l’asfalto a causa del peso dei veicoli, dei mezzi pesanti e delle vibrazioni di binari dovuto al passaggio del tram. Il gruppo facebook “No asfalto” chiede da anni che le strade lastricate con il pavé vengano mantenute invece che rimpiazzate dall’asfalto, ritenendo inoltre che rimanga la migliore soluzione dove transitano i tram. 

Tra i commenti al post di Urbanfile c’è chi propone di realizzare uno strato di asfalto più spesso, di 10-15 centimetri invece dei soliti 2-3 centimetri che ricoprono quello preesistente. In alternativa, come fanno all’estero, si potrebbe utilizzare il cemento invece dell’asfalto. A queste soluzioni si dovrebbe affiancare la posa di “guarnizioni” di calcestruzzo/pietra al lato dei binari che corrono sull’asfalto, come si può vedere nelle strade di Vienna, Bordeuax e, rimanendo in Italia, a Firenze.

Tutto questo a patto di una costante e corretta manutenzione. 

Continua la lettura con: Quando cerchi di evitare le buche sulle strade di Milano

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.

1 COMMENTO

  1. Oggigiorno non c’è una strada in un qualsiasi centro urbano che non abbia problemi col manto stradale,non solo ci sono sempre buche dappertutto ma a peggiorare ci sono le buche create dagli stessi tombini che cedono sotto il peso dei mezzi a motore.
    Non c’è più una messa in opera che possa evitare questa situazione? Oppure la mano d’opera stradale non è più in grado di asfaltare e livellare un qualsiasi tombino ma cosa più importante che non sprofondi dopo qualche mese? Basterebbe poco per ovviare a questo problema che a lungo andare danneggiano sospensioni e cerchi dei veicoli!
    Bloccare con il cemento tutto il perimetro di ogni tombino (che poi in realtà in giro se ne vedono) oppure allargare il tombino con un collare così da evitare di sprofondare in modo eccessivo.
    Personalmente non voglio pensare che gli addetti ai lavori delle strade non siano capaci a fare il loro mestiere,ma credo che i lavori vengano ordinati al risparmio e il risultato è sotto gli occhi di tutti oltre che le nostre vetture!

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